
Il braccio statunitense di Leonardo acquisirà il 100% del capitale sociale di RADA in cambio del 19,5% delle proprie azioni, Specifica Antonio Mazzeo. «Il gruppo italiano a capitale pubblico, tramite la propria controllata statunitense Leonardo Holding, continuerà a possedere l’80,5% della società combinata. Al perfezionamento dell’operazione, previsto entro la fine del 2022, Leonardo DRS sarà quotata sia al NASDAQ che alla borsa di Tel Aviv».
Una società dal fatturato annuo superiore ai 2,7 miliardi di dollari è il vanto economico, senza troppe spiegazioni attorno, salvo un generico e criptico «business nelle soluzioni di difesa attive». Poi qualche informazione in più. «La neonata società si concentrerà in quattro settori strategici: il rilevamento avanzato, le reti informatiche, la force protection, l’energia elettrica e i sistemi di propulsione, puntando in particolare allo sviluppo e produzione di sistemi di “difesa aerea” a corto raggio per contrastare gli attacchi con droni, missili, artiglierie e mortai, e apparecchiature per la protezione di veicoli da combattimento».
‘Force protection’, un altro titolo. Sempre e difenderci e mai ad attaccare. Scuola dialettica Usa bene interpretata l’amministratore di Leonardo DRS, William J. Lynn III, già sottosegretario alla Difesa degli Stati Uniti con l’amministrazione Clinton e vicesegretario con Barack Obama. L’ex vicesegretario Usa va subito al concreto. «Il conflitto in Ucraina ha mostrato la vulnerabilità delle forze armate agli attacchi dei velivoli senza pilota e ha evidenziato la necessità di sistemi di protezione moderni ed efficienti». Tutti pronti a comprare, la sintesi sperata.
«Oltre all’odierno conflitto in Europa – sempre la lettura Leonardo versione Usa-, a lotta al terrorismo e contro le minacce di Cina, Russia ed altri paesi». ‘Atri’ imprecisato a decisione di chi? Ci coglie un sospetto. Fondata nel 1970, RADA Electronic Industries Ltd. ha il quartier generale a Netanya, una trentina di km a nord di Tel Aviv. In Israele occupa più di 250 dipendenti e possiede anche un centro di ricerca nell’High-Tech Park di Beer’Sheva, nel Negev, e uno stabilimento nella città settentrionale di Beit She’an. «Il gruppo ha consiglieri d’amministrazione e manager con lunga esperienza nelle forze armate israeliane e nelle maggiori aziende del comparto bellico internazionale». Rassicurante.
Nel board dei direttori di RADA compaiono il generale Guy Tzur, già comandante delle forze terrestri israeliane dal 2013 al 2016: il generale Alon Dumanis, già a capo del Comando Materiali delle forze armate; Joseph Weiss, comandante della Marina, già presidente della più grande società del settore aerospaziale del paese; il generale Alon Dumanis, ingegnere aerospaziale; gli ex piloti di caccia Elan Sigal e Dov Dubi Sella; Oleg Kiperman, già ingegnere dell’Israeli Air Force Weapons Control Branch; Alon Amitay, dal 1991 al 1998 project manager al quartier generale dell’Aeronautica; Ilan Wittenberg , ex ufficiale del settore intelligence; Gil Schwartz, già pilota di elicotteri d’attacco; Rann Marom, ex ufficiale dell’Israeli Intelligence Corps; Scott R. Wood, ex ufficiale della componente subacquea di US Navy ed ex manager dei colossi Lockheed Martin e Raytheon e di DRS Leonardo.
RADA Electronic Industries Ltd. ha venduto i propri sistemi di guerra alle forze armate di una trentina di paesi. Nel 2021 il 72% del fatturato è stato conseguito negli USA, il 15% in Israele, l’8% in Asia e il 4% in Europa. Molti degli affari dell’azienda israeliana sono legati ai “successi” di alcuni dei sistemi impiegati dalle forze armate di Tel Aviv nelle ultime operazioni d’attacco contro la Striscia di Gaza.
Nel maggio 2021 l’azienda fusasi oggi in Leonardo ha ricevuto un riconoscimento ufficiale da parte delle forze armate di Israele per il supporto nel corso di “Protective Edge” (Margine di Protezione), l’operazione militare dell’estate 2014 che costò la vita ad oltre 2.300 palestinesi, tra cui 570 bambini.
Leonardo DRS impiega più di 47.000 dipendenti e ha il suo quartier generale ad Arlington, Virginia. La società con amministratore delegato William J. Lynn III ha ottenuto altre importanti commesse direttamente dal Pentagono. Nel luglio 2020, un contratto di 255 milioni di dollari per un satellite di telecomunicazioni per il Comando delle forze armate statunitensi responsabile per le operazioni nell’Oceano Pacifico e in parte dell’Oceano Indiano.