
Il governo statunitense pare deciso a inviare lanciarazzi multipli, ma con proiettili della gittata di qualche decina di chilometri e non quelli di raggio più ampio. È la posizione della Casa Bianca, diversa da quella di altri centri di potere Usa. «La differenza maggiore è col Pentagono. La Difesa ha lasciato trapelare di essere pronta a inviare i lanciarazzi e Biden è dovuto intervenire per specificare quali», i dettagli di Limes. Colpire Mosca, ma non tanto da provocare una guerra diretta tra super potenze nucleari.
«Inoltre, i generali fanno sapere di essere pronti, a richiesta, a rompere il blocco russo sul porto di Odessa per consentire il commercio di cereali. I militari sono i più propensi a infliggere perdite pesanti alla Russia già sul campo di battaglia, non solo con l’isolamento internazionale». Strategia d’azzardo rispetto ad alcuni ripensamenti politici evidenti da parte della casa Bianca in evidente difficoltà di consensi presto elettorali.
Secondo diversi specialisti di cose militari, il limite di Biden sarebbe in linea con l’atteggiamento tenuto sin qui: «reagire quando gli ucraini sono in difficoltà per non rischiare di varcare linee rosse di Mosca; adeguare di volta in volta le forniture belliche alle nuove minacce russe». Ovviamente, in campo anche il gioco delle parti, modello ‘il poliziotto buono e quello cattivo’
Questa dialettica interna a Washington consente agli Stati Uniti che armano l’Ucraina con 40 miliardi e rotti di armi sempre più sofisticata, di fare comunque la parte del ‘poliziotto buono’ o quantomeno ragionevole.
Insomma, le ormai cinque diverse Nato di cui abbiamo scritto ieri
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