
Durante la guerra del Kosovo, alcuni aerei militari degli Stati Uniti colpirono la sede diplomatica, uccidendo tre persone (due giornalisti) e ferendone alte venti. Uno di noi, di Remocontro, fu testimone diretto dall’esplosione del primo, sentito da vicino, e, accorrendo sul posto, l’arrivo in diretta del secondo missile, a raccontarlo ad un mondo Rai che da studio quasi non voleva crederci. Col portavoce Nato da Bruxelles che il giorno dopo giustificava ‘l’incidente’, «per una errata informazione da parte della Cia». Il ‘bigliettino da visita’ sul mazzo di missili del giorno. a precisare chi aveva mandato proprio quelli. Precedente partita di spie cinesi in casa Usa.
In un editoriale sul quotidiano serbo Politika, il capo di Stato cinese ha affermato l’esigenza di non dimenticare lo «sfacciato bombardamento Nato contro l’ambasciata della Repubblica Popolare in Jugoslavia». Le parole del leader asiatico condannano «sia l’atto deliberato ai danni della Cina sia la guerra unilaterale e asimmetrica condotta dall’Alleanza Atlantica contro lo Stato preesistente». E per non favorire equivoci, «Il popolo cinese apprezza la pace, ma non permetterà mai che si ripetano tragedie storiche».
Xi ha colto l’occasione della ricorrenza per criticare le cancellerie occidentali, «avvezze alla retorica dei diritti umani e crimini di guerra esecrabili su tutti i fronti». Secondo i dati delle NATO, i serbi allora, in 72 giorni di guerra, avrebbero avuto 5.000 morti e 10.000 feriti, in gran parte tra i civili. Mentre il totale delle missioni aeree supera le i 32mila. Sino a 772 sortite aeree NATO in un giorno. Il tribunale internazionale dell’Aja mise allora sotto accusa il presidente della Serbia Milosevic per crimini di guerra e crimini contro l’umanità (morì nel carcere di Scheveningen in Olanda), ma si dichiarò ‘non competente’ per giudicare il comandante militare Nato.
Da Limes, una notizia collegata del 2022. Scriveva Giorgio Cuscito che, «secondo Associated Press, la Repubblica Popolare Cinese ha consegnato una partita di missili terra-aria Hq-22 alla Serbia. La vicenda porta con sé due spunti attinenti il ruolo dell’Europa quale terreno di scontro tra Cina e Stati Uniti». Missili di ritorno rispetto a quelli Usa del maggio 1999. Missili arrivati all’aeroporto Nikola Tesla di Belgrado a bordo di sei aerei cargo Y-20 dell’Esercito popolare di liberazione. Ed era la prima volta che uno stormo di velivoli militari cinesi così grande giunge in Europa.
Sostanza attuale della visita, 29 accordi bilaterali, e una dichiarazione comune sul rafforzamento della partnership strategica complessiva fra Serbia e Cina per un futuro comune. Documenti d’intesa su numerosi settori quali commercio, ambiente, infrastrutture, economia digitale, dogane, sanità, energia e miniere, tecnologia e innovazione, informazione radiotelevisiva, cultura, ricerca spaziale, turismo, e gli scambi di materiale informativo e video fra le agenzie di stampa Tanjug e Xinhua.