Se, il primo giorno di ‘non scuola’

Riaprono le scuole ma non per tutti.
-Gatto Randagio si interroga sui percorsi interrotti dei bambini rom sgombrati dal Camping River. Una storia di violazione di diritti che si ripete negli anni, complice la nostra indifferenza.
-“Perché quello nei confronti dei Rom sembra l’ultima forma di razzismo ancora accettato”.
-Un documentario tedesco su “Il razzismo invisibile”, ricordando il 12 settembre di ottanta anni fa, il primo giorno di “non scuola” degli studenti ebrei…

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Bambole per il sesso, un bordello dove perdere se stessi

L’apertura a Torino della casa d’appuntamento con bambole per fare sesso.
Una gran pena davanti all’immagine di donnine in silicone in attesa di clienti. E due domande: cos’è, cosa diventa, l’idea di donna… e cos’è un uomo, che idea ha di sé…
La reificazione della donna, fra orrore e consumismo.
E quale immagine di sé può restituire lo sguardo immoto di questi simulacri di donna? Solo il precipizio del vuoto nel quale si perde se stessi.

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«La sposa è bella ma è sposata a un altro uomo»

Settant’anni fa la fondazione dello stato di Israele. Per il popolo palestinese fu la Nakba, la catastrofe. E l’oscuramento della storia della popolazione che viveva da secoli dove i sionisti, cacciandoli, hanno fondato il loro stato. Una realtà che abbiamo rimosso, ma che è fondamentale conoscere per capire, e restituire la verità che la narrazione oggi prevalente vuole offuscare.
Gatto Randagio ci propone oggi la lettura di “Israele mito e realtà”, di Michele Giorgio e Chiara Cruciati, che percorre la storia dell’idea di Israele dalla nascita a oggi, a partire da contraddizioni irrisolte che sono anche le nostre. E il documentario di Sahera Dirbas, “Estraneo a casa mia”.

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Se gli orizzonti diventano sempre più ristretti

Gatto Randagio torna a parlarci di carcere. La scure del ‘ridimensionamento’ sulle attività di “Ristretti Orizzonti”, realtà che nel carcere di Padova da vent’anni porta avanti progetti straordinari, che tante cose in meglio hanno cambiato, nel carcere e nelle persone, anche fuori.
-Gli incontri con le scuole, laboratorio di conoscenza e di relazioni.
-“Se le scuole fossero meno carceri, se le carceri fossero più scuola…”, il filosofo Giuseppe Ferraro, che definisce il carcere lo specchio infranto della società, quello in cui la democrazia si infrange.

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Fascisti su Marte e CasaPound a Ostia

Gatto Randagio molto preoccupato dopo il blitz di CasaPound sulla spiaggia di Ostia, “epigono” illegittimo dell’operazione “spiagge sicure”…
-Tutela delle griffes nostrane? Lo stupore di Pasquale, il sarto di Gomorra, che vede in tv, sulla passerella degli Oscar, un vestito cucito da lui in una fabbrica in nero di Arzano.
-Intanto CasaPound annuncia, sempre a Ostia, nuovi blitz. Interverrà qualcuno, vigili urbani, forze dell’ordine a fermare l’illecito?

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Razzista chi? Due sole razze, chi ha e chi non ha

Anche questa domenica il Randagio ha una domanda. A proposito di un dibattito che a tratti infuria… Italiani razzisti? Non razzisti? Più di prima? Un po’ di meno?
-La nonna di Sancio Panza che diceva: “nel mondo non ci sono che due razze, quella di chi ha e quella di chi non ha”.
-L’annuncio razzista, e un po’ volgare, sul regionale di Trenord. Perché controllarsi se dai vertici del paese c’è chi plaude, e linguaggio migliore mediamente non usa?

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Democrazia parlamentare e carcere, il fantasma della civiltà

Il superamento della democrazia parlamentare e l’abolizione delle carceri. La “profezia” di Casaleggio e la proposta di Grillo.
-Due argomenti scottanti, ma solo il primo solleva il dibattito, per quanto, lo hanno detto Voltaire, Dostoevskij…, “è dallo stato delle carceri che si misura la civiltà di un paese”.
-Perché? Gatto Randagio ci chiede di aiutarlo a trovare una risposta al suo interrogativo.

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Il canto del gabbiano Jonathan, o forse Pasquale

Gatto Randagio racconta di aver incontrato Jonathan Livingstone, o comunque un emulo del famoso gabbiano del romanzo di Richard Bach che, spezzate le catene del pensiero e del corpo, ha ritrovato la via del mare… e noi vogliamo credergli.
La lettura de “Il canto degli animali”, di Paolo Isotta, immenso racconto sulla reincarnazione poetica degli animali, per imparare a riconoscere “l’origine comune degli animali e dell’uomo”, che l’arte “canta insieme con la fratellanza che ci lega a loro”. E che troppo spesso, infliggendo loro infiniti patimenti, dimentichiamo.

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Condannato due volte: come reo e come malato

Gatto Randagio non ha tregua, anche guardando la luce del mare ritorna col pensiero nel buio delle nostre carceri.
-Dopo la scarcerazione di Dell’Utri per motivi di salute, si interroga sul destino delle tante persone con nomi forse meno risonanti, ma con patologie altrettanto se non più gravi, che rimangono in carcere.
-La tragica vicenda di Cosimo, trent’anni, epilettico, morto a maggio nel carcere di Secondigliano e i tanti interrogativi che pone.

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Nel silenzio la musica del mondo

Gatto randagio, oggi in vena di romanticismo, in riva al mare. Ad ascoltare la musica delle onde.
-“Inattesi”, un canto composto per una bambina appena nata, e dedicato a tutti i bambini.
-Una pausa di dolcezza, per ricordare che anche chi non è aspettato ha diritto di essere compreso e merita di ricevere dignità.
-Ed essere guidato nei “primi passi delle tante rotte da seguire e dei tanti sogni da costruire”.

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Quando gli zingari avevano le ali

Gatto Randagio si interroga sul vuoto lasciato da zingari e mendicanti “scomparsi” dalle strade del suo percorso. E, respinti tutti quelli che si vuole respingere, sul vuoto che verrà.
-Un giro di gonne variopinte e una preghiera, per esorcizzare il sistema chiuso e grigio nel quale ci stiamo asserragliando.
-Pensando alle persone, di tutte le presunte razze che non appartengono alla presunta nostra italica, oggi nella scomoda posizione di bersagli del “fascileghismo” nostrano che vuole schedare, buttare fuori, punire, allontanare…

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Cinque brigatiste e uno scrittore nella trappola del fuorigioco

Gatto Randagio oggi lascia la parola a Carlo Miccio su un incontro a Rebibbia con cinque ex brigatiste.
-Un insolito invito a pranzo, per parlare della “trappola del fuorigioco” e di “posizioni disallineate”.
-Intorno a una tavola imbandita con verdure dell’orto e una disarmante umanità.

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Salvini col rosario e l’altra verità di un certo Jesus

Cos’è un cristiano, si chiede oggi Gatto randagio di fronte a chi fomenta intolleranze dichiarandosi cristiano.
-Il salesiano Gerardo Lutte e i seguaci del vangelo senza compromessi. E un libro “scandaloso” sulle tracce della verità.
-Gatto Randagio suggerisce: guardatevi da chi brandisce rosari e crocefissi come clave (e chissà cos’ha capito, del vangelo). Lo ha fatto, tragicamente, a suo tempo, anche l’Inquisizione.

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Escandescenze fuori di testa e ‘legittima difesa’

Il giovane equadoregno di 20 anni che dava in escandescenze ucciso a Genova con 5 colpi di pistola nel tentativo di fermarlo. ‘Tso’, trattamento sanitario obbligatorio, fu detto, ma Gatto Randagio dubita e solleva interrogativi.
-Fragilità e forse impreparazione, di fronte a una persona esasperata e disperata, impaurita, evidentemente poco capace di controllo.
-Mentre si parla di Tso come fosse una misura di polizia…
-‘Difesa sempre legittima’ la versione politica dello stesso travisamento, sostiene Francesca de Carolis.

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alt="Giardino segreto nel cortile"
Giardino segreto nel cortile, l’anima dei luoghi e il Gigante egoista

‘Un’orda di ragazzini schiamazzanti riempie di voci e giochi i vialetti del giardino condominiale’. ‘Grida, tonfi, gli acuti, lo scalpiccio..’. ‘Pazza musica di una banda scalmanata..’.
‘Quando i bambini potevano godere di spazi aperti e liberi’, ricorda Gatto randagio che per sua natura non ama le restrizioni condominiali.
Poi, il suo alter ego umano, Francesca de Carolis, quel vociare schiamazzante lo riempie di cultura.
-Il “genius loci”… l’anima dei luoghi del sentire pagano, in un bel libro di James Hillman.
-O la bambina dai capelli rossi, del sogno d’amore di Charlie Brown…
-Infine, mandare per raccomandata a tutti i condomini d’Italia il testo de “Il Gigante egoista” di Oscar Wilde…

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alt="La vita come un treno in corsa"
La vita come un treno in corsa, corri corri ma valgono le soste

Gatto randagio in ‘favolese’, oggi, ma per portarci alla nostra attualità di vita.
-Erich Fromm: “L’uomo moderno pensa di perdere qualcosa, del tempo, quando non fa le cose in fretta. Però non sa che fare del tempo che guadagna, tranne che ammazzarlo”.

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Remocontro