Trump: ‘Dio mi vuole presidente’. Speriamo negli americani

Donald Trump torna nell’agone politico dopo essere scampato al secondo attentato in due mesi e, come dopo il primo, attribuisce la sua sopravvivenza all’intervento divino.

«Dio vuole che sia presidente degli Stati Uniti”, ha dichiarato il tycoon durante il lancio della sua piattaforma di criptovalute attaccando ancora i suoi avversari democratici per la loro retorica violenta nonostante la telefonata ‘cordiale’ con il presidente Joe Biden».

Tra le immagini diffuse dalla campagna elettorale di Donald Trump

World Liberty Financial e libera ‘criptovaluta’

Durante la presentazione del suo ultimo progetto in diretta su X – la World Liberty Financial che permetterà di comprare, vendere o scambiare criptovalute direttamente da utente a utente, senza intermediazione – l’ex presidente ha raccontato i momenti concitati seguiti al rumore degli spari sul campo da golf in Florida. Gli agenti del Secret Service che gli si fiondano addosso per proteggerlo, la fuga nella macchinetta elettrica. Hanno fatto un lavoro fantastico», ha detto ringraziando le sue guardie del corpo che tuttavia, per la seconda volta, sono state travolte dalle critiche per non aver ispezionato il perimetro del club dove per 12 ore è rimasto nascosto l’attentatore Ryan Routh.

Un Trump difficile da proteggere

The Donald è riuscito a scherzare sull’episodio drammatico rammaricandosi di non essere riuscito a fare l’ultimo colpo per finire la buca. Da qui al voto di novembre, comunque, resta il problema della sicurezza tanto che lo stesso Joe Biden ha chiesto al Congresso di dare più risorse al Secret Service per proteggere i due candidati alla Casa Bianca. Fino all’uscita di Trump, erano soltanto i presidenti in carica ed i loro vice ad avere il massimo numero di agenti ma quando il tycoon ha lasciato la presidenza ha continuato ad avere un’agenda pubblica molto fitta e quindi è stato necessario aumentare la sua scorta. A maggior ragione dopo gli attacchi. Di questo hanno discusso il presidente e l’ex in una telefonata nella serata di lunedì. “Mi ha chiesto se avevo dei suggerimenti”, ha raccontato il tycoon descrivendo il presidente come “gentile”.

Dio contro Biden e Kamala comunisti

«Gli attentati contro di me sono colpa della loro retorica», ha dichiarato Trump. «Dobbiamo salvare il nostro Paese. Non possiamo fare giochetti e non possiamo avere una presidente comunista marxista. La differenza fra i conservatori e i liberal è che nessuno ha cercato di uccidere Kamala Harris negli ultimi due mesi e due persone hanno cercato di assassinare Donald Trump in due mesi».

Tensioni alimentate e crescere

Ma le tensioni nel Paese continuano a salire. Il governatore dell’Ohio, il repubblicano Mike DeWine, ha annunciato di aver dispiegato la polizia statale davanti alle scuole di Springfield, dopo i nuovi allarmi bombe e le minacce seguite alle false accuse agli immigrati haitiani di mangiare cani e gatti, scemenze lanciate da due candidati del Grand old party. “Resteranno lì per il prossimo futuro”, ha dichiarato DeWine. Forzature al limite del ridicolo ma anche minacciose, come gli studenti di due scuole elementari costretti ad evacuare “in un distretto alternativo”.

Tra Dio e i finanziatori della campagna elettorale

Nelle ultime sette settimane della campagna, i gruppi che sostengono la vicepresidente Kamala Harris e l’ex presidente Donald Trump hanno riservato più di mezzo miliardo di dollari in pubblicità televisive e radiofoniche, il 63 percento delle quali sosterrà Harris. I democratici hanno raccolto fondi in modo significativo più dei repubblicani da quando Harris è succeduta al presidente Biden nella lista, e i gruppi che la sostengono hanno riservato 332 milioni di dollari di tempo di trasmissione, scrive il New York Times. Circa 194 milioni di dollari arriveranno dai gruppi che sostengono Trump.

I candidati e i loro alleati hanno in programma di spendere 133 milioni di dollari in Pennsylvania. I democratici hanno un vantaggio di circa 21 milioni di dollari nello stato. Il prossimo stato più rumoroso sarà il Michigan, dove circa 95 milioni di dollari saranno spesi in televisione, e i democratici hanno un vantaggio di 23 milioni di dollari lì.

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