Prima dell’oscurantismo xenofobo dell’attuale ‘gruppo di Visegrad’, alle origini storiche di quella arretratezza culturale prima del regime comunista di sponda sovietica. Il passaggio dagli imperi sovranazionali, Asburgo o Zar in quelle aree, alle identità nazionali spesso prevaricate dai confini tra i nuovo Stati. Xenofobia come esclusione dell’altro visto come nemico/concorrente in casa, e il più o meno esplicito antisemitismo che ancora oggi inquina molta della politica conservatrice nei Paesi di quell’area d’Europa in particolare. Il caso Polonia tra tutti.
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