Nuova oligarchia Usa e capitalismo senza limiti

L’uscente Biden avverte delle molte minacce interne alla democrazia americana, e l’industria americana batte ogni record di donazioni per l’insediamento del risorto presidente Trump. Il New York Times parla di 170 milioni di dollari, una cifra mai raggiunta prima. E il nostro Valerio Sale, cede il passo in pagina a Biden per educazione istituzionale, ma di fatto anticipa e sviluppa molte parti dell’allarme dell’ancora presidente per tre giorni.

Imprenditori generosi e Dem voltafaccia

L’elenco degli imprenditori generosi è noto e quello dei voltafaccia ex democratici anche. Dal patron di Amazon Jeff Bezos che ha prodotto un documentario sulla vita di Melania Trump, pagato in anticipo 40 milioni di dollari, al fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg che ha fatto retromarcia sul controllo dei contenuti, all’onnipotente fondo BlackRock che ha deciso di uscire dalla Net Zero Asset Managers Initiative, dove vanno gli investimenti per combattere il cambiamento climatico.

Ma non sono solo i tecno oligarchi ad abbracciare il nuovo corso del capitalismo americano, bensì l’intera grande industria a stelle e strisce, la “Corporate America” come titola il Financial Times che si interroga sul nuovo corso del capitalismo incarnato nel ‘messia laico’ Donald Trump.

Capitalismo senza  limiti

Il realtà di nuovo c’è ben poco e la storia ce lo insegna. Le innovazione straordinarie, ieri le ferrovie oggi l’intelligenza artificiale, arrichiscono più o meno legittimamente imprenditori che poi, però, acquisiscono un potere d’influenza totale sulla politica e ne abusano nel loro interesse. Le dinastie dei grandi capitalisti della seconda metà dell’800 come Rockfeller, Morgan o Carnegie furono fermate da quel sistema di regole contro il monopolio che oggi si chiama legge Antitrust. L’amministrazione Biden ci ha provato con la sentenza che ha condannato il monopolista Google e ne ha imposto la divisione societaria. La Commissione europea ha fatto il suo con il Digital Market Act contro l’abuso di posizione dominante nel mercato online. Ma ora per i padroni della tecnologia si è aperta un’autostrada dove viene abolito ogni limite di velocità.

Per tutte le altre industrie , “la nuova amministrazione offre una gradita opportunità per annullare alcune delle regole più severe emanate durante l’amministrazione del presidente Biden e piegare la politica fiscale e normativa a loro favore” afferma David Solomon, di Goldman Sachs.

Il capitalismo non è democratico

Il capitalismo non è un sistema propenso ad essere un soggetto democratico che lavora nel mercato nel rispetto delle regole. La pulsione monopolista, di eliminazione della concorrenza e crescita illimitata, è insita nella sua natura. Solo quando la politica è forte e impone delle regole può svolgere una funzione di redistribuzione della ricchezza. Allora i salari aumentano, si forniscono i servizi sociali, cresce la partecipazione. Da oltre trent’anni questa funzione è progressivamente decaduta con l’abbandono di  regole fondamentali imposte dagli Stati. Dall mercato del lavoro alla finanza, fino all’informazione e le fake news online. La parola deregulation come tema centrale al dibattito sulla libertà economica si è trasformata in una clava nelle mani di capitalisti neanderthaliani.

Cosa sta per succedere?

Se il ‘capitalismo senza limiti’, come lo definisce il Financial Times, non verrà diretto in un alveo di regole stabilite dagli Stati, esso si autodistruggerà. Prendiamo l’ enorme bolla di Wall Street e delle altre borse mondiali: se ne parla poco, ma è sotto gli occhi di tutti e pronta ad esplodere. Un capitalismo finanziario autodistruttivo non potrà che produrre conseguenze economiche che saranno pagate dalle classi meno abbienti. Qualcosa di simile alla grande crisi degli anni ’20 del secolo scorso.

Le mastodontiche contraddizioni del “nuovo“ sistema economico che avanza richiedono la costruzione di una diga in cui i concetti di Stato, di bene comune e di democrazia svolgono un’azione di trasformazione del consenso sociale. Oppure, non resterà che toccare il fondo per ripartire.

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