Boris Johnson, ultimo premier del fu Regno Unito?

Commenti sul nuovo primo ministro britannico Boris Johnson, in genere incerti e segnati dal dubbio, pochi applausi di tifosi, vedi Donald Trump, e mille dubbi tra i non schierati che badano ai fatti. Tra la Brexit e il caos, l’ultimo Regno Unito prima di Inghilterra, e Scozia e Galles e un pezzo di Irlanda?

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Boris Johnson premier britannico, chi festeggia e chi fa gli scongiuri

L’ex sindaco di Londra Boris Johnson è il nuovo leader del partito conservatore britannico e di conseguenza nuovo premier del Regno Unito. Johnson ha battuto al ballottaggio il ministro degli Esteri, Jeremy Hunt. Si insedierà domani a Downing Street, prendendo il posto della dimissionaria, Theresa May. Biografia e retroscena.

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Ministro inglese spintona pacifista e Theresa May uscente lo caccia
-IL VIDEO-

Il ministro  perde la testa, afferra e spintona un’ attivista di Greenpeace e viene sospeso dalla sua carica di sottosegretario agli Esteri. Finisce così nella bufera la carriera di Mark Field, esponente del partito Conservatore. La sua defenestrazione è stata decisa da Theresa May che vede scivolare il suo governo verso una fine imbarazzante.

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Niente meglio di Trump in casa per pentirsi della Brexit

Dichiarazioni provocatorie e pesanti ingerenze nella politica nazionale britannica. Il sindaco di Londra Sadiq Khan gli dà del fascista e lui gli dice che è piccolo e abbronzato, mentre il capo dell’opposizione Jeremy Corbyn boicotterà la cena di gala offerta dal Regno Unito. Pessimo l’accordo sulla Brexit negoziato da Theresa May, che potrebbe persino ammalarsi per non riceverlo. Stile dell’imprenditore Trump, i 42 miliardi di euro che Londra deve all’UE? Esci senza pagare il conto.
-Quando hanno scelto la Brexit, i britannici pensavano a una ‘special relationship’ degli Stati Uniti di cui parlava Churchill dopo la guerra. Con Donald Trump mercante, riscoprono il vecchio principio secondo cui gli stati non hanno amici ma solo interessi. E se Londra vuole un trattato di libero scambio con Washington dovrà negoziare, o sperare che nel 2020 gli elettori americani liberino il mondo dall’imbarazzante personaggio.
-Donald Trump già in piena campagna elettorale, anche se manca un anno e mezzo alle elezioni, a Londra solo per una sfilata utile tra regina e principi, sapendo che parlerà di politica con un primo ministro dimissionario e con un partito conservatore a precipizio verso il caos Brexit.
-Per i britannici incerti su quel dannato Exit, niente di meglio di questa visita di Donald Trump per far rimpiangere l’Europa.

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Theresa May, l’addio tra le lacrime sperando non doverla rimpiangere

Theresa May in lacrime annuncia le sue dimissioni dalla guida del partito e del governo per non essere riuscita ad attuare la Brexit. Entro il 7 giugno le dimissioni da leader del partito conservatore che dovrà eleggere nelle successive settimane il nuovo primo ministro per subentrarle a Downing Street. E non è detto che per noi Europa sia una buona notizia

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GB voto surreale di ‘Addio Europa’, ma poi addio Theresa

Primi al voto europeo, primi (forse) all’uscita dall’Unione. Il voto surreale da stamane in Gran Bretagna (si vota anche in Olanda). Brexit a dilaniare ancora il Paese e oggi i peggiori vincenti possibili.
Gran Bretagna forse exit dalla Ue, ma uscirà prima Theresa May dal governo.
La sfiducia dei conservatori è imminente. Il Times: “Forse venerdì l’annuncio delle dimissioni”.

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Ministro chiacchierone licenziato, May arrabbiata e Brexit chimera

Scandalo ‘Huawei leak’ sul 5G. Il ministro della difesa britannico Gavin Williamson licenziato e Penny Mordaunt, nominata al suo posto dal primo ministro Theresa May. Fuga di notizie riservate sulla riunione del Consiglio di sicurezza nazionale del Regno Unito dello scorso 23 aprile.

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Perché Brexit fa tornare l’incubo terrorismo nell’Irlanda del Nord

«Non si muore più per mano dei paramilitari, ma si continua a morire, troppo giovani e troppo presto», scriveva domenica scorsa sul Belfast Telegraph Lyra McKee, ventinovenne giornalista uccisa la notte che portava al Venerdì Santo nel Creggan, quartiere di Derry a larga maggioranza nazionalista-repubblicana.

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Riesplode l’Irlanda del Nord, scontri con la polizia, uccisa una giornalista

Scontri in Irlanda del Nord, muore una giornalista: “È terrorismo”. Una giornalista di 29 anni, Lyra McKee, è morta in seguito ad alcuni scontri a Derry tra dimostranti appartenenti -secondo alcuni- a gruppi di dissidenti repubblicani, e la polizia.

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Exit o no? Il vecchio leone inglese ha perso denti e criniera

Un’altra scoppola per la May: il Parlamento boccia nuovamente il piano per uscire dall’Europa. Adesso siamo al panico. Semplicemente, a Londra non sanno più cosa fare. Prospettive nerissime per l’economia del Paese

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L’uscita britannica dalla Ue più difficile dell’addio all’Impero

Brexit, Westminster sa cosa non vuole, ma non sa cosa vuole. Approvato emendamento che esclude il “no deal” ma non sanno cosa fare dopo. Non l’addio del Regno Unito alla Ue alla mezzanotte del 29 marzo, ma mesi dopo. Ma a maggio ci sono le elezioni europee e se UK fosse ancora nell’unione i suoi cittadini dovrebbero votare. E una proroga limitata comunque da approvare da tutti i 27 all’unanimità. Difficile anche questa, ma nessuno vuole la responsabilità di un addio senza accordi commerciali e per lo spostamento e i diritti delle persone.

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Tormentone Brexit: verso un rinvio o addirittura pentimento ‘non exit’?

Spiraglio di Theresa May sull’ipotesi d’un rinvio della Brexit rispetto alla data prevista del 29 marzo. Rinvio ‘breve e limitato’, anche se i pentiti sarebbero ormai la nuova maggioranza nel Paese. Rischio di un referendum bis, con un ‘non brexit’ di pentimento

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Britannia salva la May, ma adesso? Rinvio exit, voto, new referendum

Brexit, cosa accade adesso: 1) nuovo accordo con l’Ue ma con rinvio dell’uscita; 2) voto anticipato e durissima partita interna; 2) Nuovo referendum
Il Labour vuole passare da nuove elezioni politiche prima di accettare il ritorno alla consultazione popolare sull’uscita dalla Ue

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Peggio se Londra va o resta? E cosa cambia per noi se se ne va?

Lettera Ue sulla questione dei confini con l’Irlanda per aiutare May alla vigilia del cruciale voto del Parlamento che potrebbe portare alla bocciatura dell’accordo: “Meccanismo solo temporaneo”.
-Più di un semplice ‘aiutino’ da parte di Jean-Claude Juncker e Donald Tusk alla Lady non di ferro in difficoltà.
-Dai visti di lavoro allo studio, cosa cambierà l’andare nel Regno Unito non più Ue

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Ma sta Gran Bretagna exit o no? Londra lacerata sull’Ue perduta

La scelta è “fra questo accordo, un no deal o nessuna Brexit affatto”. E’ l’ultimatum rivolto ieri sera dalla premier Theresa May alla Camera dei Comuni al via del dibattito sull’intesa da lei raggiunta con Bruxelles.
-Ma la maggioranza parlamentare non c’è. E allora, cosa potrebbe accadere?

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Brexit, ma quanto è difficile lasciare il Vecchio Continente

Il Regno Unito sull’orlo di una crisi politica devastante mentre aumentano gli interrogativi sul futuro economico della nazione
In molti vorrebbero fare marcia indietro.
-Conservatori spaccati, laburisti contro e nordirlandesi inferociti.

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