Sensibilità Chimica Multipla, MCS, sigla dell’esclusione

«Sensibilizzazione Chimica Multipla. Tenete a mente questo nome. È una delle troppe cose del nostro tempo in corsa, sempre più inquinato, che non vogliamo sapere». Francesca de Carolis sul fronte della esclusione medica, oggi.
– Malattia da avvelenamento ambientale, la potremmo chiamare, ad allarmare ciascuno di noi.
– Malattia non riconosciuta dal nostro Sistema Sanitario Nazionale, come invece avviene in tanti paesi europei e non europei.
– Come scriveva il filosofo francese Bergson negli anni trenta: «l’umanità geme, per metà schiacciata sotto il peso dei progressi che ha fatto».

Leggi Tutto
L’orchidea e il fagiolo magico, incantesimo napoletano

Incantesimo napoletano, anzi, di Caserta, comunque a sud del Garigliano. Un fagiolo tra le radici dell’orchidea pigra. Ma quanto l’umile fagiolo sboccia, l’altezzosa orchidea per invidia…
– Argomento poco ‘remocontro’ ma alla fine, l’ingentilito Gatto randagio giardiniere rimedia con la morale di ogni fiaba, anche di quelle vere, come questa.
– Saper leggere la bellezza anche in ciò che può sembrare modesto, ad esempio. Un fagiolo seminato nelle scarpe di ciascuno ..
– Il Randagio l’ha preso per incoraggiamento e ha continuato a pensare a persone luoghi e cose accanto a cui piantare fagioli.
– Nel pieno di questa campagna elettorale, è ancora lì che sta almanaccando e calcolando… quanti fagioli dovrà procurarsi da seminare… perché fiorisca intorno il mondo dei suoi sogni…

Leggi Tutto
‘Captivi’, i prigionieri di Plauto e i cattivi senza ergastolo

I prigionieri, ‘Captivi’ nel latino di Plauto, commediografo. Poi i Captivi di Pietro Basoccu 2200 anni dopo, racconto di un carcere della Sardegna. Narrazione fotografica.
– ‘Immagini in bianco e nero, che meglio non potrebbero dipingere il grigio soffocante di un’ossessione, fatta di ruggine, ferro e silenzi, che sono urla sussurrate…’, scrive Francesca de Carolis, che sulla questione carceri oscilla tra poesia e rabbia.
– Quale società si riflette nelle immagini che arrivano dalle nostre carceri? Cos’è il domani per un ergastolano… Quale dignità, quale legittimità…
– Domande senza risposta di fronte al ‘finepenamai’, condanna a morte ed esecuzione non programmata.
– Nella marea elettorale delle promesse spesso insensate, una coraggiosa anche se improbabile, che innamora il Randagio in gara su chi rema di più contro: l’abolizione dell’ergastolo, nonostante che a fare incasso di voti arrabbiati sia sempre la promessa di maggiori severità punitive.

Leggi Tutto
‘Oui, je suis Catherine Deneuve’, ma tra libertà sessuale e violenza…

La denuncia di violenze sessuali ripetute nei rapporti gerarchici tra uomini e donne. Gli outing coraggiosi e il movimento Me too che nella moltiplicazione mediatica insistita non ci ha guadagnato. E l’ancor bella e seducente e intelligente Catherine Deneuve che difende la ‘liberté d’importuner’, indispensabile alla libertà sessuale. L’equivoco delle parole, tra corteggiare, importunare, violare.
– Per Gatto randagio-Francesca de Carolis, un manifesto fuori tema quello di Catherine e altre 100.
– L’equivico delle parole, dal corteggiamento, all’importunare, alla violenza.
– Nodo della questione, per Francesca, il rapporto di potere,
– Ogni volta che si ha di fronte qualcuno dal quale si dipenda per un sì, per un no, per un proprio spazio nella vita, pubblica o privata che sia…
– Rapporti di potere dove la libertà non è mai davvero libera..

Leggi Tutto
Cellulare trasporto detenuti, cella, telefono e galera

Sinonimi e contrari, cellulare (trasposto detenuti), cellulare (telefono senza fili), telefono e carcere.
– Gatto randagio sempre a miagolare attorno ai temi e più controversi.
– «Il telefono. La tua voce… Ci danna e ci conforta, ci insegue ovunque, oggi… ma ancora si infrange sulle mura delle nostre carceri… ».
– Ma questa volta Francesca de Carolis si fa scavalcare a sinistra dalla Francia (Madame Macron?): nelle carceri francesi i detenuti potranno avere presto un telefono in cella… apparecchi telefonici in più di 50.000 celle di circa 180 prigioni.
– Per aiutare a mantenere più saldi i legami familiari e favorire un futuro reinserimento…

Leggi Tutto
Piccola fiammiferaia e fiabe alibi

Una fiaba che arriva con il vento del nord e sa di neve e freddo. Quando Hans Christian Andersen l’ha scritta a Copenaghen, metà 1800, la vita era decisamente più dura e non solo in Danimarca.
– Nel racconto di capodanno, Gatto randagio non ci fa sconti e, a rischio di rimorsi pre veglione, ci ricorda le tante/i tanti, troppi piccoli e vecchi fiammiferai che vivono ai margini della nostra abbondanza.
– Non è argomento da ‘premio letture’, ma Francesca de Carolis, il remare contro lo ha dentro per natura.

Leggi Tutto
Quanno nascette Ninno a Betlemme e il pianto di Colapesce

«Quando nascette Ninno… non c’erano nemici sulla terra, la pecora pascolava con il leone, si vide il capretto giocare con il leopardo, l’orso con il vitello… e con il lupo in pace l’agnello..»
La Cantata dei Pastori, testo della tradizione del teatro barocco napoletano che narra del viaggio di Maria e Giuseppe verso Betlemme e delle insidie dei diavoli che tutto s’inventano per impedire la nascita di Gesù…
– Francesca de Carolis inevitabilmente natalizia, che completa il suo racconto-parabola con la leggenda di Colapesce, il ragazzo di Messina fatto mezzo pesce per punizione divina.
– Colapesce testimone “della strana pesca delle reti di Portopalo, che prime svelarono al mondo il cimitero che è diventato il nostro mare …”.
– “Piange Colapesce, che cercando un bambino da mettere nel suo presepe d’acqua, troppi ne ha visti affamati, calpestati, lacerati, insanguinati, massacrati… vittime della cattiveria ingorda e della crudele ipocrisia del mondo”.

Leggi Tutto
Omar Millequerce, anima nomade

Un ragazzo genovese, figlio di una mamma siciliana e di un papà palestinese, conteso e strappato tra due famiglie. Uno delle centinaia di casi ogni anno di sottrazione di minori alla rottura di matrimoni e rapporti.
Omar si racconta in un libro, «I miei due cuori nomadi», Francesca de Carolis lo racconta a noi in questo ‘Gatto randagio’.
Ma Omar lo racconta meglio di tutti un sua anonimo amico sardo-genovese: «Belin, Omar, hai il sangue di mille querce!».

Leggi Tutto
Fine pena 9999, condanna a morte differita

Sciopero della fame nei penitenziari italiani per l’abolizione dell’ergastolo. La malafede di chi dice che l’ergastolo in Italia non lo sconta nessuno. Il meccanismo della ‘ostatività’ che condanna a morte in carcere. Per loro, fine pena, un surreale 99/99/9999…
Francesca de Carolis nuovamente in Sardegna a dar voce al suo amico epistolare Mario Trudu, da 40 anni ospite in carcere, con i 9959 che gli rimangono da espiare…
Tra un po’ la campana De Carolis sarà sarda ad onorem, e Trudu tra gli autori di Remocontro.
Noi ci ritroviamo in ciò che disse Pietro Ingrao: «Io sono contro l’ergastolo prima di tutto perché non riesco a immaginarlo». L’ergastolo ostativo, ‘condanna a morte’ senza boia.

Leggi Tutto
Donatori di voci per libri parlanti

Gli ‘audiolibri’ e i donatori di voci: volontari per aiutare chi non vede ad accostarsi alla lettura e allo studio.‘Audiolibri’ il termine tecnico. ‘Libro parlato’ se vuoi dire di tutta l’umanità che c’è dietro…, ci sollecita Francesca de Carolis che racconta di cosa fanno a Feltre, per dirci del problema generale.
E certo non sapevamo che ipovedenti e ciechi leggono molto più della media degli italiani.
Insomma la lettura è per tutti, ma proprio tutti. Come per Renzo che a vent’anni all’improvviso non ha visto più, ma che, attraverso i libri tecnici che qualcuno gli ha letto, è diventato ingegnere. Grazie anche ai grafici tessuti col filo su stoffa dalla madrina.
«Se ognuno è ricco di quello che dona… pensate quanta ricchezza…»

Leggi Tutto
La storia di Viola e altri fiori e i tanti Barbablu

A ridosso di una giornata contro la violenza sulle donne, Gatto randagio ridiventa Francesca de Carolis. Che ci racconta di Viola, prima donna a dire di no al ‘matrimonio’ riparatore dopo la violenza, di altri fiori e petali strappati, e di tanti Barbablu.
«Un’Italia in cui un articolo del codice civile prevedeva il matrimonio riparatore, dove la violenza sessuale era “oltraggio alla morale” e non alla persona…».

Leggi Tutto
La favola di Cappuccetto rosso e la favola della legalità

Tempi di severità chieste a furor di popolo e la giustizia appare a volte una favola. Ed ecco l’invenzione della ‘Notte della legalità’ che a Nuoro propone la rivisitazione giustizia attraverso la favola. Riproponendo il processo al lupo che ha mangiato nonna e nipotina vestita di rosso…
L’arcinota favola del lupo con tanta fame e di quell’antipatica col cappellino Rosso che non gli dà neppure un pezzetto di focaccia destinata alla nonna, e lui alla fine se le mangia tutte e due.
Complessità di giustizia, con la corte popolare di ragazzini di Nuoro che alla fine punisce il lupo ma gli concede le attenuanti per fame e costringe ragazzina, nonna e cacciatori ad essere un po’ meno egoisti.
Peccato l’assenza di immagini per un bella iniziativa. Supplisce per fortuna il bel racconto di Francesca de Carolis

Leggi Tutto
Viaggio di Antonia al termine del manicomio

Antonia Bernardini morì a 41 anni, bruciata viva sul letto di contenzione, nel manicomio giudiziario di Pozzuoli. Il giorno in cui moriva anche l’anno. Era il 1974.
Muore dopo quattordici mesi di manicomio, quarantatré giorni consecutivi di contenzione. Prima di spirare riuscì a dire che aveva acceso un fiammifero per attirare l’attenzione, lei che chiedeva da tempo un po’ d’acqua…
Le condanne inflitte al direttore del manicomio criminale di Pozzuoli, al suo vice, a una suora e a tre vigilatrici che lì lavoravano, vengono ribaltate in Appello e la Cassazione seppelliscela vicenda
Antonia sembra essere morta di follia, considera Francesca de Carolis, ‘Se il direttore dell’istituto di Pozzuoli, Francesco Corrado, può dire: “… tra pazze criminali sono cose che qui possono succedere”.
‘Vite di donne infami’, ‘streghe del nostro tempo’, vittime del Medioevo contemporaneo al quale erano state consegnate

Leggi Tutto
Una calza a salire una a scendere, donne e la Grande Guerra

Ieri i novantanove anni da quel 4 novembre del 1918, fine della prima guerra mondiale. E Francesca de Carolis va a ripescare la storia di Maria Plozner Mentil, giovane donna di borgo Ponars di Timau, una delle mille portatrici volontarie per rifornire le prime linee. Una calza lavorata a salire, una più leggera a scendere.
Quattro figli, il marito al fronte, un mattino di febbraio del 1916, a poche centinaia di metri dalle Rocce Malpasso, venne uccisa da un cecchino austriaco.
L’altro volto di quella guerra, come le staffette partigiane lo saranno della guerra che ancora sarà…
‘Una calza a salire una a scendere’, spettacolo teatrale che Eleonora Fontana e Davide Peron stanno portando in giro per l’Italia.

Leggi Tutto
Siff, Sophia, Soraya, Saphiria, speranza non esaudita

Ora che non ne parla più nessuno, Francesca de Carolis sceglie di ricordare e riflettere. «La storia di quel padre che ha detto basta a questa vita portando via da questo mondo i suoi quattro bambini». E la disperazione, per George Eliot, “la dolorosa avidità di una speranza non esaudita”. Il centro di etnopsichiatria Franz Fanon, di Torino.

Leggi Tutto
Fontanelle di Roma asciutte, Nazione a secco

Gatto randagio ecologico oggi, ed assetato. I ‘nasoni’, le fontanelle pubbliche lasciate a secco, monumento alla Roma rinsecchita. Dall’antica Roma al periodo barocco l’acqua che sgorga dalle fontane è tutt’uno con la natura della città eterna, traduce dal gattesco Francesca de Carolis. L’acqua che è parte organica del patrimonio storico e monumentale della città eterna, che non sono solo le grandi, famose fontane, ma anche i 2500 nasoni installati nell’ottocento…
Questione troppo romana? Sulla scia dell’Espresso di 60 anni fa (Capitale corrotta=Nazione infetta), le fontanelle asciutte di Roma, segno della decadenza che minaccia l’intero Paese.

Leggi Tutto
Remocontro