L’eccezione delle ‘tre Pasque’ e la tradizione ortodossa nel culto dei morti

Quest’anno circostanza eccezionale, coincidono le date della celebrazione delle ‘tre Pasque’, quella cristiana delle Chiesa di Roma, la Pasqua cattolica; quella cristiana della Chiesa di Bisanzio, la Pasqua ortodossa, che celebrano la morte e resurrezione di Gesù; e quella ebraica, il Pesach, che celebra la liberazione dall’Egitto. La liturgia tra le più complesse e con largo seguito popolare, quella della chiesa cristiana orientale, nel culto dei morti con cui celebri pranzando.

La Pasqua russa batte il Natale commercializzato

Anche il Russia la Pasqua è la festa religiosa più importante dell’anno, persino più sentita del Natale. Neppure ai tempi dell’ateismo sovietico i russi fecero morire le tradizioni, soprattutto quelle culinarie. Nel giorno di Pasqua sulle tavole dei russi non possono mancare, ‘Paskha’, piatto a base di tvorog (ricotta) dalla inconfondibile forma piramidale sopra al quale sono riportate le lettere “ХВ”, le iniziali della tipica formula pasquale ‘Khristòs Voskrèse!’ (‘Cristo è risorto!’), ‘Kulich’, un pane benedetto che viene distribuito ai fedeli in chiesa, le uova decorate, e il ‘Màkovyj piròg’, la torta a base di semi di papavero.

Le pasque diverse

Quest’anno dopo undici anni la Pasqua cattolica è coincisa con quella ortodossa ma dal 2026 saranno nuovamente in periodi diversi. In una Mosca dove si è già in piena estate con la colonnina di mercurio che ha raggiunto i 25 gradi, le festività sono ufficialmente iniziate con la messa pasquale di mezzanotte celebrata dal Patriarca Kirill nella cattedrale del Cristo Salvatore sulle rive della Moscova alla presenza del presidente russo Vladimir Putin ed il sindaco della capitale Sergei Sobyanin. La prima cattedrale del Cristo Salvatore iniziò ad essere costruita nel 1812 ma a seguito della Rivoluzione d’ottobre, nel 1931, venne fatta esplodere e successivamente, per decisione di Nikita Krusciov, lo spazio trasformato nella più grande piscina aperta del mondo. Con la dissoluzione dell’Unione Sovietica, nei primi anni ’90, venne creato un fondo per ricostruire la cattedrale attualmente esistente.

Primo omaggio, ai morti

Tra le tradizioni della mattinata del giorno di Pasqua, prima del sontuoso pranzo e di celebrare le uova Fabergé, c’è la visita ad un cimitero. A Mosca sono quattro i cimiteri monumentali. Il più famoso e prestigioso luogo di sepoltura è senza dubbio quello di Novodevichij. È un tuffo nella storia della Russia zarista e dell’Unione Sovietica. Si va dalle tombe delle zarine a quelle della Nomenklatura sovietica. Il convento fu fondato all’inizio del XVI secolo da Basilio III di Russia, padre di Ivan il Terribile. Più tardi, molte donne della nobiltà russa e della famiglia reale furono suore in questo monastero, inclusa Sofia, la sorella maggiore di Pietro il Grande, che finì la sua vita reclusa nel convento.

Le sepolture che segnano la storia

Tra l’élite di Mosca, essere sepolti all’interno delle mura del monastero era un fatto eccezionale e di privilegio e all’inizio del XX secolo i posti a disposizione erano già esauriti. Per questo motivo venne creato un nuovo spazio dietro le mura che divenne parte della necropoli.  E così, anche il ‘nuovo’ cimitero di Novodevichij diventò luogo di sepoltura solo per gli ‘eletti’. Riposano le spoglie, tra i tanti, di Nadezhda Allilueva, seconda moglie di Stalin, dei famosi scrittori Nikolaj Gogol, Michail Bulgakov e Anton Chechov, e dell’ingegnere aeronautico Andrej Tupolev (sulla lapide è raffigurato un aereo). Tanti i politici sepolti, da Krusciov ad Andrej Gromyko, da Vjacheslav Molotov a Vladimir Zhirinovsky. Il primo presidente della Russia, Boris Eltsin ha una tomba-monumento sopra la quale c’è una gigantesca bandiera russa. Riposano affiancati Raisa Gorbaceva e suo marito, l’ultimo presidente dell’URSS, Mikhail Gorbaciov.

Tuffo nell’ottocento russo

Il cimitero di Donskoe è un tuffo nell’Ottocento russo. Dopo la Rivoluzione del 1917, grazie agli sforzi di storici e restauratori, quasi tutte le tombe furono salvate dalla distruzione. Negli anni ’30, il cimitero Donskoe divenne un deposito per sculture e decorazioni esterne tolte dagli edifici demoliti a Mosca. Tra le tombe più famose, quelle dello scrittore Aleksandr Solzhenitsyn, dell’artista Vasilij Perov, e del padre dell’aerodinamica Nikolaj Zhukovskij.

Vagankovskoe

Al cimitero di Vagankovskoe quando venne aperto nel 1770 non era prestigioso. Tra le persone più note ci sono il pittore Vasilij Surikov, il bardo Vladimir Vysotskij e il poeta Sergej Esenin. Un anno dopo la morte di Esenin, Galina Benislavskaja, amica e segretaria del poeta, si sparò sulla tomba.

Il cimitero degli ‘infedeli’

Vvedenskoe è il cimitero degli “infedeli” e sorge nell’ex quartiere tedesco di Mosca. Era un luogo di sepoltura per cattolici e luterani. Architettonicamente il cimitero assomiglia a quelli europei, con un maestoso ingresso in stile gotico.

 

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