Addio a Napolitano, dal Pci al Colle. Il primo presidente eletto due volte

Si è spento questa sera a Roma il presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano.Il 29 giugno aveva compiuto 98 anni. Da più di tre anni era assente dalla scena politica e non usciva quasi più dalla sua casa in vicolo dei Serpenti nel centralissimo quartiere Monti, a soli 300 metri dal Quirinale e a metà strada fra Montecitorio e il Viminale, i due Palazzi delle istituzioni che lo hanno visto protagonista della vita istituzionale prima della elezione al Colle.

 

Con Giorgio Napolitano se ne va il primo comunista al Quirinale, e il primo presidente della Repubblica ri-eletto per un secondo mandato, che poi, però, eserciterà per meno di due anni, prima di lasciare. Fu una dei prfotagonisti simbolo dell’eurocomunismo, la dottrina che Enrico Berlinguer fece sua negli anni Settanta, pur essendo Napolitano, da leader degli ex “amendoliani”, formalmente un avversario interno.

 

Fu il primo comunista italiano accreditato dall’amministrazione americana, sin dal 1978, l’anno del sequestro Moro. Comunista atipico e napoletano senza l’aria di esserlo, self control anglosassone e pignoleria teutonica, della sua città di origine si portava dietro la vena artistica, poco coltivata in età matura, e una visione politico culturale cosmopolita tipica della ex Capitale del Sud Italia.

Presidente

L’elezione al Quirinale avviene alla quarta votazione il 10 maggio 2006 – dieci mesi dopo la nomina a senatore a vita da parte del predecessore Carlo Azeglio Ciampi – con una larga maggioranza bipartisan che include Forza Italia. Anni tormentati. Sino alla sua rielezione a larghissima maggioranza in fase di grave crisi politica che stava bloccando il Paese e che lui volle limitata nel tempo, a due anni.

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