Estonia, cacciati i ministri ‘filo russi’

La prima ministra Kaja Kallas ha chiesto e ottenuto la rimozione di alcuni ministri che accusa di essere troppo vicini alla Russia. La prima ministra, in carica da circa un anno e mezzo e leader del partito centrista dei Riformatori, ha chiesto e ottenuto dal presidente la rimozione di sette ministri del Partito di Centro, accusandolI di avere mantenuto diversi contatti con la Russia anche dopo l’invasione dell’Ucraina. Ed è crisi di governo.

La Russia male assoluto

«La situazione della sicurezza in Europa non mi permette di continuare a lavorare insieme al Partito di Centro, che non è in grado di mettere gli interessi dell’Estonia al di sopra dei propri», ha dichiarato la premier Kaja Kallas, ma secondo diversi commentatori la relazione con la Russia è solo uno dei fattori che hanno portato alla crisi di governo. I Riformatori accusano apertamente il Partito di Centro e il suo leader, Jüri Ratas, di promuovere gli interessi della Russia, con cui l’Estonia condivide un confine di circa trecento chilometri.

Gli estoni di etnia russa

Il Partito di Centro -nel Parlamento Europeo siede col gruppo liberale di Renew – ma buona parte del suo elettorato è composto da estoni di etnia russa, e negli anni è stato spesso accusato di un atteggiamento eccessivamente morbido con la Russia di Putin, segnala il Post. Il Financial Times fa notare che prima della guerra aveva persino un rapporto di collaborazione formale con ‘Russia Unita’, il partito di Putin, accordo cancellato soltanto dopo l’invasione dell’Ucraina.

‘Riformatori’ ma non troppo

In queste settimane Kaja  Kallas è stata una dei leader europei più intransigenti nei confronti della Russia, e ha chiesto più volte in sede europea maggiori aiuti all’Ucraina e sanzioni più dure nei confronti della Russia. A fine marzo ha anche pubblicato un duro articolo sul New York Times intitolato «Putin non può pensare di vincere questa guerra», una affermazione molto commentata anche a livello internazionale.

Opposizione alle intransigenze?

Non è chiaro se il Partito di Centro si sia comportato in questo modo perché ritiene che il governo guidato da Kallas stia facendo un cattivo lavoro, oppure perché vuole far cadere il governo per la sua politica estera molto aggressiva, ritenuta da più parti persino pericolosa per la sicurezza del piccolo Paese.

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