Truppe nordcoreane in Russia per addestrarsi e poi dove si combatte, nel settore di Kursk, territorio russo dove ad essere in trasferta sono i soldati ucraini. ‘Le truppe Nord coreane di Kim a combattere in Ucraina’, la versione corrente da cancellerie occidentali e vertici Nato a diffusione stampa. La notizia non dovrebbe scandalizzare né -, fosse vera e verificata-, una novità considerando i combattenti di tante nazionalità che in oltre due anni di guerra hanno affiancato gli eserciti ucraino e russo. Ipotesi peraltro tutta da verificare dal momento che i militari nordcoreani vengono segnalati in Russia con uniformi ed equipaggiamenti forniti da Mosca, un impegno simile a quello adottato dai combattenti occidentali che operano al fianco degli ucraini.
Seul dichiara di “non escludere l’ipotesi di fornitura diretta di armi all’Ucraina“. Questo nonostante le presidenziali americane, che promettono un cambiamento delle decisioni degli Stati Uniti, e di conseguenza della Nato (nord baltico compreso), nei confronti di Kiev e degli aiuti militari alle truppe ucraine. Seul, che finora si era limitata agli aiuti umanitari, “non esclude l’opzione di inviare armi all’Ucraina come risposta allo schieramento di 12mila soldati nordcoreani ‘in supporto’ (o addestramento?) alle truppe di Mosca”, come riferisce InsideOver.
Il presidente Yoon Suk-yeol: “Tutto dipenderà dal livello di coinvolgimento della Corea del Nord nella guerra della Russia contro l’Ucraina. Adatteremo gradualmente la nostra strategia di supporto: questo significa che non escludiamo la possibilità di fornire armi”. L’ipotesi di un conflitto tra le due Corea in un’Ucraina già campo di battaglia di una guerra per procura tra la vecchia Alleanza Atlantica e il Cremlino, possa tramutarsi in un campo di scontro diretto e indiretto per due Paesi in assetto di guerra lungo il 38° Parallelo dal lontano 1953, appare per fortuna abbastanza poco credibile, considera Davide Bartoccini.
Le truppe nord coreane tra Russia e I’Ucraina, dove e a fare cosa? La Corea del Sud dice una cosa, poi il Pentagono dice che non possono confermare le dichiarazioni. Il 22 ottobre un rappresentate di Pyongyang all’Onu ha bollato le notizie degli ultimi giorni come “voci prive di fondamento”. Ma per Rutte-Nato si tratterebbe di una “grave escalation” nel conflitto in Ucraina. Verbi al condizionale, salvo che da Kiev. L’intelligence sudcoreana ritiene che siano circa 3.000 i soldati nordcoreani in Russia. Stesso giorno gli Stati Uniti hanno confermato per la prima volta l’invio di soldati nordcoreani in Russia. Cosa stanno facendo esattamente lì? Cose che dobbiamo ancora scoprire”, ammette il segretario alla difesa Austin.
Putin ha dichiarato che la presenza di soldati nordcoreani in Russia è “una questione bilaterale, un affare che non deve interessare altri. Se ne abbiamo bisogno, o se ci impegneremo, ad esempio, solo a condurre alcune esercitazioni, a trasferire esperienze – questo è un nostro affare. Proprio come ci viene detto che le modalità con cui l’Ucraina garantisce la sua sicurezza, con o senza la NATO, è una questione che riguarda l’Ucraina”. Mentre il Financial Times ridimensiona: “Circa 3.000 soldati nordcoreani sono stati trasportati dall’estremo oriente della Russia alla regione occidentale di Kursk…”, il GUR ucraino sostiene che ben 7.000 nordcoreani sarebbero stati dispiegati con l’impiego di almeno 28 aerei da trasporto.
Secondo l’intelligence Ucraina, “i soldati inviati da Pyongyang vengono riforniti di munizioni, biancheria da letto, indumenti e calzature invernali e prodotti per l’igiene. Mosca fornirà a ciascun nordcoreano carta igienica e 300 grammi di sapone ogni mese”. Tra i pochi elementi certi, oltre l’igiene personale dell’elastico numero di soldato nordcoreani, a convenienza, un nuovo missile del Kim. Il 1° novembre la Corea del Nord ha lanciato il nuovo missile balistico intercontinentale a combustibile solido, ‘Hwasong-19’, che ha volato 1.00o chilometri per un’ora e mezza a un’altitudine massima di 7.687 chilometri prima di finire in mare.