Tutti i militari russi in Siria, segreto violato dalle elezioni

4.300 I MILITARI RUSSI IN SIRIA – Il numero delle truppe russe in Siria, ufficialmente segreto, è stato indirettamente rivelato dalla Commissione elettorale centrale che in occasione delle elezioni politiche per la Duma, il parlamento, ha reso pubblici numero di elettori e risultati per ogni seggio. Compreso il numero 8269 dislocato in Siria.

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Tregua in Siria, tentativi rianimarla tra le accuse

«Il cessate il fuoco non è morto», rilancia il segretario di Stato americano, John Kerry, dopo un nuovo incontro a New York con il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov. Sul campo, ripresa degli scontri su molti fronti, e scambio di accuse sui chi abbia colpito il convoglio umanitario diretto ad Aleppo. Onu contro Assad, ‘nessuno ha fatto più morti di lui in Siria’.

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Siria, aiuti umanitari bersaglio. Chi ha paura della pace

La foto di uno dei camion di aiuti umanitari colpiti in Siria. Razzi sparati non si sa come e da chi contro un convoglio. Almeno 20 morti. Washington contro la Russia: “Non controlla Damasco”. Il Cremlino ribatte: “Non è stata l’aviazione siriana”. Nella successione degli errori anche recenti, tutto è possibile. Stop ai soccorsi dopo la ripresa dei bombardamenti e la rottura del cessate-il-fuoco.

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Raid Usa fa strage di soldati siriani, tregua e aiuti a rischio

Siria, raid Usa fa strage di soldati siriani. Colpita “in modo non intenzionale” una base governativa nell’est del Paese, giustifica Washington. 62 soldati siriani morti, e un centinaio i feriti. Damasco accusa gli Usa di avere colpito volutamente. Mosca digrigna i denti, chiede la riunione del Consiglio di sicurezza e accusa Washington di ‘aiutare l’Isis’. Non è una accusa specifica di mancato errore, ma un avvertimento. Di fatto rischia di saltare la tregua che già si è impantanata attorno ad Aleppo

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Due neonati ad Aleppo

ALEPPO, SIMBOLI DI TREGUA – Arrivano in Siria i primi camion di aiuti umanitari dalla Turchia. Venti automezzi con cibo, medicinali, vestiti. Ma è la foto di copertina, che fa anche titolo, a diventare da sola il racconto: “Neonati vengono portati via da un’area bombardata di Aleppo, l’11 settembre 2016”, titola l’agenzia France presse. Ecco perché la tregua da ieri sera deve reggere e avviare la fine di un orrore che, a volte attraverso immagini sconvolgenti, non ci sentiamo di mostrarvi.

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Tregua in Siria, Usa e Russia ci provano ma ci credono?

Tregua da oggi  al tramonto. Da quando nella notte tra venerdì e sabato è stato annunciato l’accordo tra Usa e Russia per una tregua in Siria, sappiamo che i bombardamenti aerei si sono intensificati per le conquiste dell’ ultima ora prima dello sperato cessate il fuoco. Una pausa nel macello o l’avvio di una trattativa tra le parti per chiuderla quella dannata guerra? Troppe parti in campo, troppe guerre parallele e posta in gioco ben oltre la stessa Siria.

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Siria, accordo Usa-Russia per una tregua, ma non solo..

Tregua. Stati Uniti e Russia hanno trovato venerdì notte un accordo sulla Siria per un cessate il fuoco a favorire la fine definitiva del conflitto. Tra gli accordi Wasghington Mosca anche una collaborazione militare e di intelligence anti Isis. L’annuncio al termine del confronto tra Kerry e Lavrov a Ginevra. La cessazione delle ostilità a partire da lunedì.

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I misteri di Aleppo: assedio gruviera e armi via Turchia

Arabia Saudita e Qatar sostengono la resistenza dei ribelli anti Assad ad Aleppo, afferma il Financial Times, e lo fanno attraverso la frontiera turca dove continuano a transitare camion con armi e munizioni destinate ai ribelli, moderati o jihadisti che siano. Strano assedio dove i soli a non potersi muovere sono i civili, scudi umani tenuti in ostaggio dalle diverse parti.

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Tira e molla Usa-Turchia sulla guerra ai curdi in Siria

ERDOGAN ‘TONITRUANTE NEROVESTITO’ – Erdogan non si fida degli americani e tuona, come Giove dal suo Olimpo, spiega Piero Orteca che ama le iperboli. Erdogan un po’ alla Chiarchiaro, (vedi Totò), è persona di cui diffidare sempre, salvo cercarsi guai. Lo sanno bene i curdi e lo stanno imparando gli americani. I russi, che hanno capito tutto, lasciano fare al ritrovato amico da distanza di sicurezza. Lo scontro armato tra Turchia e curdi in terra siriana mette a rischio l’attacco a Raqqa e Mosul, e ritarda la fine militare di Isis

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Siria, corsa degli eserciti e chi subentra a Isis in fuga

L’esercito turco si insedia nella città siriana di Jarablus, strappata all’Isis prima dell’arrivo delle forze curde che accettano di ritirarsi ad est dell’Eufrate. Le guerre interne alla guerra al Califfato-Isis. Ankara avverte che per ora i suoi militari rimarranno a Jarablus. Oltre la guerra turca contro i curdi, Isis in ritirata, e dopo quattro anni di assedio i ribelli cedono Daraya alle forze di Assad.

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Carri armati turchi in Siria e la guerra si complica

Forze di terra turche, soprattutto carri armati, sono entrati in Siria. Operazione militare ufficialmente contro l’Isis. Obiettivo dichiarato, liberare la città siriana di Jarablus al confine con la Turchia. Obiettivo reale, fermare l’avanzata curda sul loro confine. L’offensiva nel giorno della visita del vicepresidente Usa Joe Biden e del segretario di Stato Kerry. Messaggi trasversali e scenari strategici sconvolti.

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Anche Omran usato nella guerra delle bugie. Trucchi e segreti

C’è chi si stupisce e chi si scandalizza per il modo con cui i media occidentali hanno/abbiamo “abboccato” alla propaganda neppure troppo velata che si celava dietro la vicenda del piccolo Omran, il bimbo siriano ripreso dopo essere stato salvato da un edificio colpito dai bombardamenti. Bombe di chi, contro chi, e quelle foto scattate da chi e come? Come per la guerra di Troia: o la poesia di Omero, o la classica guerra di conquista achea in terra persiana che ha fatto un mucchio di morti, oltre ad Ettore ed Achille.

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Siria, perché la sofferenza di un bimbo per un po’ di umanità?

Siria, da Mosca via libera a tregua di 48 ore a settimana ad Aleppo, ora devono decidere Isis, ribelli e governo di Damasco. L’indignazione dell’opinione pubblica mondiale dopo che è stato diffuso il drammatico video di un bambino salvato dalle macerie dopo un devastante attacco aereo su Aleppo

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Siria catastrofe Usa: ora in campo Russia Iran e Cina

Gli aeroporti di Teheran agli aerei da guerra di Mosca per colpire la Siria. A sorpresa, anche Pechino offre uomini e mezzi. E anche l’Iraq sempre meno americano sa cosa sta accadendo. Assieme a Russia e Iran, a sostenere il governo siriano come noto anche i libanesi di Hezbollah e l’Iraq sciita del premier Haider Al Abadi, che giusto ieri ha confermato di aver aperto lo spazio aereo iracheno ai velivoli del Cremlino, affinché i bombardieri russi che decollano dall’Iran possano colpire Aleppo.

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Perché ad Aleppo si decide la guerra in Siria

Tregua ad Aleppo di tre ore al giorno, per permettere l’ingresso dei convogli umanitari. Non è ancora il cessate il fuoco di 48 ore chiesto dall’Onu per rimettere in funzione almeno la rete idrica e quella elettrica, in una situazione che minaccia epidemie. Una tregua che giunge dopo l’ incontro a San Pietroburgo tra il presidente turco Erdogan e quello russo Putin, i due ex grandi nemici che da anni in Siria si fanno la guerra per interposta persona. 

MA PERCHÉ ALEPPO?

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Forze speciali Usa e britanniche sul campo in Siria e Libia

LE GUERRE SUL CAMPO CHE L’OCCIDENTE NASCONDE – Alcune foto ottenute e pubblicate dalla Bbc mostrano per la prima volta ‘on the ground’ le forze speciali britanniche impegnate in Siria contro le milizie dello Stato Islamico. Il Washington Post ci racconta invece delle forze speciali Usa che stanno fornendo aiuto diretto, sul terreno, alle forze che combattono l’Isis in Libia, nel tentativo di riconquistare la città di Sirte. ‘Addestratori’ occidentali operativi in Iraq sono ormai parte combattente acquisita.

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Remocontro