‘Hack-to-trade’, le ruberie economiche diventate spionaggio

Mentre gli analisti s’interrogano sulle cause del recente crollo dei mercati finanziari cercando di fare previsioni soprattutto su inflazione e mercato del lavoro, c’è chi persegue obbiettivi di Borsa attraverso una via più rapida, ma rischiosa. Si chiama ‘hack-to-trade’ e si integra all’attività dei servizi segreti di Paesi ostili. L’intento è duplice: alti profitti e -se serve-, destabilizzazione.

Ladri di informazioni segrete

Vladislav Klyushin è uno dei protagonisti del grande scambio di prigionieri tra USA e Russia avvenuto lo scorso 1° agosto. Dissidenti russi e giornalisti statunitensi contro una variegata collezione di spie, truffatori e persino una spia omicida. Klyushin era stato condannato negli USA come criminale informatico multimilionario che ha fatto ‘hack-to-trade’, ha rubato informazioni segrete dai computer di aziende degli Stati Uniti per speculare sul loro valore di Borsa. Operazioni che gli hanno fruttato 93 milioni di dollari, secondo un’indagine  della CNBC, trasmessa il giorno dopo il completamento dello scambio.

Oltre ‘Insider trading’

Il traffico d’informazioni segrete in Borsa, ‘insider trading’. è sempre esistito ed è un reato. Ma nel caso di Klyushin, un programma di attacco informatico -l’accusa americana-, sostenuto dal FSB, agenzia dei servizi segreti di Mosca, erede diretto del KGB sovietico. Obbiettivo: destabilizzare i mercati finanziari ostili e la possibilità di condizionarne la situazione politica. Assecondare le ambizioni imprenditoriali di chi vuole fare affari e diventare ricco anche in modo fraudolento, per poi -se necessario- utlizzarlo per attività politiche di penetrazione e destabilizzazione.

‘M-13’, spionaggio borsistico

Kylushin fonda ‘M-13’, una società informatica titolare di un software per l’elaborare dati statistici e trasformarli in previsioni. M13 opera su piattaforme simili a quelle che vengono proposte e pubblicizzate quotidianamente per il ‘trading online’. Le ambizioni imprenditoriali di Klyushin vengon assecondate da Mosca, fino a quando entra in gioco un nuovo assunto in ‘M-13’: Ivan Yermakov, spia di professione. Yermakov, ex ufficiale del GRU (intelligence militare russa), già ricercato dal governo americano per il suo coinvolgimento nelle presunte interferenze nelle elezioni presidenziali del 2016, vinte da Donald Trump.

Spionaggio su Elon Musk

Con l’intervento fondamentale di Yermakov i ‘traders’ di M-13 entrano nella documentazione contabile delle maggiori aziende americane durante il processo di elaborazione dei dati, prima di trasmetterli al fisco e renderli pubblici. Viene hackerata anche la Tesla di Elon Musk. Nel 2020, con un preavviso sulle notizie di forte sviluppo e crescita dei conti di Tesla, Klyushin investe milioni nel titolo prima della pubblicazione dei dati che avrebbero fatto salire alle stelle le azioni della creatura di Musk. Il guadagno è di oltre 2 milioni di dollari solo su quella transazione, riporta CNBC.

Gli hackers di Klyushin e la musica traditrice

Gli hackers di Klyushin operano da Mosca o San Pietroburgo. I sistemi di controllo informatico delle aziende americane rilevano le tracce ad ogni intrusione, ma anche quando riescono a risalire al fatidico indirizzo IP, in casa russa si fermano. E’ nel 2021, durante una delle tante battaglie della cyber war tra Russia e Stati Uniti, che l’unità per i crimini finanziari dell’FBI scopre Yermakov. Avviene per un’ingenuità che anche le spie commettono. Mentre stava hackerando un sito aziendale americano, la spia russa ascoltava in sottofondo un po’ di musica online dallo stesso computer portatile, trascurando il fatto che l’account musicale utilizzava però il suo vero nome.

La rovinosa passione sciistica

Da Yermakov gli americani risalgono così a Klyushin e, soprattutto, alle comunicazioni tra i due che discutono delle operazioni a Wall Street. Tuttavia, per FBI non c’è  alcun modo di arrestare nessuno in Russia. Il giorno arriva quando il sempre più ricco e ambizioso Klyushin decide di andare a sciare a Zermatt in Svizzera. Le autorità svizzere, su richiesta FBI lo arrestano e viene estradato negli USA, mentre la spia Yermakov rimane al riparo a Mosca. il 14 febbraio 2023 Klyushin vien condannato a nove anni di carcere per frode telematica e un altro lungo elenco di altre accuse.  Il seguito è divenuto noto con il recente e  spettacolare scambio di spie.

Guerra ibrida a colpi di economia

Ma altri hacker e agenzie di spionaggio stanno controllando e cercando di manipolare le informazioni economiche dei ricchi mercati finanziari occidentali. Il vero rischio non sono i milioni di dollari o euro che possono arricchire un criminale informatico, ma la possibile destabilizzazione dei mercati finanziari e delle economie, soprattutto occidentali ma non soltanto, per scontata reazione.

Badando prioritariamente ai problemi di casa su quanto sono sicure le difese informatiche delle aziende streategiche americane, di quelle europee e di rimbalzo, della piccola parte italiana che ne fa parte. Interrogativi che riportano alla centralità del tema della cyber-sicurezza nel contesto del conflitto globale in corso.

 

 

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