Fine dell’Impero Google su Internet, arrivano i ‘barbari’?

Monopolio Google su Internet e ‘Libero Mercato’. Alzi la mano chi effettua una qualsiasi ricerca su internet con un motore diverso da Google. Solo il 7% di chi naviga sul…

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5G la vera guerra Usa-Cina, l’iperveloce connessione del mondo, Londra nel mezzo e dilemma Ue

La quinta generazione di reti che aumenterà enormemente la velocità di connessione mobile. L’Internet of Thing, l’Internet delle cose. Una rivoluzione che riguarderà anche le auto senza conducente, ad esempio…

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Il web contro la prigione da virus, ce la può fare?

Milioni di persone in tutta Italia e in mezzo mondo costrette a stare chiuse in casa. Rapporto con altri pezzi di famiglia, di affetti, di  realtà esterna e mondo. Ma…

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Vivere o morire, la disperazione via social degli adolescenti

Vivere o morire. La polizia in Malesia sta indagando sul caso di un’adolescente che si è suicidata, dopo aver chiesto ai suoi follower su Instagram di votare se dovesse uccidersi. La ragazza di 16 anni, il cui nome non è stato reso noto, aveva creato un sondaggio sul popolare social network, dove si condividono storie e foto personali, con al centro la domanda: «Molto importante, aiutami a scegliere D / L» Morte o vita. Emerge la disperazione dei teenager ma anche l’insensibilità degli utenti.

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Copyright, web anarchico o qualche regola? Direttiva spacca Europa

Copyright. Il Parlamento europeo vota il testo definitivo riguardante la direttiva sul diritto di autore, un provvedimento che già nel luglio scorso è stato al centro di un acceso dibattito e verso il quale non mancarono le proteste di chi difende la libertà di espressione sul web. Ora, nel momento dell’approvazione, si replica. Lo dimostra l’iniziativa presa da Wikipedia Italia, l’enciclopedia on line più popolare e utilizzata da internauti e operatori dell’informazione.

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Facebook e i legami inconfessabili dietro l’attacco a Soros

Facebook. Zuckberg ammette la campagna contro Soros. La piattaforma ha tentato di coprire gli scandali degli ultimi due anni spostando l’attenzione. Facebook si è affidata alla Definers Public Affairs una società che produce documenti contro i nemici dei propri clienti. I dirigenti sono ex politici repubblicani specializzati nello screditare democratici ed ambientalisti, intorno c’è la galassia della destra statunitense.

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Wikileaks, Assange in trappola? L’ombra del Russiagate

Wikileaks. La storia del sito Wikileaks e della vicenda personale del suo fondatore, Julian Assange, si arricchisce di un nuovo capitolo. Il giornalista australiano infatti ha abbandonato la sua carica di chief editor (caporedattore) e ha nominato come successore il collega islandese, Kristinn Hrafnsson. Assange si trova da sei anni chiuso nell’ambasciata ecuadoriana ma la situazione potrebbe cambiare presto.

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25 anni fa sul mondo piomba il web, il 30 aprile del 1993

Il 30 aprile 1993 il Cern rende pubblico il codice della Rete.
-World Wide Web, la rete che tiene insieme 4,5 miliardi di pagine.
-Quel 6 agosto 1991, quando Berners-Lee pubblicò il primo sito web.

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Spiati via Facebook in 87 milioni, 214 mila in Italia

Facebook ritiene che Cambridge Analytica, la società usata anche da Trump per la sua campagna elettorale, possa aver avuto accesso ai dati di 87 milioni di utenti della propria piattaforma, contro i 50 finora ammessi.
– 214 mila gli utenti coinvolti in Italia.
– Zuckerberg parlerà al Congresso Usa l’11 aprile

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Disinformazione politica via web

La disinformazione ha influenzato le urne in 18 Paesi
Nell’ultimo anno i governi di 30 Paesi hanno usato qualche forma di manipolazione della informazione online: commentatori pagati, troll, bot, siti di news falsi e organi di propaganda.
Lo denuncia e documenta Freedom House sulla libertà online.
Oltre a Russia e Cina, figurano Stati come Turchia, Venezuela e Filippine, Messico e Sudan.
Ma c’è anche l’Italia, anche se un po’ meno malconcia di altri.

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Corea sotto attacco internet Usa, soccorsa dalla Russia

Gli Stati Uniti hanno ordinato cyberattacchi contro l’intelligence nordcoreana, e contro tutto quello che riescono a colpire. Ma una ‘telco’ russa ha fornito un nuovo collegamento a Pyongyang.
Le armate dei bit, per ora. Tutto questo mentre veniva resa nota una campagna militare cybernetica americana che ha preso di mira Pyongyang

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Athena, il virus creato dalla Cia per rubare dati

Wikileaks svela Athena, il ‘malware’ creato dalla Cia per infettare Windows 10 e rubare dati. Una di queste vulnerabilità di Windows, di cui la Nsa aveva perso il controllo, ha causato il disastro WannaCry. Le rivelazioni di Wikileaks ci dicono che anche la Cia ha perso il controllo del suo ‘cyber arsenale’

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Pirateria informatica e ‘WannaCry’, ancora allarme

CYBERCRIME – Virus ‘WannaCry’, la polizia: “Come riavviare oggi i computer”. Stamane ripartono i sistemi informatici di molte grandi aziende. ”In Italia nessun danno registrato”, ma le forze dell’ordine consigliano procedure informatiche precise per evitare la diffusione.
Pirateria informatica, WannaCry non è un attacco hacker (ma è pericolosissimo), spiega Umberto Rapetto

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‘Cybercrime’, banditi via web, altro che hacker russi

Allarme Cybercrime, il 2016 l’anno peggiore di sempre. Allarme dell’associazione Sicurezza Informatica: ‘phishing’, la truffa via internet cresce dell’enormità del 1166 per cento, assieme alla ‘cyber warfare’, la ‘guerra di informazioni’, come quella durante la campagna elettorale Usa, che fa registrare il numero di attacchi più elevato degli ultimi sei anni. Oltre al caso di cyberspionaggio contro la Farnesina. Cyberspie e cybercriminali. I ‘botnet Mirai’, il ‘ransomware’ ed i ‘malware’, che sembrano bestemmie più che malvagità informatiche che ti uccidono il computer con tutti i sui dati.

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Twitter in crisi
allunga i cinguettii

Tweet fino a 10.000 caratteri e contenuti visibili direttamente sulla piattaforma di micro blogging. Misure anti crisi per riguadagnare terreno – e quattrini – sui social network concorrenti. E perché no, di rifarsi l’immagine ormai sbiadita di fronte a investitori sempre più insoddisfatti

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Come ti strozzo Internet
Web libero sarà un ricordo

Corsie preferenziali su Internet e strozzatura della Rete a favore di ancora poco chiari “servizi speciali” online. Multinazionali del web piglia tutto con la complicità del parlamento europeo. Ai cittadini restano le briciole pagate a peso d’oro. La neutralità della rete è un lontano ricordo

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Remocontro