
Festeggiamenti in strada nella Striscia, dove però si combatte ancora. Hamas ha dichiarato che l’accordo determina il ritiro delle Idf, l’ingresso di aiuti e lo scambio ostaggi-prigionieri. Il movimento islamista e Netanyahu hanno entrambi ringraziato per la mediazione il tycoon, atteso in Medio Oriente nei prossimi giorni. Dovrebbe intervenire alla Knesset. “Merita il Nobel per la pace”, dice Herzog. Gli Usa saranno coinvolti nella ricostruzione e nel mantenimento della pace a Gaza, afferma Trump.
L’accordo tra Israele e Hamas riguarda i primi passi di un quadro di pace a Gaza sostenuto dagli Stati Uniti, ma non la totalità del piano radicale in 20 punti presentato la scorsa settimana sottolineano funzionari Usa a conoscenza dei negoziati, citati da Abc News. Le fonti dei media americani affermano che i colloqui si sono concentrati quasi esclusivamente su ciò che accadrà nei primi giorni e settimane dell’accordo: il ritiro parziale israeliano da Gaza e lo scambio di quasi 50 ostaggi tra vivi e morti con prigionieri palestinesi. Alcuni dei punti più difficili come la governance di Gaza e il disarmo dei combattenti di Hamas dovranno ancora essere negoziati in futuro, sottolineano i funzionari Usa.
Il ministro delle Finanze israeliano di estrema destra, Bezalel Smotrich, ha dichiarato di opporsi all’accordo di cessate il fuoco per Gaza raggiunto tra Israele e Hamas, insistendo sul fatto che voterà contro. «C’è un’immensa paura delle conseguenze dello svuotamento delle prigioni e del rilascio della prossima generazione di leader terroristi che faranno di tutto per continuare a versare fiumi di sangue ebraico qui, Dio non voglia», ha dichiarato Smotrich su X. «Solo per questo motivo, non possiamo unirci a festeggiamenti miopi o votare a favore dell’accordo».
Un alto funzionario di Hamas ha dichiarato che Israele rilascerà 1.950 prigionieri palestinesi in cambio di 20 ostaggi ancora in vita: la cifra include 250 ergastolani e altri 1.700 detenuti dall’inizio della guerra. Lo scrive il Times of Israel. Lo scambio dovrebbe avvenire entro 72 ore dall’entrata in vigore dell’accordo, che è stato anche ‘concordato con le fazioni palestinesi’, afferma un’altra fonte interna a Hamas. I negoziatori israeliani stanno ancora ‘lavorando con particolare attenzione alla lista dei terroristi da rilasciare’. Preparare la lista è urgente per la riunione del gabinetto di sicurezza e del governo in programma più tardi oggi.
All’esame l’accordo sulla e il rilascio degli ostaggi e prigionieri approvato durante la notte. Se approvato deciderà sul ritiro dell’Idf. Lo scrivono vari media israeliani, fra cui Haaretz, che cita il premier Netanyahu.
L’Idf annunciano di aver iniziato a prepararsi al ritiro parziale delle truppe dalla Striscia di Gaza nell’accordo di cessate il fuoco con Hamas. Lo scrive il Times of Israel. Come parte dei preparativi, l’esercito afferma di essere pronto a spostare le truppe verso «linee di schieramento modificate nel prossimo futuro». Poi l’avvertimento: «Le Idf continuano a essere schierate nell’area e si stanno preparando per qualsiasi sviluppo operativo», aggiunge l’esercito. In un precedente comunicato, l’Idf aveva messo in guardia che il nord della Striscia resta per ora zona di combattimento.
Le truppe israeliane controllano il 75% del territorio palestinese e un funzionario di Hamas ha affermato che il rilascio degli ostaggi avverrà “contemporaneamente a specifici ritiri israeliani” dalle aree della Striscia di Gaza.
L’accordo tra Israele e Hamas annunciato ieri sera riguarda i primi passi di un quadro di pace a Gaza sostenuto dagli Stati Uniti, ma non la totalità del piano radicale in 20 punti presentato la scorsa settimana sottolineano funzionari Usa a conoscenza dei negoziati, citati da Abc News. Le fonti dei media americani affermano che i colloqui si sono concentrati quasi esclusivamente su ciò che accadrà nei primi giorni e settimane dell’accordo: il ritiro parziale israeliano da Gaza e lo scambio di quasi 50 ostaggi tra vivi e morti con prigionieri palestinesi. Alcuni dei punti più difficili come la governance di Gaza e il disarmo dei combattenti di Hamas dovranno ancora essere negoziati in futuro, sottolineano i funzionari Usa.
Sui dettagli del ritiro delle forze israeliane si sa ancora molto poco. Un alto funzionario della Casa Bianca ha dichiarato alla Cnn che «una volta votato a favore, Israele dovrà ritirarsi sulla linea, il che dovrebbe richiedere meno di 24 ore». Dopo che Israele se ne sarà andato, scatterà il termine di 72 ore per il rilascio degli ostaggi israeliani. «La nostra valutazione è che gli ostaggi inizieranno a essere rilasciati lunedì, ha dichiarato il funzionario anche se altre fonti non escludono che il rilascio possa avvenire già sabato o domenica. Secondo la Bbc, Israele ha respinto il rilascio di Marwan Barghouti nell’accordo di scambio dei prigionieri, nonostante l’insistenza di Hamas sul suo rilascio.
L’avvio dell’accordo arriva proprio due anni dopo che Israele ha lanciato una campagna militare a Gaza in risposta all’attacco del 7 ottobre 2023, in cui Hamas ha ucciso circa 1.200 persone e ne ha preso in ostaggio altre 251. Da allora, almeno 67.183 palestinesi sono stati uccisi dalle operazioni militari israeliane a Gaza, tra cui 20.179 bambini.