
Groenlandia al voto: «né danesi né americani»
La Groenlandia al voto e il rinnovo del Parlamento di Nuuk -la capitale-, avviene nella fase politica più calda dalla fine della Seconda guerra mondiale a oggi per l’isola più…
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Leggi TuttoCopenaghen manderà in Kosovo 300 dei suoi detenuti stranieri e in cambio il Kosovo riceverà 210 milioni di euro. Un affare economico anche se non di immagine per quel pezzo…
Leggi Tutto‘Store bededag’, la festa tradizionale il quarto venerdì successivo alla domenica di Pasqua, nata nel lontano 1686. Ora la Nato dice alla Danimarca che deve spandere di più in armamenti,…
Leggi TuttoLa Danimarca approva una legge che delocalizza i richiedenti asilo in un paese terzo. Scarica barile detto in maniera più elegante dall’ISPI, l’istituto studi di politica internazionale. Timori Ue e…
Leggi TuttoLa sinistra torna al potere in Danimarca dopo quattro anni, promettendo linea rigorosa sull’immigrazione. Crollano populisti xenofobi dell’ultra destra, in controtendenza rispetto ad altri paesi europei, dopo l’exploit del 2015.
Leggi TuttoVideo di grande successo reagisce alle decisioni della Danimarca sulla confisca dei beni ai migranti. “Migliaia di anziani danesi hanno bisogno di una nuova casa, Africa apri il tuo cuore”. È l’appello della fantomatica Adopt-a-Dane-Foundation, video beffa della Ong Danmarks Indsamling
Leggi Tutto«I vostri gioielli per il welfare»: il ricatto danese ai migranti. La Danimarca pensa di espropriare i beni dei rifugiati in cambio dell’assistenza. La proposta shock del governo di destra sarà discussa in Parlamento. Ma è già polemica internazionale. Il premier Rasmussen: «Esagerano a paragonarci ai nazisti». Fascisti e razzisti le va meglio?
Leggi TuttoMentre ricercatori e opinionisti si affannano ad annunciare al mondo che i cinquantenni di oggi sono sempre più intelligenti, in Europa i governi si giocano la pelle dei migranti esibendo la propria “opzione di rinuncia”. Prima erano solo Inghilterra, Irlanda e Danimarca. E ora a chi altro tocca?
Leggi TuttoLa Costituzione studiata da Beppe Grillo sul Bignami fa decidere la guerra al presidente della Repubblica e non al Parlamento. Il New York Times assegna il premio del ‘ballista dell’anno’ al vice-vice guru del M5S, Di Battista. Poi la Grecia dove si chiedono risorse ma non decidono riforme
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