Israele colpisce i libanesi ma il consenso per Hezbollah cresce

Se non è guerra è solo ipocrisia: nuova ondata di attacchi nel sud del Paese e nella periferia di Beirut, ucciso un altro comandante di Hezbollah e due operatori Onu. 250 jet israeliani, 2.000 ordigni sganciati e centinaia di migliaia di libanesi in fuga dal sud del Libano in cerca di una inesistente ‘zone sicura’.
Ma cosa accade tra l’articolata popolazioni libanese di origini e fedi diverse, nell’essere bersaglio in conto della formazione sciita Hesbollah?

La milizia sciita Hezbollah

«Milizia che è l’attore non statale più pesantemente armato del mondo ed è nella lista delle organizzazioni terroristiche della maggior parte dei Paesi occidentali», la premessa di Fulvio Scaglione, che entra nel merito del quesito da sommario in una sua analisi su InsideOver.

Crisi libanese da decenni, di male in peggio

Il Libano, al di là delle difficoltà geopolitiche, è da anni invischiato in una crisi economica e sociale da far tremare le vene ai polsi. Il 50% dei libanesi, in un sondaggio svolto appena prima delle stragi di Hamas del 7 ottobre 2023, si è detto convinto di vivere peggio dei propri genitori e solo il 28% pensa che i figli vivranno meglio. Il 92% degli intervistati ha sperimentato la mancanza di energia elettrica almeno una volta la settimana (il 43% del secondo classificato, i Territori palestinesi) e il 65% lo stesso problema con l’acqua (17% più del secondo, di nuovo i Territori palestinesi).

I libanesi ostili ad Hezbollah?

In questo quadro, dunque, si potrebbe pensare che i libanesi abbiano sviluppato ostilità e rancore nei confronti di Hezbollah e della sua condotta politica. Anche perché né il Governo né le forze armate del Libano sono davvero in grado di tenere a freno le milizie, che quindi in ogni momento potrebbero trascinare il Paese in una guerra aperta (o meglio: ancora più aperta di così) con Israele. E invece…

Arab Barometer

Arab Barometer ha appunto censito i sentimenti dei libanesi nei confronti di Hezbollah. E una cosa è chiara: negli ultimi anni (2022-2024) il consenso per Hezbollah è sempre cresciuto. Tra gli sciiti, ovviamente: oggi il 74% di loro pensa che Hezbollah sia un elemento positivo nella politica del mondo arabo, ma anche l’11% dei sunniti (era il 3%), il 10,5% dei cristiani (dal 3%) e il 13% dei drusi (dal 5%). In generale, l’apprezzamento per il ruolo di Hezbollah nella politica regionale è cresciuto del 9%.

Sintonia parallela: più Iran meno Usa

Nello stesso tempo, si muovono in sintonia gli indici di gradimento degli altri protagonisti della politica internazionale: oggi il 36% di tutti i libanesi manifesta un’opinione positiva dell’Iran (8 punti percentuali più che nel 2022), una crescita trainata, ci si creda o no, dalle componenti non sciite della popolazione libanese: più 9% tra i drusi, più 5% tra i cristiani, più 4% tra i sunniti.

I libanesi con Hezbollah o contro Israele?

I libanesi concordano con Hezbollah e lo supportano? ‘Affatto’, afferma categorico Scaglione. Solo il 30% dei libanesi dice di avere abbastanza o molta fiducia nel movimento politico militare guidato da Hassan Nasrallah, mentre il 55% dice di non averne alcuna. La contraddizione si spiega facilmente e ha un nome preciso: Israele. L’aumento delle simpatie per Hezbollah è dovuto esclusivamente al fatto che la milizia combatte Israele.

Disgusto e indignazione per Gaza

I libanesi sono disgustati e terrorizzati dalle operazioni israeliane a Gaza e in Cisgiordania e trovano in Hezbollah l’unica risposta. Il 78% dei libanesi pensa che i bombardamenti su Gaza siano “atti di terrorismo” mentre solo l’11% pensa altrettanto dei missili che Hezbollah lancia sulle città di Israele. Qual è dunque la conclusione che viene tratta di ricercatori?

Che un’altra invasione israeliana del Libano rafforzerebbe ancora il consenso per la resistenza offerta da Hezbollah. E probabilmente spingerebbe parte della popolazione a collaborare con le milizie sciite.

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