Kiev potrà usare le armi dell’Ue per colpire la Russia

Le armi Ue all’Ucraina anche per colpire la Russia in casa. Gli italiani votano contro, ma il Pd si spacca. Poi le armi che quasi di nascosto continuano ad arrivare in Ucraina, spesso fondi di arsenale desueti, ma pessimi segnali di ipocrisia e piccole furberie. Una risoluzione non vincolante con Ursula von der Leyen oggi da Zelensky per ribadire il suo sostegno molto personale all’attuale presidente.

La prossima batteria antimissile italiana SAMP-T promessa all’Ucraina

L’Europarmento armato

Passaggio chiave della ‘risoluzione simbolo’, l’articolo 8, che «invita i 27 a rimuovere le restrizioni sull’uso delle armi ricevute dall’occidente». Sul paragrafo più discusso quasi tutti gli italiani hanno votato contro, ma nel Pd il fronte si è sfaldato, con il voto favorevole di Pina Picierno e di Elisabetta Gualmini, in linea con il resto dei Socialisti europei. Cecilia Strada e Marco Tarquinio si sono invece astenuti sull’intero testo. Due voti a favore dell’articolo 8 ci sono stati anche in Forza Italia che però ha sostenuto la risoluzione nel suo complesso. Contraria in entrambi i casi la Lega, così come il M5s e Avs. Nessuna sorpresa in Fratelli d’Italia, che ha appoggiato la risoluzione e si è espresso contro l’uso delle armi in Russia.

Armi e sanzioni contro

L’Eurodocumento’ chiede ai 27 di «mantenere ed estendere anche le sanzioni contro la Russia e i Paesi che forniscono alla Federazione tecnologie militari» e di condannare il recente trasferimento di missili balistici dall’Iran a Mosca». Armi buone per i buoni e armi cattive, da castigo, quelle mirate contro Mosca che non gradisce. Qualche contraddizione in termini sull’obiettivo «di individuare una soluzione pacifica alla guerra», salvo la condizione vincolante che vincolando qualsiasi risoluzione del conflitto «al pieno rispetto dell’indipendenza, della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina», di fatto, conferma la linea ufficiale al No alla trattativa che in realtà, si muove segreta, come certi traffici di armi.

Aiuti militari seminascosti all’Ucraina

Obici semoventi con pezzi di ricambio per 150 milioni di euro, annuncia il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius ad accompagnare Ursula von der Leyen nella visita a Kiev. Mentre Scholz, ha promesso all’Ucraina ulteriori sistemi di difesa aerea Iris-T, oltre a un centro dove vengono addestrati i militari ucraini, nella base della Bundeswehr a Todendorf nello Schleswig-Holstein. Dettegli da Analisi Difesa. E oggi il governo tedesco ha annunciato 22 carri armati Leopard 1A5 finanziati a metà con la Danimarca. Oltre a cingolati vari, cannoni antiaerei obici e munizioni. La Germania ha in programma di fornire quasi 400 milioni di euro di aiuti militari supplementari per l’Ucraina quest’anno, nonostante l’accesa disputa interna al governo sui vincoli di bilancio.

Arsenali d’Europa

Per capire cosa sta realmente accedendo, oltre la propaganda a uso di politichetta interna dei singoli Stati. La Spagna fornirà all’Ucraina una batteria missilistica Hawk per la difesa aerea, radiata da tempo dall’esercito spagnolo, «con 6 lanciatori già trasferiti in Polonia». La Svezia, più concreta, fornisce soldi (nuovi 401,8 milioni di euro) per la bella cifra di 4,2 miliardi di euro da inizio guerra. Oltre a un primo assaggio dell’aereo da combattimento JAS 39 Gripen, velivoli in servizio con la Reale Aeronautica Svedese. Vola in elicottero il Portogallo con l’ultimo dei 6 elicotteri Kamov 32°, datati antincedio russi.

Addestramento in difesa

Un primo gruppo di piloti ucraini ha iniziato l’addestramento in Romania su almeno 14 aerei F-16, presso la base aerea di Fetesti. Lo ha riferito oggi l’agenzia romena d’informazione “Digi 24”. Attualmente sono nella prima fase di transizione al nuovo velivolo, che prevede la formazione teorica. Il generale James B. Hecker, comandante delle forze aeree statunitensi in Europa ha dichiarato in che «molto probabilmente l’Ucraina utilizzerà gli aerei F-16 esclusivamente in un ruolo difensivo, per intercettare i missili da crociera russi. Tradotto, l’addestramento dei piloti non consentirebbe altro, salvo inutili rischi di vita e abbattimenti.

Regno Unito, quel che resta di soldi e arsenali

Il Regno Unito ha donato armi e attrezzature prelevate dai depositi delle forze armate britanniche e che dovranno essere sostituite ad un costo stimato di 2,71 miliardi di sterline (3,2 miliardi di euro), secondo un rapporto del National Audit Office che si aggiungono ai 7,8 miliardi di sterline (9,2 miliardi di euro) già impegnati dal governo britannico. Cessioni rallentate, poiché le scorte alienabili sono quasi esaurite, lasciando, secondo gli esperti, l’esercito britannico “temporaneamente più debole”.

Italia zitta zitta e poco poco

L’Italia consegnerà entro fine settembre all’Ucraina la seconda batteria del sistema di difesa aerea SAMP/T (la prima era stata fornita congiuntamente con la Francia). Lo ha annunciato il ministro della Difesa, Guido Crosetto. “Il nostro sistema Samp-T sarà consegnato all’Ucraina entro fine mese” ha detto Crosetto nel suo intervento conclusivo alla seconda Conferenza della difesa aerea e missilistica europea.

Tags: Europa Russia
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