Macron tv annaspa sul governo ma lui non se ne andrà

Le Figaro: il 59% dei francesi vuole le dimissioni di Macron

Crisi in Francia: Macron parla alla nazione e dopo aver promesso un imprecisato ‘governo di interesse generale’, dichiara che non ha alcuna intenzione di dimettersi come chiesto da più parti politiche. “Resterò fino alla fine del mio mandato”. Mentre il Paese in grave crisi dovrà per ora accontentarsi di un incerto “governo di non sfiducia” nel pieno di una grave crisi economica e sociale.

Prima lui, poi il governo. E scarica barile

“Onorerò il mandato al quale mi hanno eletto i francesi fino all’ultimo giorno”, ha detto nell’intervento in tv ai francesi dopo la sfiducia al governo Barnier. “Sono stato eletto democraticamente per un mandato di 5 anni e resterò fino alla fine”. La responsabilità della caduta del governo Barnier e della mancata manovra non è mia, ma del parlamento”.‘Governo di interesse generale’.

‘Governo di interesse generale’

Macron, ha annunciato “una legge speciale entro metà dicembre in Parlamento, una legge temporanea che consentirà, come previsto dalla Costituzione, la continuità dei servizi pubblici e della vita del paese”. Ed ha aggiunto che tale legge speciale “applicherà per il 2025 le scelte del 2024” in tema di manovra finanziaria. Senza precisare quale maggioranza parlamentare approverebbe la legge. E l’invenzione di “un governo di interesse generale” senza poter dire altro. ‘Interesse generale’ quale e con chi. “Incaricherò nei prossimi giorni un primo ministro con l’incarico di formare un governo di interesse generale. Il premier dovrà fare consultazioni e formare un governo ristretto al vostro servizio”, composto dall’insieme delle forze politiche disponibili a non sfiduciarlo.

Chi sfiducia chi (tranne lui)

A chi, nelle ore seguite alla caduta del governo Barnier, pensava ad annunci del nuovo premier e a dichiarazioni soft da parte del capo dello Stato, Macron ha risposto con proclami che sembrano scavare un solco ancora più profondo con le opposizioni. Macron politicamente innocente, si proclama in tv, mentre la colpa fu… “Michel Barnier è stato sfiduciato perché l’estrema destra e l’estrema sinistra si sono unite in un fronte antirepubblicano”. E, diretto ai socialisti, ha aggiunto che “delle forze che governavano fino a ieri la Francia, hanno scelto di aiutarli”. Un bel modo per farsi altri amici e possibili alleati di governo.

Barnier con eleganza

Dopo aver rassegnato le dimissioni del suo governo al presidente, il premier francese uscente, Michel Barnier, ha stamane lasciato l’Eliseo. E dopo la deludente esibizione televisiva del presidente, si torna alla lotteria del nuovo ‘premier kamikaze’, come già chiamano l’ingnota personalità. Con un nome con maggiori puntate: François Bayrou, il leader centrista del MoDem. Da sempre molto vicino al presidente francese, è stato invitato a pranzo ma Macron all’Eliseo, mentre un dirigente di Renaissance, il movimento macroniano, ha detto a Le Parisien che “è in corsa” per l’incarico di primo ministro.

Nessun passo indietro sul no alla sinistra vincente

Per Macron, è il ritorno alle settimane di rompicapo su un nome che possa ottenere il massimo di “non sfiducia” fra i deputati. Un obiettivo rilanciato ieri sera durante il suo discorso in aula dall’ex premier Gabriel Attal, capogruppo in Parlamento dei macroniani, il quale ha proposto un accordo di “non sfiducia” con i socialisti per cercare di evitare un nuovo premier “sotto tutela dell’estrema destra”.

Evitando ancora una volta anche un solo accenno al partito vincente, di ‘France Insoumise’, una ‘Francia Indomita’ con Jean-Luc Mélenchon ormai nemico giurato dell’attuale Eliseo dove potrebbe, -prima a dopo-, ambire a sostituire un sempre più debole e discusso Emmanuel Macron.

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