Tra Anatolia e Mesopotamia, a Mardin ‘La casa delle 40 chiavi’

Raccontini, non per peso letterario (oggi non è in caso) ma per umanità narrata, sintesi di vicende, persone, luoghi e sentimenti. Con ciò che sta accadendo nelle terre tra Anatolia e Mesopotamia, tra Siria e Turchia e i popoli che la vivono, cenni di speranza, pur in una testimonianza datata 10 anni fa.

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I popoli dell’Arca
(prima che Erdogan li cancelli)

Supplenti involontari di Gatto randagio per una imperdonata domenica di altri impegni, un ‘raccontino’ quasi in stile ‘gattesco’, brani di un viaggio insolito tra la gente della Turchia che penetra nell’Asia, dfi quel mix di popoli, storia e culture e che le scelte politiche di Erdogan rischiano di cancellare o isolare dal resto del mondo.

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Kosovo al voto e testi di vecchi Tg, 2007 vigilia di secessione

Meno che raccontini ma in tema di quasi attualità: vigilia di indipendenza kosovara dalla Serbia 8 anni dopo i tre mesi di bombardamenti Nato. Testi scritti di corsa per la raffioca dei Tg della sera che la programmazione scandisce ad orari da incubo per chi vuol onorare il pubblico con testi diversi, sia mai che uno sià così matto sia guardarsi tutti i Tg Rai dalle 19 alle 20,30. Ma è preistoria giornalistica.
Copertina, grafica di Limes 2007

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Soltanto un po’ di tempo fa

Ieri alla biblioteca Gino Pallotta di Fregene, una insolita serata a parlare delle guerre nei Balcani. Anonimo frequentatore della Roma al mare vicino, qualcuno scopre un vecchio narratore di guerre e lo invita a spiegare quello che lui, in 20 anni di Balcani, non è ancora riuscito a capire sino in fondo. Bella gente attenta e relatore datato e un po’ confusionario.
Una breve biografia del vecchio giornalista troppo generosa fatta dagli ospiti. Oggi, sfogliando vecchi appunti alla ricerca di un possibile ‘raccontino’, un capitolo di libro che mai leggerete, un assaggio di qualcosa che potrebbe interessare anche voi.
FOTO, dirette televisive ossessive e ‘pausa di riflessione’. Per non prendersi mai troppo sul serio

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Orko Krump e Treccine Greta

Raccontini, s’intende, oggi fantasie anonime tratte dai due più diffusi bollettini per anime candide, ‘Ripubblica che non ho capito’ e il neo ‘Corrierone addosso ai piccoli’.

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Sussidiario Scolastico Sconsigliato: ‘cos’è una guerra’

Che differenza passa fra un qualsiasi episodio di violenza, per esempio l’assalto di predoni ad un villaggio, e una “guerra” a pieno titolo? In ambedue i casi c’è l’uso della…

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C’è luna e luna. Ieri luna americana, oggi piccola luna libanese

50 anni dall’allunaggio, evviva. Conquista non si sa bene ancora oggi di cosa e per cosa. Molta tecnologia spaziale finita sopratutto ad uso militare, e non pare un grande progresso. Poi l’overdose Tv da stupidità ripetitiva. Possibile essere originali girando attorno alla luna?

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Notizia o Non Notizia, eterno litigio del giornalismo

‘Cronache bizantine’, una ventina di capitoli di un altro Non Libro che, preso a piccole dosi, può offrire spunti anche divertenti, adatti a cotanta calura estiva. Tempi di Governo Berlusconi IV vissuti per fortuna dalla splendida e lontana Istanbul

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Giornalismo al seguito, Enzo Biagi e ‘cose turche’ in Rai

Spezzoni, pezzi di ‘pezzi’ (linguaggio giornalistico), qualche pensiero ‘alto’ (tentato), e una datata polemica Rai rimasta sino ad oggi semiclandestina, con bersagli diversi da quando fu scritta, ma solo nei nomi. Quelli li dovete aggiornare voi.

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Premio «Io c’ero» per Cicci e Picci, e la Belgrado segreta

Raccontini ini ini oggi, cosucce estive di una decina d’anni fa, con un minimo sforzo di ricollocazione storica da parte vostra rispetto ad una Rai che forse non esiste più, e anche una certa parte di Belgrado che, dopo averla bombardata esattamente 20 anni fa, abbiamo trovato più conveniente dimenticarla. Nulla di troppo serio, parola d’onore.

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Parole & Immagini – Cronache dal fronte

Un libro fresco fresco, di uscita e di racconto, anche se non è tra le letture estive e vacanziere classsiche. Ma da Amedeo Ricucci, inviato speciale Tg1, la volta che ha vissuto un posto tranquillo è forse una vacanza con famiglia. Giornalista di strada, di grinta e di sensibilità, Amedeo ci svela del come si raccontano le guerre in Tv, di quello che si riesce a narrare e svelare, e di quello che puoi soltanto far intuire. Guerre e sofferenze il soggetto, mai il narratore Ricocci.
E in tempi di subrettismo Tv «Io in guerra», evviva l’amico Amedeo con cui il sempre irriverente Ennio Remondino scherza elogiandolo, nella prefazione imprudentemente chiestagli.
Di Ricucci solo l’introduzione perché i libri che valgono, uno deve comprarseli. E poi a sorpresa e forse per la prima volta a nostra memoria, anche i video più importanti da guardati col telefonino.

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Bombe Nato sulla Jugoslavia, venti anni fa il cessate il fuoco

Kosovo e molto altro mai detto Bombe Nato sulla Jugoslavia, venti anni fa il cessate il fuoco Settantanove giorni di bombardamenti Nato sulla piccola Jugoslavia dell’allora Milosevic, Serbia + Kosovo,…

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Aristotele filosofo per fare la spia, Alexandros e il Re dei Re

Ancora Sussidiario Scolastico Sconsigliato, Nonlibro frantumano in raccontini su cosa storia e scuola spesso ci nascondono. Aristotele filosofo, Aristotele scienziato, Aristotele politico, Aristotele spia, e per ultimo, Aristotele assassino. Quasi peggio di certa nostra attualità. Di Aristotele mandante dall’avvelenamento di Alessandro, ne è piena tutta la tradizione storica dei secoli successivi.
L’ultimo atto di questa saga Greco-Persiana va in scena con la morte dello stesso Aristotele. L’eclettico e tenebroso filosofo muore in circostanze dubbie e in un anno incerto, in sintonia con l’aura di mistero che circonda tutta la sua vita.
Un Aristotele doppio e triplo, con l’ultima pagina di questa “spy story”, che attende da 2 mila 300 anni di essere scritta.

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I più bugiardi d’Europa, Platone e i Pinocchio di Creta

Sempre dal solito Sussidiario Scolastico Sconsigliato, il Nonlibro spezzettato in pillole tra i ‘Raccontini’ di Remocontro.
Dalle Grecia delle bugie poetiche di Omero a quelle di maggior convenienza di Giulio Cesare che le guerre prima le fa e poi ce le racconta a modo suo.
Cicerone contro i cretesi. “Kretizein”, nel senso di “creteggiare”, “fare il cretese”, ossia mentire. Vangelo, quando Paolo, nella lettera a Tito, afferma che “i cretesi sono sempre mentitori”.
Erasmo da Rotterdam, nel suo ‘Elogio alla follia’ parla chiaro: “Le orecchie dei principi inorridiscono dinanzi alla verità”. Poi, citando Platone: La bugia, privilegio del comando e medicina per il popolo
Storia lunga, sino a Machiavelli, quasi attualità, anche se i suoi insegnamenti sono rivolti al Principe, e oggi abbiano a che fare con molto meno.

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Il più antico mestiere del mondo? Spia, che fa rima con bugia

Sempre lo stesso quasilibro, Sussidiario Scolastico Sconsigliato, diventato un nonlibro relegato tra i tanti File di un computer, buono oggi per qualche ‘raccontino’. Oggi parliamo di spie, ma spie fatte nobili dai racconti letterari e poi affascinanti protagoniste in libri d’avventura, prima che a imbambolarci arrivassero il cinema e la televisione. Sia chiaro che, dato il mestiere di ficcanaso che ho svolto per una vita, anch’io ho qualche amico spia, che se vuoi essere istituzionalmente corretto, lo dovresti chiamare (ma sottovoce) agente dei Servizi segreti. Ma su di loro non faccio certo la spia.
Ma quando spia fa rima scolastica con bugia storica e letteraria, allora mi arrabbio
(Nella foto di copertina anfora greca con Ulisse e Diomede in azione di spionaggio che uccidono le spia troiana Dolone)

 

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Aristotele che diede del contaballe ad Omero

Un Quasilibro perso per strada e risorto parzialmente sotto altra forma, terza puntata. Un Nonlibro modello antologia/sussidiario scolastico pensato per adolescenti e giovani curiosi, o persone ‘diversamente giovani’ per età, ma non di zucca.

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Remocontro