Le sanzioni europee alla Russia nelle tasche italiane

Sanzioni europee alla Russia. «È arrivato il momento di porsi delle domande. Quanto ci costano le sanzioni alla Russia?». Dubbi degli imprenditori italiani in quell’enorme Paese. «E le sanzioni  hanno o non hanno funzionato?». A guardare la realtà sembra proprio di no. Anzi, la cura (sanzioni) che ha dato il medico non ha funzionato, in compenso si è ammalato il farmacista.

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Sulla ‘Città umanitaria’ a Gaza, l’utile memoria di ‘Theresienstad’

Nella seconda metà del Settecento l’imperatore asburgico Giuseppe II, figlio di Maria Teresa, fece costruire a una sessantina di chilomtri da Praga una fortezza per difendersi dai prussiani. Un secolo dopo la fortezza ormai obsoleta fu trasformata in carcere. Vi furono internati detenuti ritenuti pericolosi, come Gavrilo Princip, il serbo che aveva ucciso a Sarajevo nel 1914 l’arciduca Francesco Ferdinando. Tra le mura della fortezza anche migliaia di prigionieri di guerra italiani, dopo Caporetto. Ma il peggio venne dopo, col nazismo.

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Diamo il Nobel al capitalismo feroce

L’idea è questa. Non stiamo lì a vedere se merita il Nobel per la pace più Trump o più il criminale di guerra israeliano; non importa se in coppia, o se alla memoria vogliamo aggiungerci Hitler. Usiamo un filo di coraggio. Diamo un simbolico Nobel al Capitalismo feroce, massima espressione filosofica, religiosa ed economica del tempo.

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La sperduta e affascinante ‘Kolyma’ dove l’URSS esiste ancora

Kolyma, basta la parola per toccare con mano la storia in un viaggio dal sapore d’altri tempi. La Kolyma si trova nell’estremo oriente russo dove la Russia finisce e l’Unione Sovietica ricomincia. Luoghi sperduti, luoghi dove sono morti circa tre milioni di deportati dove, come ha scritto Aleksandr Solzenicyn «nessuno piangeva, l’odio prosciugava le lacrime».

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L’inferno dei traditori oltre Dante

Nel nono e ultimo cerchio dell’Inferno dantesco, il Cocito (dipinto da Botticelli), mettereste prima il Trump dei dazi contro il mondo o Netanyahu genocida che respinge l’ennesima tregua e fa subito altre decina di morti a Gaza? La categoria dei traditori è antica, come le ferocie dell’umanità, e il tradimento più recente sembra sempre il più inaudito, soprattutto quando è preceduto o seguito dalle parole e dalle immagini.

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Sedie di plastica metafora della cultura

Popolo calpestato e offeso dall’ignoranza del potere, avanti! Con l’estate arriva la stagione dei festival. Questa sanremizzazione dell’insignificanza affonda le radici in decenni di amichettismo e salottini dell’inciuciata felice. Ma adesso i brutaloni non si accontentano più del quieto tran tran di potere che ci uccideva lentamente, vogliono spezzare le reni della cultura con la Q maiuscola.

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Aeroflot tornerà a volare con aerei costruiti in Russia

L’Aeroflot dal 2026 tornerà a volare con aerei costruiti esclusivamente in Russia. L’obiettivo è di presentare nel 2030 una flotta con più di cento velivoli russi e nel 2033 toccare quota duecento. L’aereo che inizierà a volare nei cieli della ‘Grande Madre Russia’ sarà l’MC-21 (MS-21), costruito da Yakovlev, storica azienda aeronautica prima sovietica e poi russa di aerei civili e militari.

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Sottrarsi

Accendo la tv e vedo giornalisti che sanno tutto di tutto, appesi alle loro tesi. Non hanno pietà. La prima forma di resistenza è il ‘preferisco di no’. Giovanni De Mauro cita ‘Carta nera’ di Cole Teju: «Rifiutare di ignorare la condizione di chi viene imprigionato, torturato e deportato. Rifiutare il gioco, rifiutare il decoro, rifiutare le accuse, rifiutare la distrazione, che è solo un altro nome per tollerare il male. E quando vi viene detto che non potete rifiutare, rifiutate anche quello».

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«Lista del molibdeno» come i soldi Nato al 5%

In questi giorni del 1939 l’Europa stava trascorrendo le ultime settimane di pace mentre i preparativi di guerra erano ormai palesi. Adolf Hitler, che aveva già pianificato l’attacco alla Polonia, cercò il sostegno nel dittatore italiano, ma la risposta – apparentemente positiva – poneva una condizione: l’Italia sarebbe entrata in guerra al fianco dell’alleata se le fossero state fornite materie prime necessarie allo sforzo bellico.
L’adesione alla politica tedesca, ma dall’altra si poneva una condizione molto difficile, per non dire impossibile, da realizzare. Come quel 5% di armamenti Nato.

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Il viaggio in treno più lungo del pianeta, Mosca-Pyongyang

La Corea del Nord nuova destinazione turistica per i russi? Sembra proprio di sì anche perché l’Europa da tre anni è drammaticamente chiusa. Dopo la ‘new entry Cina’ con un…

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L’Iran che già costò all’America un presidente

Nella notte tra il 24 e il 25 aprile 1980 forze speciali americane tentarono di liberare cinquantadue dipendenti dell’ambasciata americana a Tehran trattenuti da mesi come ostaggi dal regime khomeinista. La ‘crisi degli ostaggi’ costituì il momento di maggior tensione tra Stati Uniti ed Iran, almeno fino ad oggi. E costò la rielezione al presidente Carter.

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Il mondo governato dai falsari

L’unica cosa che sappiamo è che non sappiamo. Possiamo leggere analisi e resoconti di guerra, assistere a infinite discussioni nei salottini televisivi, ascoltare le dichiarazioni dei politici. Le false notizie…

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Affari d’oro. Letteralmente

Nell’economia di guerra l’oro nel senso letterale del termine. L’oro è diventato la seconda riserva mondiale dopo il dollaro. Sono passati appena due mesi dalla proclamazione del Liberation Day, da…

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Kamchatka, non solo RisiKo ma orsi e vulcani

Per i giocatori di RisiKo spostare le proprie armate colorate sull’ambito territorio della Kamchatka si è quasi sempre rivelata una mossa vincente. Se si seguono i trattini sulla plancia multicolor…

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Di guerra in guerra Israele oltre l’attualità Iran

Come previsto Israele ha colpito e qui non abbiamo niente da dire, commenta Alberto Negri. «L’inconsistenza delle nostre forze politiche, italiane ed europee, si misura sulla loro incapacità di previsione….

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Questa notte non posso aprire gli occhi

Si imprunano gli occhi in questo tramonto di civiltà in cui anche le speranze appaiono fasulle, costruite ad arte per non capire, per volgere sguardo altrove. Neanche più lacrime. Solo…

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Remocontro