Prossimo vertice Brics e le economie del sud del mondo

Il prossimo vertice dei BRICS a Rio de Janeiro del 6 e 7 luglio, rappresenta l’evoluzione del ruolo che il gruppo delle economie del Sud del mondo hanno sulla scena globale. Il motto del vertice è Rafforzare la cooperazione nel Sud del mondo per una governance più inclusiva e sostenibile». Ma il muro dei Brics inizia a presentare delle crepe.

Presenti e assenti

L’assenza di Putin a Rio a causa del mandato di arresto della Corte penale internazionale che pende su di lui è giustificabile, ma se anche la mancata partecipazione del Xi Jinping venisse confermata, si tratterebbe del primo vertice dei BRICS a cui il presidente cinese è assente da quando ha assunto la leadership della Cina nel 2013. La sua potenziale assenza si verifica in un contesto di tensioni bilaterali tra Brasile e Cina, tra cui il rifiuto del Brasile dell’iniziativa cinese ‘Belt and Road’ e i recenti disaccordi sugli accordi di reciprocità dei visti, come riportato da The Economist.

Contrappeso politico al G7

I BRICS aspirano a essere più di un semplice contrappeso geopolitico al G7 e cercano di ridefinire le norme stesse del multilateralismo. Ma raggiungere la rilevanza in un mondo frammentato e multipolare richiede più di un malcontento condiviso per l’ordine attuale. Richiede visione, disciplina e maturità istituzionale. La partecipazione del presidente turco Recep Tayyip Erdogan è in dubbio dopo che al suo paese è stato offerto solo lo status di partner anziché quello di membro a pieno titolo, una decisione che, a quanto pare, ha frustrato Ankara. La presidente messicana Claudia Sheinbaum ha già annunciato che invierà un rappresentante anziché partecipare di persona.

Sei pilastri tematici

L’agenda del vertice del 2025 si articola in sei pilastri tematici: cooperazione sanitaria globale, commercio e finanza, cambiamento climatico, governance dell’intelligenza artificiale, riforma delle strutture di pace e sicurezza e sviluppo istituzionale dei BRICS. Si tratta di temi ambiziosi e profondamente interconnessi. Ad esempio, cambiamento climatico e riforma finanziaria convergono nelle discussioni sulla finanza climatica e sulla riforma delle banche multilaterali di sviluppo.

Super Trump, ma la partita è aperta

Oggettiva difficoltà con cui Trump deve fare i conti: ritirata del dollaro dal mercato dei beni rifugio, rischio inflazione, un debito difficile da collocare (nuove emissioni + scadenza 9 mld). Cifre iperboliche per uno che dichiara di non volere aumentare tasse. Politica dei dazi come capacità di accrescere entrate sono limitati

Brics e sud est asiatico

La recente adesione del Vietnam come Paese partner segnala la profondità strategica che i BRICS mirano a raggiungere attraverso l’approccio di “integrazione delle integrazioni”. Come membro dell’ASEAN, il Vietnam rafforza i legami dei BRICS con il Sud-est asiatico, allineandosi ai precedenti ingressi di Thailandia e Malesia. Questa tendenza riflette una nuova strategia geopolitica: posizionare i BRICS come hub per la cooperazione interregionale, potenzialmente rispecchiando una versione del G20 per il Sud del mondo.

BRICS                              GRUPPO del G7
PIL
26mila miliardi dollari    50mila miliardi dollari
Popolazione
3.2 miliardi                        770 milioni

Tra ideologia e sviluppo

La dichiarazione di Lula durante la sua visita a Pechino – “La Cina porta sviluppo; gli Stati Uniti portano ideologia” – cattura al meglio il sentimento prevalente in gran parte del Sud del mondo.

Tuttavia, nonostante le sue ambizioni elevate, i BRICS rimangono un gruppo eterogeneo di mercati emergenti con interessi nazionali divergenti. La posizione cauta dell’India sulla de-dollarizzazione, la resistenza di Egitto ed Etiopia alle riforme delle Nazioni Unite, e le diverse affiliazioni e animosità regionali ostacolano l’allineamento strategico. L’assenza programmata di leader chiave – Xi Jinping, Vladimir Putin e il presidente iraniano Masoud Pezeshkian – al prossimo vertice di Rio indebolisce ulteriormente l’immagine del gruppo in un momento critico.

Tra i Brics tanti ‘filo americani’

I Brics, per essere rappresentativi del mondo emergente e non occidentale, pullulano di paesi filo-americani, in testa l’India e la recente new entry che è l’Arabia saudita. L’India ha con la Cina rivalità storiche, tra cui un contenzioso territoriale sfociato più volte in scontri di frontiera; e una competizione molto più recente per attirare le delocalizzazioni di multinazionali che riducono la loro presenza in Cina. Il cammino trionfale verso un nuovo mondo sino-centrico, che Xi ha in mente, è disseminato di asperità e ostacoli.

 

Tags: BRICS G7
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