Il clima, la terra, la fame nel mondo

Rapporto Cesvi. Fame e clima legati tra loro a misurare il livello di malnutrizione sul pianeta. Molte nazioni colpite in Africa e Asia. Per l’obiettivo “fame zero” entro il 2030 servono importanti investimenti. Eppure sconfiggere la malnutrizione è conveniente, per ogni euro speso c’è un ritorno di 16. A subire le maggiori conseguenze sono i bambini, 149milioni rimangono attualmente vittime di un arresto della crescita. Senza interventi sui cambiamenti climatici le rese mondiali dei raccolti scenderanno del 2% ogni decennio.

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Mondo a rovescio, cresce la fame: una persona su nove a rischio

Dopo anni di decrescita la fame nel mondo ha ricominciato ad aumentare. Le cifre stanno tutte nel Rapporto sullo stato di sicurezza alimentare e nutrizione nel mondo, presentato alle Nazioni Unite dalle agenzie Fao, Ifad, Pam Unicef e Oms. L’analisi non lascia spazio a dubbi: nel 2017 le persone colpite dalla denutrizione sono salite ad 821 milioni. Si calcola che sia lo stesso livello raggiunto ben 10 anni fa.

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Sahel nella morsa della siccità – Sette milioni in pericolo di vita

Sahel nella morsa della siccità. Quasi sette milioni di persone in Africa si trovano, in questo momento, in fortissimo rischio di vita a causa della ciclica siccità che colpisce il continente. Il centro di questa crisi è il Sahel. Una fascia di territorio immensa che divide geograficamente l’Africa sub sahariana dal nord.

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Dai cambiamenti climatici 100milioni di nuovi poveri

Aumento dei prezzi del cibo e delle materie prime, distruzione dei raccolti e infrastrutture a causa di fenomeni metereologici estremi. Se le regole sul clima non cambiano assisteremo all’avanzata di un esercito di 100 milioni di nuovi poveri entro il 2030, che si aggiungono ai 702 milioni attuali

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L’Italia dice no agli Ogm
Ma è davvero così?

A due giorni dalla scadenza anche il nostro Paese si unisce al coro del No biotech approvato invece da Bruxelles. Parola d’ordine, difendere biodiversità e made in Italy. Ma non tutti ci credono fino in fondo. Altri quattordici Stati membri avevano già detto no. E intanto l’Europa è spaccata

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Suore Usa anti McDonald’s
e le bistecche all’antibiotico

È scontro aperto tra un gruppo di suore texane e la multinazionale dell’hamburger più grande al mondo. Le religiose azioniste: subito una politica antibiotic-free di McDonald’s. Questione di salute pubblica. Preoccupante aumento delle infezioni letali per l’uomo da batteri super resistenti

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Bruxelles vuole aggirare
i controlli sugli Ogm

La Commissione Junker si piega alle lobby americane del cibo. Ordini di scuderia: indebolire i controlli sanitari sui prodotti Ogm non autorizzati eludendo le stesse leggi europee. Sullo sfondo spuntano ancora i negoziati segreti sul TTIP, gli accordi di libero commercio tra Europa e Stati Uniti

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McDonald’s non dà
cibo ai clochard

All’Expo di Milano la multinazionale dell’hamburger promette di ‘nutrire il pianeta’. In Costa Azzurra minaccia di licenziare un suo dipendente per aver dato il proprio cibo a un senzatetto fuori dal locale. Contraddizioni nella Francia che ha appena approvato la legge anti spreco alimentare

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Olio di palma, storia di ordinaria schiavitù

Stipati in angusti cargo in mezzo al mare. Morte per malattia e botte. La prigionia nella giungla e poi il lavoro da schiavi nelle piantagioni della Malesia. Sfruttamento e traffico d’uomini. Galleria dell’orrore che rivela come viene prodotto l’olio di palma che addolcisce la nostra tavola

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Pesticida cancerogeno
dopo quello Monsanto
ora tocca a Dow Chemical

A lanciare il nuovo allarme è l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc) dell’Oms: i test dicono che il componente chimico noto come 2,4-D può essere pericoloso per la salute. Il diserbante è molto diffuso nel mondo e viene venduto in tandem con le sementi Ogm targate Dow Chemical

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A Greenpeace piace Nutella
Forse un po’ troppo?

Per fare la Nutella c’è bisogno dell’olio di palma, che oltretutto fa male. E per coltivare la pianta si distruggono le foreste. A sorpresa arriva la difesa di Greenpeace a Ferrero: non è l’unica azienda a usare il palma. Il governo italiano indispettito tweetta: “stasera per cena… pane e #Nutella”

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1° maggio dell’Expo
Nutrire il pianeta
a forza di anabolizzanti

Inaugurato a Milano il semestre dell’esposizione mondiale. Dietro la facciata della festa continuano i negoziati per il Ttip tra Usa ed Europa. L’Expo vuole inaugurare un nuovo modo di intendere il rapporto cibo e ambiente? Le premesse però sono poco rassicuranti, parola della piazza

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Usa, i Navajo tassano
il cibo spazzatura

La comunità di nativi americani dei Navajo promuove una strenua lotta all’obesità tassando del 2 per cento il cibo spazzatura, quello con troppi zuccheri, grassi e sale. I ricavi –1 milione di dollari– servono a sostenere l’agricoltura, mercati contadini, orti, serre e promuovere l’attività fisica

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Il mais Ogm è un pericolo per le coltivazioni Usa, favorisce parassita killer

Il mais transgenico fa sviluppare la diabrotica, un parassita killer che resiste ai pesticidi e infesta intere coltivazioni. A rischio, secondo l’Agenzia per la protezione dell’ambiente, l’intero settore agroalimentare americano. I coltivatori temono danni per due miliardi di dollari l’anno

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Pesticida provoca cancro
la Monsanto smentisce
ma i malati sono veri

Il rapporto dell’agenzia Onu per la lotta ai tumori fa innervosire l’americana Monsanto, che accusa gli scienziati di parzialità. Ma da anni gli studiosi denunciano gli effetti dell’erbicida – malformazioni nei bambini, sterilità, aborti spontanei e cancro – e ne chiedono il ritiro dal commercio

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Organizzazione della sanità
‘Il diserbante Monsanto
provoca il cancro’

L’Organizzazione mondiale della sanità ha messo sotto accusa l’erbicida della Monsanto, il maggior produttore di soia e mais Ogm del mondo. Il diserbante a base di glifosato, dicono all’Iarc, può provocare il cancro ai polmoni e il linfoma non Hodgkin. L’azienda si difende: i dati Oms sono sbagliati

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Remocontro