Dazi selvaggi Usa: Cina compostamente dura

Dopo giorni di silenzi, arriva la prima netta risposta di Pechino agli annunci di Washington. L’ultima tornata di ulteriori dazi americani al 10% su tutto l’import made in China, in vigore dal 4 marzo, avrà «un grave impatto sul dialogo bilaterale» avverte il ministero degli esteri. Pechino ha immediatamente annunciato rincari dal 10 al 15% sulle esportazioni statunitensi di energia e sulle attrezzature agricole

 Diplomazia ma non soltanto

Non è solo sul piano diplomatico che si vuole muovere il presidente Xi Jinping. Da Pechino «contromisure, a tutela dei nostri interessi e diritti legittimi» ha detto un portavoce del ministero del Commercio di Pechino, sollecitando l’Amministrazione Trump a rivedere le sue decisioni. «La Cina ha affermato più volte che i dazi unilaterali violano le regole dell’Organizzazione mondiale del commercio (Wto) e danneggiano il sistema del commercio multilaterale – ha affermato ancora il portavoce, come riporta il ‘Global Times’ – e si oppone con fermezza alla mossa degli Stati Uniti».

‘Nella guerra commerciale non c’è un vincitore’

In una guerra dei dazi “non c’è un vincitore” ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri cinese Guo Jiakun durante una conferenza stampa a Pechino e, appunto, rispondendo a una domanda sulla decisione del presidente Usa Donald Trump d’imporre dazi generalizzati del 25% sulle importazioni di acciaio e alluminio. “Voglio sottolineare che non c’è via d’uscita per il protezionismo e non c’è vincitore nella guerra commerciale e nella guerra tariffaria”, ha affermato il portavoce cinese. Poi la risposta concreta d’assaggio: rincari dal 10 al 15% sulle esportazioni statunitensi di energia e sulle attrezzature agricole.

Dazi europei sulle sue auto elettriche cinesi

La tragedia Fentanyl

L’accusa del mancato contenimento dei traffici di oppioidi verso gli Usa. «Gli Stati uniti usano ancora una volta la questione del fentanyl come pretesto per minacciare di imporre tariffe aggiuntive sui prodotti cinesi destinati agli Usa». La Cina in sintesi gli dà dei bugiardi. «La Cina è uno dei paesi con le politiche antidroga più rigorose e con l’attuazione più completa al mondo, mentre il fentanyl è un problema degli Stati Uniti e, in uno spirito umanitario, la Cina ha fornito supporto agli Usa per affrontare questa questione».

«Su richiesta degli Stati Uniti, nel 2019 la Cina ha annunciato la regolamentazione completa delle sostanze a base di fentanyl, diventando il primo paese al mondo a intervenire in tal senso». Bugiardi e ingrati.

 

 

.

Condividi:
Altri Articoli
Remocontro