America con più di 800 miliardi in armamenti per quale guerra?

Il più grande livello di spesa militare della storia degli Stati Uniti.

Investimento complessivo di 813 miliardi, 60 in più quest’anno. All’Ucraina vanno le briciole. La Russia molto più povera, spende 61 miliardi di dollari, 13 volte in meno. E per l’America il nemico numero uno resta la Cina.

Sceriffi del pianeta                          

Gli Stati Uniti sono una grande democrazia, non c’è dubbio. Ma sono anche un Paese che resta tutto preso dal suo ruolo un po’ troppo “unipolare”, in certi momenti della storia. Detto molto più chiaramente, interpretano la geopolitica in modo, a volte, “asimmetrico”. Garantiscono loro la “sicurezza” del pianeta, anche se “a macchia di leopardo”. Nel senso che intervengono a seconda degli interessi in gioco. Che possono essere leciti e moralmente più o meno condivisibili, ma sempre interessi sono. E non è detto che lo siano, per forza, di tutti. Non ci riferiamo certo solo all’Ucraina, l’ultimo anello, il più debole e sanguinoso, di una catena di errori strategici che comincia da lontano.

Impotenza Ucraina

Vogliamo però riflettere su un fatto: una superpotenza che spende per la difesa 10 volte più della Russia, perché non riesce a fermare l’agonia di Kiev? O, meglio: come mai non si è preoccupata, seriamente, di ciò che poteva succedere, dopo l’annessione della Crimea nel 2014, per prevenire la mattanza di oggi? Domande legittime, che un Occidente, legatosi mani e piedi al suo Paese-leader, forse dovrebbe porsi. Anche per capire fino a che punto Washington sia disposta a rischiare per tutelare, sia detto in senso più generale, gli “interessi” dell’Europa. Che non devono per forza toccare vette altissime, come quelle della libertà, dell’indipendenza o della democrazia, ma che possono riguardare anche aspetti più immediati e che contano, come l’economia.

Biden alla Reagan

Facciamo parlare i numeri, che mettono sempre tutti d’accordo. Qualche giorno fa il “Wall Street Journal” ha esaminato il bilancio federale americano, presentato da Biden. Il Presidente ha chiesto al Congresso di autorizzare il più grande livello di spesa militare della storia degli Stati Uniti, rimangiandosi parte delle promesse sui programmi sociali fatte in campagna elettorale. Qualche tassa verrà aumentata solo ai super-ricchi, ma il deficit sarà tagliato drasticamente, con una manovra squisitamente monetarista, che non ha proprio niente di “progressismo”. Il commento al vetriolo di qualche analista, è che “sembra il bilancio di Reagan”.

Nuova ‘Bidenomics’

Il motivo di questa nuova dottrina “Bidenomics” è presto spiegato: si tratta di una scelta obbligata, dopo l’invasione russa dell’Ucraina, il vertiginoso aumento dell’inflazione e, in cauda venenum, la brutta piega che hanno preso i sondaggi. Per conquistare anche i Democratici centristi, il Presidente ha deciso di rinnegare il suo pedigree “liberal” ed è perfino arrivato a chiedere la stratosferica cifra di 813 miliardi di dollari (anno fiscale) per la difesa, a partire dal prossimo ottobre. In questo modo, gli Usa aumenteranno lo stanziamento del 4%, visto che finora spendevano 782 miliardi. Circa 682 milioni di dollari sono destinati per armi e aiuti economici all’Ucraina (un po’ meno dell’1 per cento).

Oltre la spesa corrente

Tuttavia, sostengono gli esperti militari del “Wall Street Journa”, a questa spesa “corrente” bisognerà aggiungere quella per investimenti poliennali, in sistemi d’arma di ultima generazione o in settori specifici, come la marina. Citando “U.S. officials”, il quotidiano finanziario rivela che la preoccupazione strategica principale è rappresentata dalla Cina e dalla sua sfida nell’Indo-Pacifico. In particolare, al Pentagono, si temono le devastanti potenzialità del suo nuovo missile balistico ipersonico “DF17”.

Reazioni Dem

L’enorme somma che Biden vuole destinare alle spese militari ha provocato la reazione anche di Bernie Sanders, la vera anima progressista dell’America. L’ex candidato alle primarie Presidenziali, oggi chairman del Senate Budget Committee, ha detto che gli Usa già spendono per la difesa più di tutti gli altri 11 Paesi, messi insieme, che li seguono in questa speciale classifica. E che non ci sarebbe proprio bisogno di aumentare ancora gli stanziamenti.

Reazioni Rep

Critiche feroci anche dai Repubblicani, ma per motivi diametralmente opposti. Mitch McConnell, leader del partito al Senato, ha rilevato che il bilancio per la difesa “non tiene conto nemmeno del tasso d’inflazione che ormai è all’8%”. Le polemiche, insomma, infuriano. Mentre Biden, invece, non stacca più l’occhio dai sondaggi, che lo danno perdente certo.

Tags: armamenti Usa
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