Tre anni dopo l’esplosione al porto che ha devastato Beirut, i familiari delle vittime si battono contro l’impunità della classe politica. «Prima fanno una strage, poi la insabbiano». La colpe…
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Viaggio nel «cuore malato» del Libano che neanche i libanesi riconoscono più, avverte Camille Eid su Avvenire. «Dal crack finanziario alle ripercussioni della pandemia Covid, dall’esplosione devastante al porto di…
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«A sei mesi dalla devastante esplosione al porto della capitale, il governo non ha varato un piano, mentre a sostenere la popolazione sono aiuti esteri, anche italiani», denuncia su Avvenire…
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Oltre 220 morti a Beirut, ed è rivolta di piazza contro il governo, costretto a dimettersi. Lo ha annunciato il primo ministro Hassan Diab. Intanto continua ad aggravarsi il bilancio…
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Grande manifestazione antigovernativa dopo le esplosioni che hanno ucciso e devastato il porto e la città. Scontri con le forze di sicurezza per cercare di raggiungere la sede del Parlamento….
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Beirut, arrestato il direttore del porto, colpevole facile. Nella città stravolta scontri vicino al Parlamento, e contro la disperazione lacrimogeni. Sabato grande manifestazione antigovernativa nel Paese preda di una crisi…
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A 75 anni da Hiroshima su Beirut l’atomica della trascuratezza irresponsabile. Almeno 135 morti e altrettanti dispersi e oltre 4.000 feriti. “Quasi la metà di Beirut è distrutta o danneggiata”…
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Già qualcuno ci prova a trarre vantaggio dalla tragedia Beirut, dall’incidente all’attentato (ognuno il suo sospettato utile). Sola certezza è la follia di quelle 2750 tonnellate di nitrato d’ammonio nel…
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Un drone israeliano è caduto sulla capitale libanese Beirut e un altro è esploso in aria. Netanyahu colpisce dove gli pare e lo proclama. “Teheran non ha alcuna immunità da nessuna parte”.
Dopo i raid su Damasco e Beirut, l’aviazione israeliana ha sferrato attacchi su postazioni militari sciite anche in Iraq (preoccupazioni Usa) e sulla Striscia di Gaza. Guerra senza confini.
Il vertice per lo Sviluppo Economico e Sociale di oggi nella capitale libanese boicottato da quasi tutti i capi di stato arabi. Damasco rinuncia a sua volta.
-Esplicite le pressioni Usa per isolare Damasco alleata dell’Iran.
In Israele si parla sempre più spesso di una inevitabile prossima guerra in Libano. Contro Hezb’Allah e il Libano prende forza dalla nuova intesa di Israele con Arabia Saudita, Egitto e Giordania che ha portato a nuovi interessi nella regione. Lo scarto temporale è dovuto all’attesa della nomina del nuovo presidente USA, che, in ogni caso sarà un conclamato partner di Tel Aviv.
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Le Internal Security Forces, l’ISF, arrestano a Beirut 17 presunti terroristi dell’ISIS pronti per un attentato kamikaze. Obiettivo, il Presidente del Parlamento, lo sciita Nabih Berri. Ore dopo, sulla strada per Damasco, lo stesso Capo ISF scampa a un attentato suicida che provoca 30 feriti
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«Lo spostiamo in un posto più sicuro». Frase apparentemente innocua se non fosse stata pronunciata per favorire la latitanza di Amedeo Matacena, l’ex deputato di Forza Italia condannato in via definitiva a 5 anni per concorso esterno in associazione mafiosa. Intercettazioni istruttive.
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