Terzo giorno di vivaci proteste a Yerevan davanti al palazzo del governo in piazza della repubblica. Dopo la capitolazione della repubblica dell’Artsakh, avvenuta beffardamente in concomitanza con la festa dell’indipendenza del Paese, i manifestanti chiedono a gran voce le dimissioni del primo ministro Nikol Pashinyan, colpevole a detta dei manifestanti di non saper gestire la situazione e garantire la sicurezza di 145mila armeni che vivono nel Nagorno-Karabakh.
La polizia presidia il palazzo governativo in tenuta antisommossa e scudi di ferro. I camion della nettezza urbana vengono fatti girare per la piazza con la scusa di pulire ma con l’intento di disperdere i manifestanti. I sentimenti che pervadono la piazza passano dalla preoccupazione alla rabbia in maniera repentina.