Il Partito comunista cinese non è nato il 1° luglio di cent’anni fa. E l’altra storia arrotondata
Il Partito comunista cinese non è nato il 1° luglio di cent’anni fa

Questa data convenzionale fu scelta negli anni Quaranta del Novecento, ma la maggior parte degli storici concorda sul fatto che la riunione segreta in cui il Partito fu fondato avvenne…

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Trenta anni fa l’inizio della fine della Jugoslavia
Trenta anni fa l’inizio della fine della Jugoslavia

«Il 25 giugno del 1991 è una data memorabile», segnala a un mondo distratto Tommaso Di Francesco sul manifesto. Da quel giorno, con la proclamazione d’indipendenza della Slovenia e della…

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Memoria post coloniale: le colpe. Francia e Germania hanno iniziato. Quando l’Italia?

L’Europa toglie qualche velo dai genocidi del passato. Germania e Francia hanno riconosciuto le proprie responsabilità in due genocidi del Novecento: quello del 1904-1908 contro gli Herero e i Nama…

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«Hanno sparato al Papa», 40 anni fa l’attentato a Wojtyla. Aspetti ancora poco chiari di quegli eventi drammatici, su trama e mandanti, dubbi legittimi e dietrologie strumentali sul quel 13 maggio 1981. Quesito storico religioso, che mondo sarebbe stato senza di lui? «Hanno sparato al Papa» Sono le 17.17 del 13 maggio 1981: Giovanni Paolo II, il primo Papa non italiano da secoli arrivato da ‘Oltre cortina’, viene colpito da due colpi di arma da fuoco. A sparargli, in una piazza San Pietro gremita, è il turco Ali Agca. Il Papa cattolico colpito da un musulmano. Wojtyla si accascia nella Campagnola scoperta che attraversa due ali di folla. Il primo proiettile lo colpisce all’addome, il secondo a una mano. La corsa al Gemelli, l’estrema unzione del segretario personale, don Stanislao. Il mondo è sconvolto: hanno sparato al Papa. L’arresto dell’attentatore Ali Agca L’allora 23enne Alì Agca, l’attentatore, bloccato e arrestato dai gendarmi vaticani. Quel momento viene immortalato da Giancarlo Giuliani, storico fotografo di Wojtyla. «Tra tanta gente che scappava da piazza San Pietro qualcuno gridò “Hanno preso l’assalitore” . Riuscii così a fare lo scatto più importante in quel momento, quello dell’arresto di Ali Agca. La mia era l’unica fotografia di quell’istante così terribile». Da allora ancora misteri A 40 anni da quel giorno, il mistero dell’attentato di Karol Wojtyla non è ancora completamente risolto. Chi voleva uccidere il Papa? Chi c’era dietro Ali Agca? E poi, a fantasia, la pista bulgara, il Kgb, la pista mafiosa. Indagini serie e dietrologie strumentali. Il Papa si salva. Ali Agca processato, viene condannato all’ergastolo, poi perdonato da Giovanni Paolo II, graziato dall’allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi nel 2000, dopo la “non contrarietà” del Vaticano. La vicenda si chiuse così, ma i dubbi restano tutt’oggi. Sospetti da guerra mondiale Giovanni Paolo II è ancora tra la vita e la morte, ma già ci si chiede chi ci sia dietro l'attentato: appari improbabile che i ''Lupi grigi'', l'organizzazione terroristica turca di cui Ali Agca fa parte abbia potuto da sola organizzare l'impresa. L'attentatore, nel corso degli anni e dei vari processi, ha dato le sue tante versioni, spesso contraddittorie e inverosimili per confondere il più possibile l'opinione pubblica, con quel contatto diretto persino con uno vecchio reporter di Remocontro. Di sicuro Wojtyla era 'scomodo' all'Est europeo legato a doppio filo all'Unione sovietica. Ma prove in questa direzione non sono mai state trovate. Che mondo sarebbe stato senza di lui? La domanda la pone Mimmo Muolo su Avvenire. E cerca una risposta attraverso un testimone chiave di quei momenti, il cardinale Dziwisz allora segretario di Giovanni Paolo II ricorda quel 13 maggio 1981. «Lo sento ancora scivolare tra le braccia e invocare: o Maria, o Madre mia». Oggi il cardinale Dziwisz ha 82 anni, dal 2016 ha lasciato la guida della diocesi di Cracovia, e una chiesa polacca troppo vicina all’attuale governo ultra conservatore e antidemocratico al potere a Varsavia, si ferma agli atti di fede.
Quarant’anni fa l’attentato a Papa Wojtyla

«Hanno sparato al Papa», 40 anni fa l’attentato a Wojtyla. Aspetti ancora poco chiari di quegli eventi drammatici, su trama e mandanti, dubbi legittimi e dietrologie strumentali sul quel 13…

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Congo, tutto iniziò con l’uccisione golpista Cia-belga di Lumumba
Congo, tutto iniziò con l’uccisione golpista a spinta Cia e belga di Lumumba

Congo. La decomposizione iniziò dalla morte di Lumumba, primo e ultimo leader eletto democraticamente. Promemoria storico di una delle tragedie più sporche della Guerra fredda. Con il massacro dei 13…

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Bolsonaro su Che Guevara: «Delinquente comunista per emarginati, drogati e feccia di sinistra»

Anniversario dell’uccisione del militante rivoluzionario in Bolivia. Il presidente brasiliano Jair Bolsonaro ha ricordato il guerrigliero argentino-cubano Ernesto ‘Che’ Guevara con un durissimo messaggio via Twitter «Ispira solo emarginati, drogati…

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Italia-Libia, amore e odio da più di 100 anni

Relazioni Italia Libia: un insieme di  tasselli, frammenti, “momenti” storici poco noti ma che forse aiutano ad interpretare meglio il presente…  Giuseppe Santomartino, studioso del mondo arabo e della cultura…

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75 anni dopo Hiroshima -Adesso le bombe atomiche operative sono 13.410

Il 6 agosto del 1945 veniva sganciata sulla città giapponese di Hiroshima la prima bomba atomica, seguita da un’altra su Nagasaki pochi giorni dopo. Le centinaia di migliaia di persone…

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30 giugno di 60 anni fa nella Genova partigiana – Governo Tambroni MSI – ‘Camalli e scelbotti’

Genova, città medaglia d’oro al valor militare della Resistenza, città martire delle persecuzioni nazifasciste, provocatoriamente scelta dal Movimento sociale, il partito neo fascista allora di Almirante per il suo congresso…

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L’allora giornalista Boris Johnson a Istanbul sulle tracce di nonno Ali Kemal

L’attuale premier britannico Johnson risponde a trattamenti clinici, resta in rianimazione, ma è cosciente. Ma come gesto benaugurale, parliamo di Johnson in altre circostanze certo più liete (e sconosciute) Documento…

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Piersanti Mattarella 40 anni dopo, l’omicidio e il terrorismo mafioso

Palermo 40 anni fa. Il 6 gennaio del 1980 veniva assassinato il presidente Dc della Regione Siciliana. Un delitto mafioso e non soltanto che segue e va letto nel contesto politico del 1978, anno dell’uccisione di Aldo Moro

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‘Mostri marini’ dei tempi sovietici, fantascienza russa in acqua

Con il tempismo del destino, gli Usa annunciano oggi la cancellazione del trattato sulla non proliferazione nucleare, accusando i russi per il missile da crociera Kalibr, in dotazione alla Marina
Pochi giorni prima, 28 luglio, festa della marina russa, con una esibizione di forza da far paura: più di 360 tra navi e sommergibili, 148.000 marinai, 4 flotte e 1 flottiglia.

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D-Day 75, sponde delle Manica più lontane e Atlantico tempestoso

Al via i festeggiamenti per l’anniversario dello sbarco in Normandia, con le note stonate di un multilateralismo platealmente in crisi. Sponde della Manica sciaguratamente più lontane tra loro e l’Atlantico sempre più oceano tempestoso.

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4 giugno 1944, liberazione di Roma e Peter Tompkins

Quando gli Alleati liberano la Sicilia, Peter Tompkins, OSS Usa, è stato sbarcato da un sottomarino sul litorale di Roma, per coordinare l’attività partigiane in vista dello sbarco d’Anzio per la liberazione della Capitale. Peter era stato uno dei liberatori di Roma ed era stato un protagonista delle battaglie democratiche successive.

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Terroristi fatti in casa: chi li crea, chi li inventa e chi li ‘trasforma’

Trump: «Pasdaran terroristi». E l’Iran risponde con una “black list” Usa. Terroristi a convenienza: Pasdaran o Hezbollah per gli Usa autonominati arbitri planetari.
-Purghe trumpiane’ alla Casa Bianca. Ieri il ‘miracolo’ Uck in Kosovo, da terroristi a patrioti.

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Mercoledì 24 marzo 1999, Jugoslavia

Jugoslavia, mercoledì 24 marzo 1999, ore 19 e 30 in diretta televisiva da Belgrado, Ennio Remondino su tutte le reti Rai, in tutti i telegiornali, per i 78 giorni di bombardamenti, quasi più implacabile delle bombe.  20 anni dopo, un ricordo volutamente asettico, a sterilizzare sentimenti ed emozioni nascoste dentro troppo forti da rivivere.

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Remocontro