Quando la guerra fredda rischiò di incendiare il mondo.
La penisola coreana liberata dall’occupazione giapponese a nord della truppe sovietiche, a sud del 38 parallelo da quelle statunitensi. Impegni di prossima riunificazione, poi venne la guerra fredda. Il mondo diviso a blocchi.
Dal 1950 al 1953, quando ancora si contavano i morti e le distruzioni dell’ecatombe mondiale, in quella parte del mondo si scatena un’altra guerra aperta, col rischio di un conflitto globale e il possibile utilizzo di bombe nucleari.
Contrapposizione armata tra Paesi del blocco occidentale e quelli del blocco socialista. Situazione allora estremamente ideologizzata ma, di fatto, non molto dissimile dagli schieramenti internazionali attuali.
Un utile pro memoria di Giovanni Punzo rispetto ad una attualità estremamente inquietante, con l’ammonimento storico del generale MacArthur che allora voleva usare la bomba atomica, dopo Hiroshima e Nagasaki.
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