‘Dark web’, mercato per armi, sicari e il peggio criminale

Il ‘dark web’ è la nuova frontiera della criminalità organizzata, la parte oscura di internet, i nuovi magnati della strategia del terrore che al tradizionale pizzo affiancano le estorsioni online e puntano sul metaverso (termine nato nel mondo cyberpunk nel 1992 e salito ora alla ribalta perché utilizzato da Facebook, è l’evoluzione di Internet, ma non la sostituisce)

Criminalità organizzata e interconnessa

Le associazioni a delinquere, antiquariato lessicale giuridico, che si aggiornano. E se prima andavano alla ricerca di avvocati, commercialisti, broker, notai, agenti immobiliari, oggi, cercano ovunque ingegneri informatici, hacker e ‘drug designer’. È stata bandita una ricerca di “personale” in piena regola, che siano “operatori stabili o occasionali”, poco importa. Anche dei killer, se servono, ma di quelli sono abitualmente forniti. Quando la mala chiama, bisogna rispondere “presente”!

Un aggiornamento rispetto alla ‘vecchia Nera’

Maria Ida Settembrino su InsideOver. Lucana, classe 78, vive a Potenza, laureata in Giurisprudenza, avvocato e giornalista professionista. Con numerose collaborazioni giornalistiche, sia per la carta stampata che per la televisione, occupandosi essenzialmente di cronaca nera. Ed è lei a spiegarci che la mafia non è rimasta ai pizzini di Totò Riina e corre in rete, corre così veloce da rendere vano ogni tentativo di arrestarne la corsa.

Il mondo sommerso, subdolo del dark web

Le investigazioni italiane si danno sempre nuovi obiettivi, per poi perdersi, il più delle volte, nel mare magnum di tasselli senza indizi. Un mucchio di elementi, tutti validi, in teoria, ma che poi poco fruttano per ricondurre fatti a volti e numeri ad organizzazioni. Una vera dannazione per chi investiga. Del resto, il dark web rappresenta un luogo ideale per le mafie: è discreto, relativamente sicuro e permette di mantenere l’anonimato grazie alle tecnologie disponibili di pseudonimia e crittografia. Sull’internet sommerso ci sono grandi piazze virtuali dove è possibile comprare e vendere di tutto.

‘Sicario professionista offresi’

Alcuni servizi offerti, come quelli di un “sicario” professionista, potrebbero essere truffe progettate per approfittare di potenziali clienti. Sul nero del web si offrono molti servizi illegali, dagli omicidi pagati al traffico sessuale e di armi. Alcuni di questi nascondono minacce ben note, che circolano da tempo in quest’antro dell’online. Altre possono essere truffe più subdole, che sfruttano la reputazione losca della rete per sottrarre agli utenti forti somme di denaro. Inoltre, alcuni utenti del dark web potrebbero tentare truffe per rubare l’identità o informazioni personali a scopo di estorsione.

A caccia di armi

Uno dei settori più redditizi e pericolosi è il traffico di armi e droga. Numerosi mercati virtuali clandestini operano indisturbati, vendendo armi da fuoco, esplosivi e sostanze stupefacenti a clienti in tutto il mondo. Questi mercati, spesso criptati e protetti da sistemi di pagamento in criptovalute come bitcoin, facilitano transazioni anonime e rendono quasi impossibile rintracciare i colpevoli. Acquistare un’arma o una sostanza illecita su queste piattaforme è incredibilmente semplice, rendendo il dark web una minaccia reale per la sicurezza globale.

L’economia del dark web muove cifre enormi

Non è raro che organizzazioni criminali, terroristiche o singoli individui sfruttino questa rete per ottenere mezzi illeciti per compiere atti di violenza o traffici illegali di enormi proporzioni. Le transazioni, rese sicure e anonime grazie alle criptovalute, permettono la circolazione di ingenti somme di denaro senza passare attraverso i canali finanziari tradizionali. Questa economia sommersa sfugge a ogni controllo e contribuisce al finanziamento di attività criminali internazionali.

Cosa rischia chi ‘inciampa’ nel dark web

Visitare il dark web non è di per sé illegale né implica effettuare azioni criminali. Servono solo strumenti adatti, i browser speciali, detti darknet, come TOR (che sta per The Onion Router), I2P e Freenet, che di fatto consentono la navigazione anonima. Nessun rischio, quindi, fino a non dare prova del contrario, ossia di delinquere come nel mondo reale.

Il più dark dei dark web insider

È Ross William Ulbricht, noto anche con lo pseudonimo di Dread Pirate Roberts (Austin, 27 marzo 1984), un criminale e informatico statunitense. Per Ulbricht il “fine pena mai” è la condanna che rischia, colpevole di aver fondato Silk Road, il bazaar della droga online. Conosciuta con il nome di “Via della Seta”, la Road è stata uno dei siti di e-commerce illegali più noti di internet, raggiungibile solo tramite Tor, il sistema di comunicazione anonima. Una reggenza, quella del giovane statunitense, che sarebbe durata a partire dalla sua fondazione, nel 2011, fino alla chiusura. Uno shut down imposto dall’investigazione americana nel 2013.

 

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