Furbata Boris, straccia i precedenti accordi con l’Ue-Perso l’impero perdere anche la reputazione?

Un accordo internazionale firmato solo pochi mesi prima con l’Ue, stracciato con legge statale mentre si dice di voler trattare per una felice Brexit per tutti. E la Gran Bretagna…

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Brexit, Boris Johnson fa il duro, ’38 giorni per un accordo o usciamo rompendo’- Tra ‘Mercanti in fiera’ e ‘Rischiatutto’

Boris Johnson prova far paura: accordo con l’Ue entro il 15 ottobre altrimenti avanti senza intese e uscita comunque il 31 dicembre anche dal mercato unico e l’unione doganale dell’Ue….

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Fuga dal Regno e da Boris – Brexit definitiva, il 30% di britannici in più emigrano nell’Unione

Il numero dei britannici che emigrano nei paesi membri dell’Ue è aumentato del 30% dal voto sulla Brexit e la metà ha deciso il trasferimento nei primi tre mesi dopo…

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Oltre il Covid anche Boris – Londra verso una Brexit a rompere

Sempre più probabile una Brexit senza alcun accordo, una rottura grave ancora nel pieno della epidemia micidiale di Coronavirus. Bruxelles minaccia: «Intesa improbabile se non ci sono progressi su concorrenza…

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Hard Brexit, uscita della Gran Bretagna dall’Ue a cazzotti? Bullo Boris prepotenza da paura

Sempre più forte il rischio di un addio al buio, col rischio di una proliferazione di tariffe e dazi sul fronte della Manica. L’azzardo di aggiungere al pesantissimo impatto del…

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Torna Boris guarito dal virus sottovalutato ed è subito rissa con l’Ue

Guarito dal Covid ma non dalla prepotenza Boris Johnson guarito torna alla guida del governo di un Paese bloccato e massacrato dal virus, e sapendo di dover prima o poi…

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Brexit conto salato: 200 miliardi di sterline già bruciati

Londra avrebbe già bruciato l’equivalente dei contributi versati a Bruxelles nei 47 anni di appartenenza all’Ue, 200 miliardi di sterlina, fa in conti Bloomberg, agenzia economica (e non il miliardario Usa anti Trump). Ed appena l’antipasto, prima di essere definitivamente fuori dall’Europa.

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Londra, adesso solo ‘vicini di casa’, speriamo di rimanere amici

Regno Unito e Londra, feste, manifestazioni e proteste. Tifoserie pro o contro a nascondere i timori di un futuro incerto. Per tutti e due gli ‘ex coniugi’

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Il Regno Unito torna Isola. Auguri

Brexit. Alle nostre ventitré il Regno Unito lascia l’Unione europea. Sollievo forse dopo il troppo parlarne, astiosità inutili da tifoseria, incertezze e dubbi molti e giustificati. (Nella foto, Boris Johnson sulla ruspa durante la campagna elettorale)

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Il 31 gennaio fine incubo Brexit, Johnson festeggia, i conti dopo

Brexit: Johnson, il 31 gennaio via da Ue, ora basta divisioni. Il Premier esulta per la ratifica Parlamento: “Ce l’abbiamo fatta”. I conti con l’Europa ancora da saldare 

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Londra addio, Johnson a tutta Brexit stravince

Maggioranza assoluta. I Tory avrebbero 368 seggi mentre Corbyn si fermerebbe a 191, per il Labour un tracollo. La Scozia va da sola, boom dei nazionalisti dello Snp Solo 13 seggi per i Lib-Dem, 55 agli indipendentisti scozzesi. Nessun seggio per il partito di Nigel Farage. Vola la sterlina.

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alt="Brexit prima di uscire loro regole e rotture per entrare noi"
Brexit, ancora prima di uscire loro, regole e rotture per entrare noi

I Conservatori britannici vogliono passaporto e obbligo di visto per entrare nel Regno Unito. Nuove regole per cittadini Ue promette Simpatico Boris in caso di vittoria (quasi certa) alle elezioni. Piccolo Trump prevede modalità simili a quelle già richieste per viaggiare negli Stati Uniti

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Boris beffato fa i dispetti, chiede il rinvio di Brexit ma non lo firma

Boris Johnson premier forse ancora per poco chiede il rinvio di Brexit ma non firma la lettera all’Ue. Anonimo governo britannico che non allevia la vergogna di fronte al mondo. La richiesta di rinvio è stata accompagnata da una seconda lettera, questa firmata dal premier, in cui egli scrive che ritiene il rinvio un errore.

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Brexit incubo, nessun addio, passa l’emendamento che la proroga

Emendamento bomba, e la Brexit sarà, se e quando e forse mai, tutte le norme di attuazione dovranno essere votate prima dal parlamento. Boris Johnson sconfitto e umiliato, costretto ora a chiedere a Bruxelles un’altra proroga all’uscita

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Johnson ingoia l’accordo con l’Ue ma la Brexit resta incubo stregato

Fumata bianca in mattinata a Bruxelles sull’accordo per la Brexit. Lo rende noto il portavoce del presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker. Secondo il presidente si tratta di un’intesa “equa e equilibrata”. Ma al parlamento di Londra solo il 50% di possibilità che l’accordo passi

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Boris spaccatutto ora cala le braghe e tratta per una Brexit modello May

Sorpresa nei negoziati. Johnson «cede» sull’Irlanda del Nord: verso la svolta decisiva. Ue ottimista. Vola la sterlina, ai valori più alti dal governo Johnson. Il Regno Unito potrebbe lasciare l’Unione già dal 31 ottobre

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