
La Siberia è anche vento, neve, gelo, freddo estremo dove la colonnina di mercurio nella storia ha toccato anche i -71,2 gradi: la misurazione risale al 26 gennaio del 1926 nello sperduto villaggio di Ojmjakon, dove oggi esiste una sorta di monumento al record di freddo, tappa obbligatoria per i temerari che percorrono la strada federale R504 della Kolyma, nota anche come “strada delle ossa”, che collega Nizhny Bestjach (il villaggio che si trova sulla destra orografica del fiume Lena opposto alla città di Yakutsk) con Magadan.
Tema che sta sempre più prendendo piede nelle regioni siberiane sono le fermate degli autobus ‘intelligenti’ e soprattutto ‘riscaldate’ che vengono attivate durante l’inverno. Nella città di Noyabrsk, nel circondario autonomo di Yamalo-Nenets, ci sono 29 fermate riscaldate. La ‘ostanóvka’ (fermata) è realizzata in vetro e dotata di pannelli informativi con gli orari dei trasporti, un sistema di videosorveglianza, un pulsante di chiamata di emergenza 112, mappe della città in formato touch screen, Wi-Fi e porte USB. Ha un’area separata dove è possibile ripararsi dal freddo in attesa dell’autobus.
Quando all’esterno ci sono -15 gradi, all’interno la temperatura si mantiene attorno a +10 gradi. In alcune fermate si trovano anche macchinette del caffè. La fermata su via Vysotsky è stata realizzata sotto forma di lampada da tavolo. Il portale Noyabrsk 24 ha attirato l’attenzione sul fatto che i residenti possono pianificare un itinerario attraverso le fermate più comode grazie al servizio Yandex Maps, il navigatore che va per la maggiore in Russia. L’app aggiornata mostra i percorsi contrassegnati con l’icona del riscaldamento e ha anche la funzione per controllare se il riscaldamento è acceso o spento. Per accedere alla rete pubblica delle fermate degli autobus, gli utenti devono essere autorizzati tramite un messaggio (SMS). Altri tipi di fermate sono dotate di un sistema di riscaldamento che viene attivato quando la temperatura scende al di sotto i -5 gradi.
A Yakutsk, dove in inverno la colonnina di mercurio è di almeno -25 gradi, le fermate ‘calde’ sono già 39 alle quali si aggiungono circa 20 fermate adibite a negozi-riscaldati di proprietà di imprenditori. I padiglioni sono realizzati in vetro e dispongono di due riscaldatori a infrarossi e di una tenda termica. In estate vengono accesi i condizionatori. A Noyabrsk e a Yakutsk il numero di fermate degli autobus riscaldate è già così elevato che ora vengono visualizzate sulle mappe di Yandex e i passeggeri amanti del caldo possono pianificare i percorsi utilizzando solo le fermate riscaldate.
A Norilsk, città nel territorio di Krasnoyarsk dove neve e gelo fanno parte della vita quotidiana, è stata rilevata la presenza di 106 punti per riscaldamento durante l’attesa dell’autobus. L’istituzione municipale ha annunciato la presenza di dieci fermate ‘calde-intelligenti’ grazie al supporto della società mineraria e metallurgica Norilsk Nickel. A Usinsk nella Repubblica di Komi, ci sono undici nuove fermate riscaldate e sono state acquistate utilizzando i fondi del ‘Sovvenzionamento unificato’ del bilancio federale per lo sviluppo dei territori artici.
A Tyumen, invece, non sono state installate fermate riscaldate. Secondo i calcoli degli esperti, un padiglione costa 3-4 milioni di rubli (30, 40mila euro), il che rappresenta una cifra enorme per il bilancio della città. L’ufficio del sindaco ha osservato che sarebbe più logico utilizzare questi soldi per acquistare un appartamento per i beneficiari e, invece di riscaldare le fermate degli autobus, concentrarsi sulla riduzione degli intervalli tra un autobus e l’altro.
In Russia la rete dei trasporti è molto organizzata, dall’aereo fino agli ultimi filobus rimasti passando dai treni (da sempre fiore all’occhiello con in testa la Transiberiana!) ma anche navi, battelli, tram, autobus e la tipica e preziosissima ‘marshrutka’, il taxi collettivo particolarmente utilizzato nei villaggi.