Palestinesi sulla luna

Gli appelli internazionali contro l’invasione israeliana di Rafah. Lunedì c’ha riprovato il presidente degli Stati Uniti. A Rafah si è rifugiata su spinta di Israele più di metà della popolazione di tutta la Striscia di Gaza, circa 1,4 milioni di palestinesi.

(https://www.remocontro.it/2024/02/13/netanyahu-attacca-rafah-libera-due-ostaggi-3-morti-e-rompe-con-biden/)

Pulizia etnica selvaggia

Israele vorrebbe che i palestinesi, fuggiti da ogni parte della Striscia di Gaza, lasciassero anche Rafah, ma non è chiaro verso quale direzione dovrebbero spostarsi. Rafah confina a sud con l’Egitto, a ovest con il mar Mediterraneo, a est con Israele e a nord con il resto della Striscia, per lo più distrutto e attualmente occupato dall’esercito israeliano. Rispondendo alla dichiarazione di Netanyahu secondo cui prima dell’invasione i profughi palestinesi dovrebbero essere evacuati dall’area di Rafah, Josep Borrell, esteri dell’Unione Europea aveva detto: «Dove? Sulla Luna?».

Tanti amici a perdere

Pechino: ‘Fermate l’operazione militare il prima possibile’. Anche la Russia vede ‘in modo estremamente negativo’ un’operazione militare israeliana nella città di Rafah: a dirlo il vice ministro degli Esteri russo Mikhail Bogdanov ripreso dalla Tass. Tra i principali politici occidentali che hanno espresso dubbi per un’invasione di Rafah c’è stato anche l’ex primo ministro britannico David Cameron, oggi ministro degli Esteri del governo di Rishi Sunak. Penny Wong, ministra degli Esteri australiana, e la sua omologa tedesca Annalena Baerbock. Lunedì inoltre Volker Türk, Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, ha detto che «il mondo non deve permettere che ciò accada».

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