Parchi, neve e pattinaggio la Mosca in inverno

A Mosca è tempo di tirar fuori dall’armadio guanti a manopola, i tipici stivali Valenki e il colbacco (Ushanka). Sono i tre oggetti quasi obbligatori per i moscoviti assolutamente necessari per chi vive in Siberia. In Russia si è prossimi a leggere sul termometro temperature decisamente estreme, da -20 gradi a -60 gradi. Se i guanti a manopola tendono a tenere le dita delle mani più calde, gli stivali di feltro di lana di agnello consentono di camminare sulla neve ghiacciata.

Manopole e colbacco

Manopole e colbacco sono fondamentali anche per quando ci si vuole concedere lunghe pattinate sui tanti ‘katok’ (piste di pattinaggio) della capitale russa. È si, il pattinaggio, sport nazionale che come lo sci nordico in alcune lande sconfinate siberiane, è anche mezzo per spostarsi dall’uno all’altro villaggio. In tutti i villaggi e ovviamente nelle grandi città, in inverno, c’è una pista ghiacciata, anche di piccole dimensioni, a livello rionale a disposizione gratuita degli abitanti.

A Mosca fa ancora ‘caldo’

A Mosca non è ancora freddo, la temperatura fatica a scendere sotto lo zero e la neve non è ancora scesa copiosa. Fino al nuovo anno c’è ancora tempo. Le luminarie e gli addobbi per il nuovo anno illuminano già le strade e le vetrine dei negozi. Come da tradizione, il primo dicembre (la data può variare di qualche giorno in avanti o indietro) è iniziata la stagione del pattinaggio per il pubblico nei parchi cittadini. Pattini e ghiaccio in Russia sono come bere una tazza di chai (tè).

Pattinaggio tra ‘blinki’ e ‘vatrushke’

Le piste di pattinaggio sotto le stelle regalano emozioni uniche e scorci meravigliosi. Pattinare al cospetto delle chiese ortodosse con le cupole dorate a forma di cipolla e in luoghi iconici e di rilevanza storica, lascia tutti con la bocca aperta, indistintamente se giovane o adulto, russo o straniero.Accanto alle piste vengono normalmente allestiti un grande albero di Natale, mercatini natalizi dove è possibile sorseggiare tè caldo, gustare ottimi ‘bliny’ (crepes) e ‘vatrushke’ (pasta con al centro normalmente ricotta).

Ogni ‘katok’ ha il suo sito internet

Ci sono piste dove si arriva, ci si calza i pattini (propri o a noleggio) e via a graffiare il ghiaccio, altre dove è necessario prenotare (ogni ‘katok’ ha il suo sito internet), altre ancora dove si paga l’ingresso con obbligo di prenotazione. Quest’ultimo è il caso della pista sulla piazza Rossa dove si pattina tra le luci e luminarie dei grandi magazzini Gum, le mura e le torri del Cremlino a pochi passi dal mausoleo di Lenin e sotto la bandiera della Federazione russa. Si tratta di un luogo di suo già molto suggestivo ed emozionante – ogni giorno dell’anno – ma quando si si veste per il nuovo anno, diventa magico, romantico, mozzafiato.

‘Stan’ in epoca sovietica e Gorkij Park

Al ‘VDNKh’, il grande centro delle esposizioni degli ‘Stan in epoca sovietica che regala sempre un toccante tuffo nel passato di quello che era prima del 25 dicembre del 1991 (data della dissoluzione dell’Unione Sovietica) e ora completamente rimesso a nuovo, c’è la pista di pattinaggio più grande d’Europa. Al ‘Gorkij Park’, diventato famoso in Occidente nella canzone ‘Wind of Change’ della rock band tedesca degli Scorpions scritta sui cambiamenti socio-politici dopo la caduta del Muro di Berlino, possono pattinare contemporaneamente oltre 4.000 persone. Oltre all’immensità della pista e all’unicità dei vicoletti, ogni anno il team creativo sviluppa una nuova concezione coreografica.

‘lyod’ (ghiaccio, in russo)

Dalla significativa denominazione, ‘lyod’ (ghiaccio, in russo) è la pista al parco Sokolniki, più intima rispetto a quelle precedenti. Prezzi ? Da 950 rubli sulla piazza Rossa (9 euro) a 200 (2 euro), fino alla gratuità. Orari ? Dalle 10 fino anche a mezzanotte. Freddo, neve e ghiaccio, in Russia regalano emozioni e ricordi indimenticabili.

 Infine, una curiosità e una domanda. Il pattinaggio di figura è sport nazionale, da oltre mezzo secolo russe e russi formano la squadra nazionale più forte del mondo. Bandiera e inno russo saranno presenti ai Giochi invernali di Milano Cortina 2026 ? Senza la Russia, le Olimpiadi della neve e del ghiaccio sono un’altra cosa.

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