
La Polar Airlines e l’Angara Airlines, hanno chiesto di posticipare l’uscita dalla loro flotta dei piccoli ma funzionali aerei ad elica Antonov-24 e Antonov 26 che trasportano fino a 48 passeggeri. Si tratta di aerei datati, nati negli anni 60 -, tra Nikita Chruščёv e Leonid Brežnev-, essenziali ma adatti alle dure condizioni climatiche di quei territori. Il loro costo di manutenzione è decisamente elevato e più invecchiano e più richiedono manutenzione, con problemi per trovare i pezzi di ricambio (e adesso capirete il perché).
“È un aereo molto affidabile, tutti i sistemi funzionano correttamente, non ci sono problemi di alcun tipo, è molto adatto alle condizioni dell’estremo nord, può resistere a temperature fino a meno 55 gradi Celsius e ci sono stati persino casi in cui abbiamo volato fino a meno 60”, dicono dal quartier generale della Polar Airlines.
Gli Antonov sono stati progettati negli anni ’50 e prodotti a Kiev dagli anni ’60 ma da quasi un decennio non vengono più prodotti. Perché “trattore volante” ? Gli Antonov per atterrare non hanno bisogno di piste in asfalto/cemento ma possono farlo anche sulla terra o sulla neve. Nel dicembre dello scorso anno in Siberia un aereo con 30 passeggeri a bordo causa un errore del pilota è atterrato su un fiume ghiacciato senza causare vittime.
In Yakutia, la regione più grande della Russia, grande quasi quanto l’India e cuore dell’industria dei diamanti, gli aerei sono fondamentali. Ne restano in servizio circa 100, con un’età media di circa 50 anni, ed entro il 2030 è previsto un giro di vite.
Di fondamentale importanza sono gli Antonov della Chukotavia, la compagnia che opera in Chukotka, la regione più molto più vicina all’Alaska che a Mosca, dove solo 80 chilometri separano Russia e Usa con lo stretto di Bering e le due isole di Diomede.
Chukotka è terra di natura, di permafrost, terra sperduta e con sue regole di vita. L’«operativo voli» è annuale con già indicati i giorni di operatività dall’una all’altra località. L’aeroporto principale è Anadyr. Nei mesi estivi i collegamenti più numerosi tra gli otto e i nove al mese (in inverno scendono a 2-3), sono tra Anadyr e Providenija e Anadyr e Lavrentija. Dal villaggio artico di Pevek c’è un volo per l’isola di Wrangel, doppiata solo dai rompighiaccio nucleari attraverso il passaggio a nord est. Storia delle spedizioni e di viaggi incredibili e bellissimi.
Negli anni successivi al crollo dell’URSS, gli incidenti aerei che avevano visto coinvolti aerei di costruzione sovietica erano aumentati tanto che il governo russo diede l’ordine di smantellare i velivoli più vecchi e con problemi tecnici. L’Aeroflot, la storica compagnia di bandiera prima dell’Unione Sovietica e ora della Russia, nel 2014 dismise l’ultimo Ilyushin Il-96-300 che faceva principalmente spola tra Mosca Sheremetyevo e Khabarovsk sulle rive dell’Amur in Estremo Oriente e qualche volte anche a L’Avana.
Attualmente l’Aeroflot sfiora i 200 aerei e, bloccate le consegne degli Airbus per sanzioni, sono stati ordinati ben 260 aerei di fabbricazione russa tipo Irkut MS-21-300 oltre a 40 Tupolev 214, velivolo già da anni nella flotta sia della Cubana de Aviation che dell’Air Koryo della Corea del Nord.