La poca Siria ‘scatola vuota’ che resta ad Al Julani

Assad si è portato via le casse dello Stato, mentre Israele sta disintegrando tutto l’apparato militare e si allarga nel Golan; a nord Erdogan occupa due cantoni e apre la…

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‘Le Sirie’: amici e nemici, quale Islam, quanti profughi?

‘Le Sirie’. Dopo la caduta di Damasco, Assad fugge da Putin, il rebus sul futuro del Paese da ricomporre. Il capo dei ribelli: ‘Vittoria islamica, il futuro è nostro’. Forze…

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Assad e il mondo arabo sempre più critico ad occidente

Il presidente siriano Bashar al Assad invitato alla prossima riunione della Lega Araba a Riyad il 19 maggio. Dopo quasi 12 anni di esclusione dalla Lega Araba, l’organizzazione ha approvato…

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Assad a Mosca da Putin: il mondo dei ‘cattivi’ nelle guerre d’azzardo dei ‘buoni’

Notizia semiclandestina nel monopolio incontrastato della tragedia ucraina. «Assad da Putin nel 12/mo anniversario inizio guerra civile», e non è notizia da poco, possa piacere o meno la somma di…

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Incredibile Erdogan: pace di convenienza con Assad dopo aver trescato persino con l’Isis per abbatterlo

Tanti interessi per la pace con Assad, da Erdogan all’Europa. Il presidente turco è pronto a incontrare il collega siriano con la benedizione di Putin. Scenario ostile invece per gli…

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Attentato a Damasco con 14 soldati di Assad uccisi: chi ha colpito e a preparare cosa?

Almeno 14 persone uccise e altre tre sono ferite questa mattina a Damasco in un attentato terroristico realizzato con due ordigni esplosivi contro un autobus dell’esercito siriano, riferisce l’agenzia di…

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Candidati controllati, profughi esclusi, osservatori amici e l’elezione al quarto mandato presidenziale per Bashar al Assad, al potere dalla morte del padre Hafez nel 2000. Un voto disconosciuto da chi non è complice, in un Paese in rovina dove il governo, nonostante le accuse di crimini di guerra, cerca di riacquisire legittimità. Bombardieri nucleari russi schierati per la prima volta da Mosca nella base militare siriana di Hmeimim, vicino al porto di Latakia, Mediterraneo orientale. Un Paese semidistrutto e lacerato Le presidenziali di tengono mentre la guerra civile che devasta il Paese da dieci anni non si è di fatto ancora conclusa. Rispetto alle precedenti consultazioni, in cui il presidente si era affermato con oltre l’88% dei consensi, oggi Assad è più forte riuscito a riprendere il controllo di gran parte del Paese e a ridimensionare lo Stato Islamico e le altre formazioni ribelli. Ma anche in Siria a condizionare questa fase c’è la pandemia e la profonda crisi economica di un Paese instabile dove sono ancora le armi a parlare. Dopo 10 anni di guerra Triste commedia. Le immagini di Bashar al-Assad sorridente mentre vota, insieme alla moglie, nel seggio di Duma nel sobborgo di Damasco tristemente noto per l’attacco chimico del 2018 a dire al mondo: sono ancora qui, e sono più forte di prima. La “triste commedia” del voto in un Paese ridotto in macerie da 10 anni di guerra. Agli Stati Uniti e ai Paesi europei che contestano le condizioni di demo crazia e libertà di tali lui ha risposto: «le vostre opinioni valgono zero». Zero come le voci di oppositori e critici del regime: «decine di migliaia di persone inghiottite nelle carceri e sottoposte a ogni genere di abusi», ribadisce molta stampa. La parte di Siria di Assad Il voto solo nelle zone della Siria sotto il controllo del governo, dove vivono poco più di 10 milioni di persone, «e con una Corte costituzionale che ha passato al setaccio una lista di 51 candidati dando, grazie a una Assemblea nazionale completamente controllata dal partito Baath, il benestare solo ad altri due candidati, oltre al presidente uscente», ironizza Luca Geronico, di Avvenire. ‘Riserve’ presidenziali, per la finzione della competizione, l’ex ministro Abdallah Salloum Addallah definito un «sostenitore del regime» e Mahmoud Ahmad Marai, un «oppositore interno» tollerato dal regime e che ha partecipato ai colloqui di Ginevra voluti dalle Nazioni Unite. Voto ancora in guerra Le presidenziali di tengono mentre la guerra civile che devasta il Paese da dieci anni non si è di fatto ancora conclusa. Assad è riuscito a riprendere il controllo di gran parte del Paese e a ridimensionare lo Stato Islamico e le altre formazioni ribelli. «Ma anche in Siria a condizionare questa fase c’è la pandemia e la profonda crisi economica di un Paese instabile dove sono ancora le armi a parlare». A dieci anni dalla rivolta di Daraa, Siria di fatto tripartita fra aree governative, area Nord orientale in mano ai curdi, e l’ultima provincia ribelle di Idlib, dove sono ammassati circa 4 milioni di “oppositori”. Ma non è finita. Partizione politica internazionale: «l’area di influenza di Ankara lungo il confine turco, e la zona sotto il controllo di Mosca in base a una tregua che la crisi in Azerbaigian lo scorso settembre ha reso ancora più fragile», sempre Luca Geronico. Cosa resta realmente ad Assad «Il territorio sotto il controllo di Damasco, formalmente più esteso di quella che il rais controllava nel 2014, è quello di un Paese a “sovranità decentrata” dove prevalgono gli interessi della Russia – sempre più insediata nella base navale di Tartus, strategico sbocco al Mediterraneo – come gli interessi delle milizie che rispondono direttamente a Teheran. Basi iraniane in territorio siriano contro cui, periodicamente, Israele compie raid aerei in ritorsione ad attacchi missilistici sulle alture del Golan, mentre a fine febbraio uno Joe Biden appena insediato autorizzò un raid contro obiettivi iraniani in Siria in risposta agli “attacchi contro personale americano” a Erbil». La Siria dei ‘non ritorni’ Paese dei 13 milioni tra profughi e sfollati interni, e dei 2 milioni di minori senza accesso all’istruzione, mentre l’Acnur stimava nel 2019 che l’83 % della popolazione vivesse sotto la soglia di povertà. Una percentuale certamente alzata durante la pandemia che ha causato ufficialmente 24mila casi e 1.740 vittime. Cifre sottostimate in un Paese dalle limitate capacità sanitarie e amministrative. Base russa ora con bombardieri nucleari Bombardieri nucleari russi sono stati schierati per la prima volta da Mosca nel Mediterraneo orientale, nella base militare siriana di Hmeimim, vicino al porto di Latakia, scrive l’ANSA . Lo riferiscono nelle ultime ore media siriani e regionali, che citano il ministero della difesa russo, secondo cui sulle piste di Hmeimim sono atterrati tre bombardieri a lungo raggio Tupolev Tu-22M3. Il ministero russo afferma che i tre velivoli parteciperanno a una esercitazione militare nel Mediterraneo prima di tornare in Russia. Grazie alla creazione della base militare di Hmeimim a partire dalla fine del 2015 e all'espansione del porto militare russo di Tartus, sempre in Siria, la Russia ha allargato il suo raggio d'azione e influenza in tutto il Medio Oriente e il Nordafrica.
Siria elezioni, ma è ancora guerra alla democrazia

Candidati controllati, profughi esclusi, osservatori amici e l’elezione al quarto mandato presidenziale per Bashar al Assad, al potere dalla morte del padre Hafez nel 2000. Un voto disconosciuto da chi…

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Siria, ancora Assad dopo 20 anni di potere e tragedie. I curdi eroi contro il regime
Siria, ancora Assad dopo 20 anni di potere e tragedie. I curdi eroi contro il regime

Il presidente Bashar al-Assad si è candidato per il quarto mandato alle elezioni presidenziali che si terranno in Siria il 26 maggio. A riportare la notizia è l’agenzia di stampa…

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Rai, l’incontenibile Maggioni, Assad e l’intervista che nessuno vuole

Siria, Rai nella bufera per l’intervista di Monica Maggioni ad Assad. Nessuno l’ha chiesta (?), nessuno la vuole. Non programmata la messa in onda, Damasco lancia un ultimatum: lunedì la trasmettiamo noi. E l’amministratore delegato Salini prende le distanze: ‘operazione non concordata con nessuna testata’. Bah, chi conta balle?

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Trump scappa da NY, impeachment al via, ma c’è Assad che lo difende

L’America è ‘potenza coloniale ma Donald Trump è il ‘migliore fra i presidenti Usa’ perché per lo meno è ‘trasparente’, parola di Bashar al Assad da Damasco.
Donald Trump lascia New York per trasferire la sua residenza ufficiale (post Casa Bianca) a Palm Beach, in Florida. Il governatore di New York: ‘Che liberazione!’.
I democratici lanciano la sfida a Trump, via libera alla procedura d’impeachment.

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Siria, effetto Trump ‘amici-nemici’, curdi con Assad contro la Turchia

Svolta nel nord della Siria, i curdi chiedono aiuto ad Assad contro la Turchia. Lo Ypg, l’Unità di protezione popolare che ha sconfitto Isis, ha chiesto all’esercito di Damasco di prendere il controllo della città di Manbji

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Siria, si combatte per il dopoguerra

Combattimenti mirati, ma solo dove il confronto deve ancora definire chi è destinato a prevalere nel tempo.
-Negoziati a tutto campo tra tutti i protagonisti, interni ed internazionali, della crisi siriana per definire una qualche forma di equilibrio, di dopoguerra, sui diversi campi di battaglia in cui è stata divisa di fatto la Siria.

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Yem palazzo
Yemen-sauditi e Israele-Iran, follie in Medio Oriente

Yemen, raid dei sauditi sul palazzo presidenziale a caccia di capi Houti
-Israele: uccideremo Assad se non caccia gli iraniani
-Il voto in Libano che premia Herzbollah

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Pronta offensiva Usa contro Assad, allarme di Mosca

Sale la tensione. Secondo il generale Gerasimov pronta un’offensiva americana con i missili “cruise” per punire Assad.
– Intanto i curdi di Afrin sono stati abbandonati da tutti e al-Ghouta viene riconquistata dai governativi

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Assad-Netanyahu, patto sul Golan

Assad torna protagonista politico in Medio Oriente e offre sicurezza a Israele
– Hezbollah sarà tenuto sotto controllo
– L’offerta è stata apprezzata dagli israeliani

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Dalla Svizzera a caccia di Assad

Carla Del Ponte, l’ex inquirente svizzera ticinese si dimette della Commissione d’inchiesta sulla Siria, sparando su Assad: «Prove per condannarlo per crimini di guerra», ma si candida alla guida di un futuro tribunale internazionale per la Siria. Da Milosevic ad Assad le sue inchieste senza condanne.

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Remocontro