
Agosto, per il russo che può, anche verso gli Urali è mese da dedicare alle vacanze al mare, ai weekend in dacia, ma anche per visitare la capitale Mosca. Tra i tanti milioni di russi dall’Europa a Vladivostoc, dall’Atlantico al Pacifico attraverso 11 fusi fusi orari, non sono molti quelli che hanno avuto l’occasione di visitare le loro capitale. Tante famiglie russe, prima dell’inizio della scuola che da tradizione sin dai tempi dell’Unione Sovietica, inizia l’1 settembre (vale dalla scuola dell’infanzia fino all’università), amano trascorrere qualche giorno nella capitale. Agosto è il mese più visitato anche dagli stranieri (sanzioni a parte).
Mosca la si può visitare in tanti modi: le novità sono sicuramente le biciclette e i monopattini a noleggio che consentono di scoprire luoghi ancor più suggestivi ed insoliti rispetto a quelli dei tradizionali tour. Ma il modo più semplice ed anche economico per visitare l’immensa capitale russa resta sempre la metropolitana, vero e proprio museo sotterraneo. Il costo per una corsa è di 57 rubli (60 centesimi di euro), per un giorno è di 340 rubli (3,60 Euro), per un mese 2870 rubli (30,30 Euro) e per 60 corse da effettuare in 45 giorni e di 3420 rubli (36 Euro). Se lo racconti ad un londinese che per l’abbonamento mensile deve fare un mutuo, lo fai impazzire.
Quella della ‘Moskovskij metropoliten’ è una rete in espansione (e qui ad impazzire sarebbe prima di tutto il cittadino romano. La ‘M’ di colore rosso la si nota in qualsiasi condizione di luce: nelle gelide e tempestose giornate invernali dove la colonnina di mercurio arriva fino a -20-25 gradi e la neve scende copiosa, scorgere quella lettera non significa essere arrivati alla stazione della metro ma anche un momento per ripararsi. Ma delle meravigli architettoniche delle stazioni della Matro russa già abbiamo detto, ed è storia diffusa e nota.
Il sistema degli annunci all’interno delle vetture introdotto ai tempi dell’Unione Sovietica. Un sistema che serve per aiutare le persone non vedenti e ipovedenti ad orientarsi quando salgono sulla metropolitana. Le voci degli annunci non sono metalliche, robotiche o incomprensibili, bensì sono chiare e hanno un timbro umano ma soprattutto su alcuni convogli vengono fatte da una voce maschile e su altri da una femminile. Quale differenza?
Nel 1984, l’associazione dei ciechi fece una proposta, ai fini di aiutare i non vedenti e gli ipovedenti ad orientarsi nella grande rete sotterranea. E così, gli annunci nei treni che dalla periferia sono diretti verso il centro sono fatti da voce maschile, mentre in quelli che vanno dal centro alla periferia dalla voce femminile. Sulle linee circolari quando il treno viaggia in senso orario la voce è maschile, in senso antiorario è femminile.
Attualmente le voci sono quelle di Julija Romanova-Kutina ed Aleksej Rossoshanskij. Lei ha lavorato sin da giovanissima in radio quando era la voce dei programmi per l’infanzia. Lui, invece, è insegnante di scuola musicale e direttore d’orchestra ma dopo aver frequentato l’accademia di arte drammatica è diventato anche speaker.