Decreto firmato dal presidente russo Vladimir Putin sulla «procedura per il risarcimento dei danni alla Russia derivanti da azioni non amichevoli degli Stati Uniti». L’autorizzazione a utilizzare le proprietà americane in Russia per risarcire «i danni derivanti dal sequestro di beni russi negli Stati Uniti». Decreto per ora contro gli Usa, pronti a servire anche l’Unione europea se le intenzioni espresse dei vertici, con soldi russi girati a Kiev diventassero fatti.
Si tratta di beni mobili e immobili appartenenti agli Stati Uniti, alle società e ai cittadini americani che si trovano in Russia, nonché titoli di loro proprietà, azioni nel capitale sociale di aziende russe e altri diritti di proprietà degli Stati Uniti e degli americani, precisano le agenzie stampa. Che dettagliano le rigorose procedure che saranno seguite.
La commissione governativa per il ‘controllo degli investimenti esteri’ potrà inviare ai tribunali un elenco di proprietà americane che «tenendo conto del principio di proporzionalità potranno essere utilizzate per risarcire i danni derivanti dal sequestro dei beni russi negli Stati Uniti, compresi quelli della Banca Centrale russa». America operativa, Europa avvertita.
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