Il giorno degli Obama: la brava Michelle e lo statista ironico Barak – VIDEO

Il giorno degli Obama a Chicago. La visione dell’America di Kamala Harris contro il mondo distopico di Donald Trump. Chi meglio di Barack e Michelle Obama poteva incarnare il tema della seconda giornata della convention democratica a Chicago? Con Barak che, elencando tutte le caratteristiche peggiori, del tycoon “dai soprannomi infantili, alle folle teorie cospirazioniste”, ha concluso con l’ossessione per le dimensioni, accompagnando la frase con un gesto della mano che adesso spopola sui social.

Oltre l’ironia, i contenuti

Oggi le parole «hope» e «unity» sono associate ai nomi di Harris e Tim Walz e «sì, possiamo» è diventato «if we fight we win», «se lottiamo vinciamo», ma la stella polare dei democratici è ancora il primo presidente nero della storia Usa.

Michelle otto anni dopo

Nel 2016 l’allora first lady aveva invitato i colleghi democratici ad adottare un approccio urbano per combattere Trump, dicendo che quando i rivali «vanno in basso, noi saliamo».Otto anni dopo ha affrontato il candidato repubblicano di petto dandogli esplicitamente del «misogino» e del razzista e parlandone a livello personale: «Per anni Trump – ha detto Michelle Obama – ha fatto ogni cosa in suo potere per convincere le persone ad avere paura di noi. La sua visione del mondo è così limitata che si sente minacciato dall’esistenza di due persone che lavorano sodo, hanno un’istruzione di livello superiore, hanno successo e che capita siano nere».

 

 

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