La magia dei magazzini Gum in versione ‘Novy god’

In una figurativa classifica dei simboli della Russia, i magazzini Gum occupano una posizione sul podio assieme a Cremlino e piazza Rossa. I Gum, in russo ‘Glavnyj universalnyj magazin’, sono tutto: luogo magico, romantico, lussuoso, preferito dalle donne per farsi immortale nell’uno o l’altro servizio fotografico sull’uno o l’altro ponticello. Per la cronaca, la prima sfilata di moda all’interno dei magazzini risale al 1959.

Nei Gum tra cose e sogni

Ai Gum si trova tutto, dal gioiello più ricercato al tradizionale gelato passando per i negozi dei più ‘alti’ brand occidentali, dai ristoranti fino ai bagni storici. In questo periodo i magazzini Gum fanno vivere a grandi e piccini cos’è davvero il periodo che porta prima al ‘Novy God’ e poi al Natale ortodosso del 7 gennaio, Rozdestvo Christovo, la ‘Nascita di Cristo’. Tra addobbi curati in ogni suo dettaglio in tutti i tre corridoi, negozi che vendono oggettistica sia moderna che dell’era sovietica (sempre di più ricercata!), accompagnati dalla musica natalizia, è un continuo brulicare di persone dal mattino fino a sera tarda. Ai moscoviti si aggiungono i russi arrivati dalla Siberia e i turisti tutti imbacuccati – in questo periodo non così tanti – arrivati da Cina e Paesi del Golfo.

I tre corridoi della tentazione

In tutti e tre i corridoi ci sono gli alberelli, ognuno addobbato in maniera diversa, al centro della navata principale c’è il grande albero di Natale. È da qui che inizia la visita ai Gum inaugurati il 2 dicembre del 1893 quando erano il luogo per il commercio più grande d’Europa e il simbolo della nuova Mosca zarista. I Gum in 131 anni hanno ospitato uffici governativi, come quello di Lavrentij Berija capo del KGB, e sono stati a rischio demolizione, prima con Stalin e poi con Leonid Brezhnev. In quest’ultimo caso, fu la moglie Viktoria a lamentarsi con il marito per salvare il grande magazzino che lei amava. Tra le tante ‘prime’ dei Gum, è stato il primo esercizio commerciale in Russia a introdurre i prezzi fissi (non era previsto contrattare). Inoltre, per i clienti insoddisfatti c’era la possibilità di lasciare un commento su l’antesignano ‘Libro dei reclami’ ancora oggi diffuso da Kaliningrad alla Chukotka.

Ai Gum c’è il mondo di oggi

Boutique delle griffe occidentali più rinomate anche se alcune dal marzo del 2022 hanno esposto il cartello “siamo chiusi per motivi tecnici” – ma anche quello era ieri. Tre i luoghi imperdibili. La ‘Stovalaya N° 57’, ‘mensa pubblica’, al terzo piano che è un gustoso ed interessante viaggio nella gastronomia dell’Unione Sovietica: pelmeni, zuppa borsch, l’insalata russa (da queste parti si chiama ‘Olivier’) ma anche pirozhki, dolci e salati, e vatrushka, dolce con all’interno la ricotta.

‘Gastronome N° 1’

Al primo piano – il piano terra in Russia è considerato primo piano – la ‘Gastronome N° 1’, unico negozio di alimentari all’interno dei ‘Gum’. Lo stile è quello dell’antico negozio sovietico dove si trovano prodotti russi, dal caviale nero più pregiato al granchio della Kamchatka, ma anche stranieri, ovviamente italiani compresi, dal panettone ad una infinita scelta di vini. I bagni storici ripropongono il vecchio stile, otto le cabine per le donne e cinque per gli uomini, e offrono (è previsto un costo di servizio), la possibilità di fare la doccia, il cambio del pannolino e tutti gli altri servizi.

‘Gelato Gum’, prima di quello naturale fuori

Prima di proseguire la passeggiata nel cuore di Mosca, dove la neve in questi giorni non sta certo mancando e le attrazioni nell’area limitrofa alla piazza Rossa fanno ritornare indietro nel tempo (è stata allestita una favolosa mostra a cielo aperto dedicata al cinema sovietico), c’è ancora tempo per gustarsi quello che viene considerato il mitico gelato dei ‘Gum’ venduto nei chioschi al piano terra. La pallina di gelato viene servita su una cialda a forma di coppetta, esattamente uguale a quella del 1893.

Perché i magazzini Gum sono tutto?

L’edificio è un monumento di architettura russa che s’affaccia sulla piazza Rossa di fronte al Cremlino e non è soltanto il super supermercato russo già raccontato. Al Gum si svolgono eventi culturali, la biglietteria per assistere ad un’opera o ad un balletto al teatro Bolshoi, e ripara dal caldo, dal freddo o dalla pioggia.

Dall’epoca degli Zar fino ai giorni nostri passando per la rivoluzione del 1917, Lenin, Stalin, Brezhnev, la Guerra Fredda, gli anni di Gorbaciov e della perestroika, la crisi degli anni ‘90, la grande rinascita della Russia voluta da Putin, la pandemia di coronavirus, i magazzini Gum brillano sempre di luce propria tra fascino, eleganza e storia.

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