Casinò della finanza planetaria anche su Kiev

La vittoria di Trump e la possibile fine della guerra ha fatto schizzare il valore delle obbligazioni ucraine in dollari. Primi beneficiari alcuni fondi americani che hanno aumentato i profitti del 31%. Scommessa sulla molto incerta capacità ucraina di rimborsare i creditori.

L’Ucraina crolla, la finanza incassa

Con l’esito delle elezioni americane e le promessi di ‘fine querra in 24 ore’ millentati da Trump, l’obbligazione dell’Ucraina con scadenza nel 2036 è salita da 44 a 49 centesimi di dollaro nell’ultimo mese. I cosiddetti “Gdp warrants” -titoli a reddito fisso legato al Pil e destinati alla ristrutturazione del debito- sono aumentati ancora di più.

Chi ha in tasca il debito ucraino

I fondi che detengono partecipazioni significative nel debito ucraino, il solito Black Rock e il meno noto Shiprock Capital, si sono rifiutati di rispondere alle domande del Financial Times che ha cercato di ottenere qualche spiegazione sul motivo di questa impennata di valore dei titoli ucraini. I primi beneficiari del balzo dei warrant e del debito societario ucraino sono loro che hanno visto aumentare i propri profitti del 31%.

Guadagni e impennate di Borsa ‘insolite’

Investire sul titolo di un Paese, con una  guerra in corso e sommerso di debiti, e guadagnarci così tanto lascia spazio a qualche serio dubbio e forse giustifica le bocche cucite degli investitori. Tanto per intenderci, questi fondi hanno investito in obbligazioni di un’impresa statale come l’operatore della rete elettrica Ukrenergo, e queste sono salite di oltre il 160% quest’anno nonostante le sue infrastrutture abbiano subito ingenti danni a causa dei bombardamenti russi.

Guerra ucraina a buon rendere

L’Ucraina è stata sostenuta finanziariamente fin dall’inizio della guerra dapprima con il congelamento degli interessi da pagare sui prestiti, e poi con l’enorme ristrutturazione del debito a Settembre ( 20,5 miliardi di dollari), quando i conti pubblici erano ormai alla soglia della bancarotta. In pratica gli investitori hanno accettato delle perdite iniziali sugli interessi con la possibilità ( e la previsione) di ricevere ritorni  più elevati se l’economia ucraina devastata dalla guerra supererà gli obiettivi di crescita negli anni a venire.

Scommessa pilotata sulla ricostruzione

Ma la ricostruzione segue solo la fine della guerra e le linee di un accordo sono ancora poco definibili. Così come lo sarà lo stato dell’economia reale dell’Ucraina una volta che saranno firmate le condizioni per la fine della guerra. Tant’è che alcuni investitori, che Financial Times non cita, hanno avvertito che le prospettive per le obbligazioni ucraine sono tutt’altro che chiare. Altro che rally delle obbligazioni.

Il gestore di portafoglio del fondo ‘Federated Hermes’ ha dichiarato apertamente al Financial Times di essere scettico sulla reale fiducia del mercato nella capacità di Trump di garantire ciò che ha promesso in tempi così rapidi come ha “sparato” durante la campagna elettorale.

Mercato o campo di battaglia sempre sulla pelle della popolazione

Trovare un accordo potrà anche essere possibile, definirne le forme e soprattutto i tempi non lo è altrettanto. Le scommesse post elettorali sulle generose capacità dell’Ucraina di rimborsare il debito a colpi di crescita economica collegata alla ricostruzione post bellica restano un azzardo. Con il rischio che il tavolo sia truccato e che sul mercato, come sul campo di battaglia, si giochi sempre di più sulla pelle della popolazione

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