
L’invasione russa dell’Ucraina e la rincorsa Nato agli armamenti. Per l’Italia, sembra di capire, la ormai classica area di riferimento della regione Euro-Mediterranea e ‘Mediterraneo Allargato’, per coprire diversi ‘sconfinamenti’ sotto ombrelli NATO, UE, ONU.
La rincorsa Ucraina a colpi di decreto. La proroga fino al 31 dicembre 2022 di alcune operazioni che in realtà sono già operative sui fianchi Est e Nord della NATO. Per gli ormai quasi ex parlamentari
a) ‘Sorveglianza dello spazio aero dell’Alleanza’, non meglio precisato.
b) ‘Sorveglianza navale dell’area Sud dell’Alleanza’. Tradotto, navi a controllare la flotta russa nel Mediterraneo.
c) In Lettonia «nell’ambito della Enhanced Forward Presence (EFP)», che forse neppure a Riga sanno bene cosa vuol dire.
d) «Air Policing per la difesa dello spazio aereo dell’Alleanza», ed è il bis del non farsi capire.
Missione ‘decretate’, vecchie, nuove, e pasticciate a complicare ricostruzione esatta in cui si muovono le Forze Armate italiane. Analisi Difesa azzarda 44 missioni dalle 40 dello scorso anno. Va detto che le missioni significative per i numeri sono poco più di una dozzina. Il numero dei militari autorizzati è di 12.055 mentre la consistenza media è di 7.600 circa. La maggioranza, «presenze pressoché simboliche» da superare.
Aree di ‘prioritario interesse strategico’, le chiamano. 21 missioni in Africa, 10 in Asia e “solo” 13 in Europa, ma sono numeri militarmente e politicamente bugiardi. Oltre la metà degli 12.000 militari italiani teorici è prevista nel “Vecchio Continente”. Allarme Nato visto che fino al 2021 erano meno di un terzo. «Riassetto /riposizionamento del nostro impegno militare attorno al bacino del Mediterraneo e zone limitrofe», di cui poco e male siamo stati informati.
Tante missioni, tanti committenti, ma soprattutto -ahi noi-, tanti soldi. E tanti ‘equivoci’, per dire e non dire troppo chiaramente. Provando a tirare le somme, risulta che per il 2022, il fabbisogno finanziario della Difesa sarà di 1.397,4 milioni. Forte crescita. Nel 2021 erano stato 1.254,6 milioni, ricordando che l’impegno in Afghanistan era molto oneroso mentre la moltiplicazione delle missioni Nato legate alla crisi Russia-Ucraina sono alle porte di casa.
Infine, il «Supporto info-operativo delle Forze Armate» svolto dall’AISE, lo spionaggio estero, con uno stanziamento di 30 milioni. Conto finale comprese anche le missioni civili, gli interventi del Ministero degli Esteri, e altri ‘dettagli’ spesso incomprensibili, porta il totale dell’impegno finanziario dell’Italia militare 2022 all’estero, a 1.855,8 milioni di euro.
La costituzione di 4 nuovi ‘Battlegroup ‘ in Bulgaria, Ungheria, Romania e Slovacchia. 1.000 nostri militari saranno schierati tra Bulgaria (750 unità) e Ungheria (250). Fine missione non prevista, sperando in bene. Decisamente in crescita la sorveglianza navale nell’area sud dell’Alleanza. Dai 225 militari autorizzati dal “Decreto Ucraina” si passa a 638, i mezzi navali diventano 5+1 e i milioni 50,2. Air Policing Nato, 12 aerei assegnati, Personale da 130 a 300 rispetto a quanto deciso a febbraio. Soldi, 78,8 milioni.
Balcani, e l’attualità sollecita attenzione. La Kosovo Force (KFOR). Qui si registra un vistoso aumento del personale assegnato, quasi 1.500 militari autorizzati (109,1 milioni), poi gli spiccioli della missione giuridico legale Eulex. Tanti anni, risultati decisamente incerti. Poi la piccola missione ‘Althea’ in Bosnia, da evacuare di corsa se torna la guerra.
Il Medio Oriente è la regione quella che subisce il ridimensionamento più importante, compresa ma missione Onu in Libano. Contingente massimo autorizzato per il 2022 è di 1.169 unità (-130 militari).NATO Mission in Iraq, 650 militari (-250 rispetto al 2021). In compenso andiamo a navigare nello Stretto di Hormuz, Golfo Persico. Il Libia, dove contiamo forse troppo poco, ospedale da campo e assistenza con 400 militari.
In Mali Missioni europee contro il governo golpista e rischio di scontrarsi con i mercenari russi del gruppo Wagner. E i 350 militari (+55 rispetto al 2021), 100 mezzi terrestri e 6 aerei, aspetta di conoscere il suo futuro in Niger. Curiosità per un sorriso: UnSom, Onu in Somalia. Un solo militare italiano schierato, costo 154mila euro.