Perché la Turchia conta (e fa paura) più di prima

Oggi si vota nel Paese che rappresenta una cerniera strategica tra due continenti e che appare sempre più spaccato a metà.
-Erdogan forza la mano e cerca i poteri di Superpresidente.
-Le opposizioni si battono per portarlo al ballottaggio per poi coalizzarsi in un fronte unico

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Turchia ‘democratura’, con Erdogan tra democrazia e dittatura

Paradosso Turchia
– Possibile che domani, Recep Tayyip Erdoğan venga rieletto presidente e vinca anche le elezioni parlamentari.
-Ma altrettanto possibile che perda almeno uno dei due scrutini lasciando ai suoi avversari una Turchia da paura.

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Yemen, colpo di stato senza lo stato

I separatisti del Sud assaltano le sedi del governo ad Aden. Ma del governo di chi e su cosa?
– Si spacca il fronte sunnita: scontri fra forze filo-Emirati e quelle leali al presidente Hadi, appoggiato dall’Arabia Saudita
– Crisi umanitaria, denuncia di Amnesty Italia

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Iran, fine della protesta per tifosi sospetti

Le proteste contro il regime degli ayatollah vanno ormai progressivamente declinando.
Tattica del “muro di gomma” di Teheran, che ha evitato una repressione in grande stile.
– Le ragioni del disagio
– Le strumentalizzazioni dei conservatori
– Le ‘tifoserie’ esterne

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Iran, quei sospetti su Cia e Mossad

Si moltiplicano i sospetti su un ruolo ‘attivo’ dei servizi segreti degli Stati Uniti e di Israele
– Qualche settimana fa si era clamorosamente riparlato di un piano di Trump rivelato sei mesi fa nel blog “Politico”
– Stephen Lendman, il giornalista-ricercatore americano di origine ebraica, molto noto per le sue battaglie libertarie.

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Kurdistan iracheno caos, via Barzani e niente indipendenza

Il presidente Barzani si dimette. Kurdistan iracheno, rischio caos. Dopo l’annuncio uomini armati assaltano Parlamento. Masoud Barzani accusa Baghdad di aver violato gli accordi. E attacca gli Usa: «Senza l’appoggio dei peshmerga l’Isis non sarebbe stato sconfitto in Iraq e Mosul non sarebbe stata liberata: perché Washington vuole punire il Kurdistan?»

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Nel Kurdistan in guerra con l’Iraq, 1500 italiani nel mezzo

Nuovi scontri fra forze irachene e Peshmerga curdi nel Nord dell’Iraq. Milizie sciite hanno attaccato i curdi nella zona di Rabiaa, vicino al confine con la Siria. Respinto attacco iracheno verso il confine con la Turchia. Nel mezzo del conflitto nascosto dai media, gli istruttori italiani dei peshmerga ad Erbil, la capitale, e quelli a difesa della diga pericolante di Mosul.

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Contro i curdi la guerra del petrolio

A Kirkuk l’Iraq si riprende il petrolio e strangola l’indipendenza economica dei separatisti curdi. Le forze irachene hanno ripreso l’aeroporto e i pozzi petroliferi e infine l’intera città. Dopo i primi scontri i Peshmerga si sono ritirati. Problema tra fazioni curde e l’inefficacia americana tra gli alleati curdi e iracheno in guerra tra loro.

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L’Iraq attacca i curdi a Kirkuk e rischia di esplodere tutto

Kurdistan-Iraq la guerra di Kirkuk per il petrolio, ma non soltanto. L’esercito iracheno attacca Kirkuk e i Peshmerga curdi. Le forze di Baghdad  verso la base militare e i pozzi di petrolio. Sospeso il processo di secessione della regione curda dall’Iraq, emergono gli intessi nascosti dello scontro tra Baghdad ed Erbil. Problemi per gli Stati Uniti tra due forze alleate ma ora nemiche.

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Kurdistan tutti per l’indipendenza ma adesso?

Referendum contestato nel mondo e dai risultati scontati in casa. Quasi il 92% dei votanti, popolo curdo, a favore dell’indipendenza del Kurdistan iracheno dall’Iraq. Qualche problema sui dati dei votanti e dettagli, mentre il problema esplosivo resta se sarà vera secessione e semplice provocazione politica rispetto a Baghdad. Minacce da Turchia e Iran, gli interessi equivoci di Washington e Mosca.

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Kurdistan, sogno che minaccia tempesta

Il Kurdistan al voto per l’indipendenza dall’Iraq. Minacce da Bagdad, Turchia e Siria.
Alle urne 5,3 milioni di elettori. Si vota anche nella regione di Kirkuk, ricca di petrolio e in altre zone contese. La Turchia ha chiuso un valico di confine con il nord dell’Iraq.

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Baghdad ordina l’alt al Kurdistan, Turchia truppe al confine

Il governo iracheno ordina la sospensione del referendum per la secessione del Kurdistan. Crescono tensioni e minacce dai vicini: la Turchia invia truppe e tank al confine. L’Iran chiude i confini.
Kurdistan visto come un ‘nuovo Israele’ in Medio Oriente, ‘uno Stato alleato dell’Occidente e nemico dell’Iran’

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Kurdistan: Usa anti indipendenza, ma solo per finta

La formula diplomatica è l’esaltazione della ipocrisia: «Gli Stati Uniti non sostengono il referendum per l’indipendenza del Kurdistan iracheno». Ma i soldati curdi in Siria sono decisivi.
La Casa bianca a far finta, Baghdad e Turchia a minacciare una guerra vera.

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Kurdistan referendum, addio Iraq e rischio guerra civile

Il 25 settembre alle urne per l’indipendenza. Gli Usa premono sul presidente Barzani di fermare la consultazione, mentre il parlamento di Baghdad dichiara il voto incostituzionale.
La partita internazionale, con minacce di guerra esterna e interna.

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Un secolo di bombe sui curdi dalle spartizioni coloniali

QUASI UN SECOLO DI BOMBE SUL KURDISTAN: il primo capitolo delle vicende moderne di uno dei popoli più bombardati della storia. Dopo gli inglesi negli anni Venti del secolo scorso, ci furono campagne aeree turche, irachene, iraniane e siriane, fino alle attuali. Le bombe della Raf nel 1920, migliaia di voli e tonnellate di bombe, comprese quelle chimiche all’iprite. Utile promemoria sul pasticcio coloniale da cui nascono gli attuali Iraq e Siria, e molti dei guai in corso

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Retroscena sul voltafaccia Usa con Turchia e curdi in Siria

Stati Uniti, Turchia, curdi di Siria. «La Casa Bianca si ricompra l’amicizia di Ankara e la base di Incirlik», spara Piero Orteca che non ama girare attorno alle questioni con parole al miele. Infatti, dopo aver definito domenica il vice di Obama, Joe Biden, il ‘garzone’ a cui è stato affidato il lavoro sporco di andare a mercanteggiare Incirlik e soprattutto la permanenza della Turchia nella Nato col despota elettivo turco Erdogan, ci svela gli accordi segreti tra Assad e Turchia dopo la visita a Damasco del capo dei servizi segreti turchi.

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Remocontro