Francia delle rivoluzioni, ma di chi? Tra Parigi e la Vandea

Christophe Chalençon, islamofobo di estrema destra, ex Front Nazional di Le Pen che cerca ovunque sponsor per un seggio in parlamento. Folclore francese per inconsistenze politiche italiane. Ma la ‘irrequietezza politica francese’ sulle piazza ha ben altri campioni e precedenti.
-Dal 14 luglio 1789 ad oggi Parigi è probabilmente la città europea che ha assistito al maggior numero di rivoluzioni o rivolte nell’età moderna, ma anche prima…
-1383, la rivolta dei mazzuoli;
-la rabbia della ‘jaquierie’ contadina;
-1520 la gabella dei pitocchi;
-fine 1700, la Vandea per il Re e il Papa.

Leggi Tutto
‘Fronte francese’ giugno 1940, azzardo finito male

Giugno 1940: l’attacco italiano alla Francia finisce male, anzi malissimo. La Francia con le truppe tedesche a Parigi blocca quelle italiane in tre settimane di combattimenti, prima della resa francese imposta da Berlino.
L’attacco navale francese su Genova, gli aerei inglesi bombardano Torino.

Leggi Tutto
«L’America agli americani»: quale America e quali americani?

La ‘Dottrina Monroe’ dall’inizio Ottocento al Venezuala di oggi.
-L’antico interesse statunitense per quello che succede a sud.
-Sull’America latina la maledizione degli infiniti colpi di Stato.

Leggi Tutto
Ghetto di Varsavia, muri prigione e muri ad escludere, politica dell’odio

Giorni della memoria, Shoah e Olocausto ieri. Razzismi di varia natura oggi. Il ghetto di Varsavia e il suo muro prigione, prologo dello sterminio. I muri a detenere, i muri ad escludere, di cemento, di filo spinato, di mari vietati.

Leggi Tutto
La pace che prepara l’altra guerra: conferenza di Parigi 100 anni fa

Le paci vendicative che costruiscono le prossime guerre. Il 18 gennaio 1919 a Parigi sulle rovine della Prima Guerra, conferenza a Versailles.
-I vincitori, i vinti e la fine degli Imperi multi nazionali, dagli Asburgo agli Zar russi a quello Ottomano.
-Rivalse, promesse non mantenute, neo colonialismo a spartirsi l’impero ottomano.
-Tutte le guerre di oggi figlie o nipoti di quel trattato.

Leggi Tutto
Gli inutili muri lungo la storia, dalle muraglie agli sbarramenti galera

I grandi muri della storia hanno origini diverse, ma sembra anche un destino comune: quasi mai servono realmente allo scopo dichiarato alla loro costruzione. Poi, l’attualità dei ‘muri elettorali’ a scoperta ‘sovranista-cattivista’, sino ad esaurimento dell’attuale fase politica internazionale partita da Trump e rimbalzata in Europa e in Italia.

Leggi Tutto
Stati Uniti market afghano e Siria, 60 anni fa Alaska russo comprato

Da Donald Trump a Dwight Eisenhower, e scusate l’accostamento, colpa della storia. Gli Stati Uniti in ritirata da terre e conflitti dove non c’è più convenienza a restare, (Siria e l’Afghanistan sempre più Vietnam del destino). America First e alleati traditi (i curdi) oggi.
-Il 3 gennaio 1959 -60 anni tondi- Eisenhower, trentanovesimo presidente Usa, si annette l’Alaska che gli zar russi dilapidatori si erano venduto nel 1867, per poi aggiungere le isole Hawaii, come 51esimo Stato dell’Unione.
-In secolo americano che con Trump sta esaurendosi.

Leggi Tutto
Perché nelle guerre in Afghanistan alla fine tutti costretti a scappare?

Il «grande gioco» del XIX secolo e l’Afghanistan imprendibile prima dei nani odierni.
Un territorio enorme tra l’Himalaya, la Cina e l’ex Unione sovietica, crocevia strategico del’Asia centrale a partire da un certo Alessandro Magno che ebbe l’intelligenza di attraversarlo e poi andarsene per non dover fare i conti con le decine di popoli che lo vivono e spesso se lo contendono.
-A conquistare veramente l’Afganistan, fu solo Gengis Kan, ma quell’inizio del 1200 era altra cosa.
-Subito alla fine del ‘900. Solo 33 milioni di abitanti per un territorio immenso ma molto impervio. Religione prevalente musulmana sunnita. Le lingue ufficiali sono il pashtu e il dari. Pashtu, lingua iranica parlata in Pakistan, e il dari, versione locale del farsi persiano-iraniano.
-I popoli più numerosi (censimenti molto relativi): pashtun: 36% (popolo indoeuropeo maggioritario); tagiki: 27% (stirpe iranica); hazara: 15% (prevalenti nella regione montuosa dell’Afghanistan centrale); uzbechi: 9% (gruppo etnico di origine turca); aimak: 4% (popolazione di lingua persiana); turkmeni: 3% (altra stirpe turca); baluchi: 2% (popolo iranico delle montagne); altri: 4% (tra cui nomadi Kuchi).

Leggi Tutto
Giappone riarma col sostegno Usa: ripasso malizioso di antichi errori

La differenza tra il conoscere e il capire. Problema non solo americano. Vivendo l’era digitale e la psicosi di essere spiati ogni giorno, tendiamo a sopravvalutare l’attività dei servizi di informazione immaginandoli onniscienti, ma non è sempre andata così.
-Alla vigilia dell’attacco giapponese, l’intelligence usa poco intelligente, sapeva ma non capì. La parte politica fece peggio.
-Il mio siluro è più lungo del tuo, le mie bombe sono le migliori del mondo, i miei aerei sono imbattibili. Il fascio Lindberg e la sua ‘America First’.

Leggi Tutto
‘Terroristi’ a convenienza politica, ripasso per ministri distratti

Qualcuno ricorda ‘Achtung! Banditi!’, grande film di Lizzani, 1951? L’Achtung nazifascista e i nostri partigiani ‘banditi’. Poi l’Italia fu liberata. Ed il dare del terrorista non schiera tanto chi usa pallottole ma chi spara giudizi.
-Prima di Salvini con gli Hezbollah libanesi, vi fu -attualità del pezzo sotto- la trasformazione repentina dei ‘Terroristi UCK albanese’, definizione, Usa, Nato e Ue, in patrioti anti repressione serba, nel giro di un mese, ad anticipare le bombe sulla Jugoslavia.
-Speriamo che Salvini con Netanyahu non siano antipasto simile per il Libano.
-Giovanni Punzo, sulla contraddizioni dei terroristi e patrioti in medio oriente ha voluto aiutare la memoria e il ministro.

Leggi Tutto
L’Italia di ‘Faccetta Nera’, l’Islam e il fascismo

Una parte della storia non abbastanza approfondita, analisi ancora incomplete o molto di parte, lo stesso mondo islamico frammentato e in continua e spesso contraddittoria evoluzione. Tutti regimi autoritari e quindi, tutti ‘fascisti’, letti con l’occhio politico occidentale?
-Il Gran Mufty di Gerusalemme, che, secondo Netanyahu avrebbe ‘spinto’ Hitler all’olocausto. Strumentalizzazioni demenziali e balle, aiutate da molta faciloneria politica di casa.
-Ora l’Arabia del regno assassino saudita, dove, accanto a Trump, amico costretto, e Natanyanu, amico d’interesse, trovi un tifoso Salvini a sorprendere.
-A Giovanni Punzo, dirci di Islam e fascismo, ma stando alla storia e non alle chiacchiere.

Leggi Tutto
Ancora Crimea, quella di Cavour, dei bersaglieri e del primo cronista

In Italia, che esistesse una terra chiamata Crimea lo scoprimmo nel lontano 1852, quando non eravamo ancora Stato Unitario. Una trovata politico militare di Cavour che spedì il neonato corpo militare dei bersaglieri ad esibire il loro combattivo pennacchio nella battaglia della Cernaia.
-Storia tra molto leggenda a spiegarci oggi, che da quella parti del mondo, le complessità strategiche sono in genere molto più complesse di quanto spesso ce le fanno apparire.
-E anche un po’ di storia del giornalismo.

Leggi Tutto
Grande guerra e i segreti centenari sui servizi segreti

L’attualità del centenario della fine della Grande Guerra e il cambio ai vertici dei Servizi segreti. ‘C’era una volta’ praticamente obbligato tra Vittorio Veneto e il saluto ad Alberto Manenti, spia a capo di spie.
-Invidia generalizzata sull’antesignano italico della spia cinematografica alla James Bond, almeno sul fronte dei segreti femminili.
-O viceversa la contessa di Castiglione che mise le sue grazie a disposizione di Cavour per irretire Napoleone III.
-Frammenti di volumi scritti e molti altri ancora da scrivere.

Leggi Tutto
Promesse politiche e le millanterie, storia e castighi (sull’oggi fate voi)

Noi ci occupiamo sopratutto di Mondo e lasciamo alla Grande Stampa (non molto amata da alcuni), l’onere di cercare di capire e peggio, spiegare, redditi di cittadinanza a chi e se e come, riforme Fornero pagate da chi, e Tap e Tav e Cip e Ciop. Per non parlare di inceneritori, che lì ci si scotta.
Per fortuna, Giovanni Punzo ci esalta con la Storia maiuscola, dove però, a fare promesse azzardate e impossibili, potevi pagare conti salati, Vedi Giulio Cesare, e non fate i furbi con Machiavelli, che le sua presunte furberie per la ‘ragion di Stato’ (citate a sproposito) non sono vere.

Leggi Tutto
Vienna capitale per spie, Metternich e il traditore da nascondere

Vienna capitale delle spie per letteratura e cinema sulla Guerra Fredda. Poi finì anche l’Unione sovietica.
L’attuale giovin cancelliere Kurz insegue il suo colonnello presunto traditore, ma tradire cosa?
Centenario italiano sul fronte austriaco, e oggi parliamo le spie di un secolo fa.
-La curiosa storia, ad esempio, del capo del controspionaggio austriaco da anni spia zarista, ‘suicidato’ di nascosto per la vergogna del tradimento è perché gay.

Leggi Tutto
Tempi di promesse mancate, 100 anni dal Patto di Londra

In campagna elettorale le promesse mirabolanti gridate prima e spesso tradite dopo, nelle strategie politiche e peggio ancora militari, vale il segreto, assieme all’eventuale tradimento dei patti.
-Come accadde giusto 100 anni fa col patto segreto di Londra tra Italia, Francia, Inghilterra e Russi. Chi allora tradì per primo.

Leggi Tutto
Remocontro