La ‘bomba etnica’ esplode a destra: Ucraina e Ungheria ai ferri corti

Scontro sulla Transcarpazia, territorio nei confini ucraini abitato da una forte minoranza ungherese.
-Budapest decide di concedere il suo passaporto ai cittadini ucraini di origine ungherese.
-Kiev: «È aggressione». Orbán replica col veto per la Ue e la Nato.
-Sullo sfondo il confronto con Mosca.

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Via le bombe atomiche che abbiamo in casa

Sondaggio Ican: “Il 65% degli italiani non vuole gli ordigni atomici conservati a Ghedi e Aviano”.
-Lo studio della Campagna internazionale per l’abolizione delle armi nucleari, l’anno scorso premio Nobel per la pace: “In Germania a voler espellere gli ordigni sono 70 su cento, in Belgio e Olanda rispettivamente il 57 e 56”.

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Bombe inesplose eredità di guerra

Dieci giorni fa a Londra, 16mila passeggeri in partenza dall’aeroporto bloccati. Tra le piste e il Tamigi era stata scoperta una bomba di 500 chilogrammi della Seconda Guerra Mondiale. Ordigno tedesco di almeno 70 anni, ma esplosivo ancora in grado di fare un macello.
– Leggendo i dati Onu, poteva andare peggio…
– Il mondo seduto su un arsenale di ordigni inesplosi

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Pentagono, più nucleare tattico per tenere a bada la Russia

Il ‘Nuclear Posture Review’, la richiesta di Trump di rivedere l’arsenale nucleare americano, diventa operativo.
– E per sostenere la necessità di nuovi ordigni atomici, i vertici militari Usa parlano di un’arma russa dalla potenza mai raggiunta di 100 megatoni. trasportabile con sottomarini e in grado di provocare immensi tsunami di acqua radioattiva
– Il mostro ‘Kanyon’ a giustificare altri mostri.

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New York Times, bombe italiane uccidono in Yemen

La denuncia del New York Times che in un video di sette minuti mostra il percorso delle armi prodotte in Sardegna e vendute all’Arabia Saudita.
– Fonti della Farnesina: “L’Italia osserva in maniera il diritto nazionale e internazionale”
– Dalla forma alla sostanza, in problema era noto e denunciato da tempo dai movimenti pacifisti italiani

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Bruttezze e degrado quotidiani, finte emergenze per assolverci

Polemos attraversa i luoghi della bruttezza. Luoghi comuni, spesso autoassolutori, dove il mostro dell’epoca affonda le radici. Percorso sul sentiero accidentato delle frasi fatte e degli slogan. La resa totale, incondizionata, che va al di là della stessa indifferenza di cui spesso si parla per mettere a fuoco il vuoto culturale in cui stiamo precipitando. Una resa di fronte alla banalità del buon senso comune, che si esercita sul terreno di quei sentimenti e pensieri democraticamente accettabili, condivisibili, informati, che si fa dogma. Scrittura sovversiva sul filo dell’utopia concreta.

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L’«Ecco-cronista» nell’epoca delle bombe d’acqua

Nel giornalismo delle bombe d’acqua (mai di cemento) e del dolore, spiccano due figure mitologiche che incarnano perfettamente gli insegnamenti e il futuro dell’informazione: l’Ecco-cronista e il Microfo-cronista. Polemos si insinua tra le pieghe di queste nuove specie mimetiche, evoluzioni culturali compatibili al dispositivo.

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Grande bomba piccoli cervelli – VIDEO DEI TEST

‘La madre di tutte le bombe’: GBU-43 detta ‘Moab’, undici tonnellate di esplosivo, il più grande ordigno mai usato in guerra, è stata sganciata da Trump in Afghanistan. Contro l’Isis, dice Washington, ma il messaggio bomba era diretto a molti altri.
La superbomba il giorno dell’avvio del vertice di Russia, Cina e Iran per la ricerca di una soluzione alla guerra in Afghanistan.
Bomba messaggio

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Gas mortali, missili, terrorismo: è la ‘Quasi Guerra’

‘Terza guerra mondiale a pezzi’, l’ha chiamata Papa Francesco. In troppi luoghi del mondo si uccide e si muore, anche a tre passi da casa nostra. Tutti possibili bersagli. Piero Orteca tutto ciò lo chiama semplicemente guerra. Stoccolma e l’ombra del terrorismo islamico. E Trump e i suoi missili che arrivano sulla Siria dopo le bombe chimiche, ad avvelenare ulteriormente quel poco vivere. Analisi e possibili retroscena, anche a sorpresa.

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Trump Babbo Natale, più armi nucleari per tutti

Un twitt presidenziale, cinguettio augurale da fine del mondo: “Gli Stati Uniti devono rafforzare enormemente e espandere la loro capacita’ nucleare fino a quando il mondo non sarà diventato ragionevole sulle bombe atomiche”, firmato Donald Trump.
Ma Mosca la risposta di Putin con un ordine alle forze armate russe il comando di potenziare l’arsenale di distruzione di massa.
Verso un rassicurante 2017

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Nucleare, Francia al confine incubo Chernobyl

Il recente allarme in Francia sulle sicurezza di alcune centrali nucleari con lo stop a 18 reattori, 6 dei quali ai nostri confini, rilancia il tema nucleare anche nella distratta Italia referendaria rissosa e confusa. Neppure se dovessimo dire Si o No al nucleare in casa. Per la verità, No lo avevamo detto per ben due volte, ma si sa che il business nucleare muove interessi enormi e grandissime capacità di manipolare. O di non fare ciò che per legge andrebbe fatto, vedi lo smantellamento in sicurezza dei resti del defunto nucleare nazionale. Ma Giovanni Punzo non si occupa di polemiche ma di storia, e dal pericolo Francia al dramma di Chernobyl, passando per le due bombe atomiche vere, ci rinfresca la memoria.

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Arrabbiatissimo Obama a caccia di traditori sulla Siria

‘ERRORE MIRATO’ – In America qualcuno gioca sporco sulla Siria. Lo sospetta Obama prima di Orteca. Quel bombardamento americano contro l’esercito di Assad. Il Califfo ringrazia e la Casa Bianca ordina un’inchiesta. Una azione che mette a rischio l’intesa con Putin per una soluzione in Siria. Chi ha dato l’ordine di prendere di mira gli “anti-Isis”? Le spiate israeliane e i sospetti di opportunismo di parte dei vertici politico militari che si preparano ad una svolta presidenziale più interventista.

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Lo strano terrorismo senza nome che colpisce New York

ISLAMICO O NO È TERRORISMO –

La vigilia dell’arrivo a New York di 191 capi di stato per l’assemblea generale Onu, una bomba rudimentale rischia di fare strage nel cuore della città più vigilata al mondo. I balbettanti tentativi delle autorità cittadine e federali di minimizzare. Terrorismo senza volto e apparentemente senza bersaglio che rende tutti bersaglio potenziale. Poi un’altra bomba non esplosa, ed il sospetto di una catena mirata di attentati su New York prende corpo, nonostante il minimizzare di sindaco e governatore. Accade negli Stati Uniti spaccati da una feroce campagna elettorale

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Yemen, raid saudita fa strage di bambini a scuola, altre armi Usa

Raid aereo della coalizione saudita, bombarda una scuola in territorio Houthi, strage di bambini. Contemporaneamente Washington approva la vendita di armi all’Arabia Saudita per 1,5 miliardi. Riyadh promette di combattere lo Stato islamico ma usa le armi per colpire i rivali nella regione. Solo 10 i caccia sauditi nella coalizione anti-Daesh, ben cento in Yemen contro gli sciiti Houthi. Diplomatico francese accusa: col traffico di denaro e armi l’Occidente si costruisce in casa il proprio nemico.

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Il vertice di Roma sull’Africa tra muri, ponti e affari

Ponte fra civiltà, culture, nazioni, popoli, mentre di arcate, piloni e progetti se ne vedono pochi. Il vertice di Roma sull’Africa letto da Massimo Nava da Parigi. Sulla carta, tanti buoni propositi: guardare all’Africa come a un’opportunità di sviluppo, di investimento. Ma assieme tre emergenze: esplosione demografica, terrorismo, corruzione dilagante.

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Belgio e terrorismo, ora è anche minaccia atomica

Misure di sicurezza rafforzate attorno ai quattro reattori di Doel e ai tre di Tihange fino al cessato allarme. Ma quando finisce il pericolo attentati? La politica non può e non vuole rispondere. Soprattutto quando cede alla facile retorica di chi vuole l’Europa in guerra. Centrali nucleari vulnerabili a incidenti per cause naturali ma soprattutto all’imponderabile variabile umana

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Remocontro