
Il maiale non è lui, Boris, anche se… La trama del pasticcio di maiale? I parlamentari Tory ribelli si sono incontrati martedì per discutere le loro preoccupazioni sulla leadership di Johnson. La stampa britannica scrive di un gruppo di oltre 20 parlamentari che avrebbe discusso apertamente su come rimuoverlo dall’incarico, e quando presentare collettivamente le loro lettere di sfiducia.
I lealisti si contro organizzano e, humor inglese, inventano «Operazione save Big Dog», che non è esattamente un atto di simpatia, ma puro e semplice opportunismo politico. Mentre lui, Boris, mezzo pasticcio di carne di porco e grosso cane, prepara la contromossa allentando la restrizioni Covid, a caccia di consensi popolari, sperando che il virus non gli faccia altri brutti scherzi costringendolo ad altre ritirate.
Un voto di sfiducia verrà attivato solo se il 15% dei parlamentari del partito presenterà una lettera chiedendone le dimissioni. Quindici per cento degli attuali 360 deputati conservatori, e servono bel 54 di loro per ottenere un voto di fiducia. Secondo le regole del Partito conservatore, le lettere vengono consegnate in modo confidenziale, quindi solo Sir Graham, in garante, sa quante lettere sono già state inviate e se la soglia è prossima ad essere raggiunta. Ovviamente i parlamentari sono liberi di rendere pubblico se hanno inviato una lettera, e per ora siamo solo a sette.
L’analisi del The Giardian su cosa dicono i giornali sulla spinta di Tory a cacciare Boris Johnson, risultando evidente come il “pork pie putsch” e le discussioni sulla rimozione del primo ministro per gli scandali del partito al numero 10 di Downing Street riempiono le prime pagine. Ed è lo stesso Guardian a sostenere che non solo un consistente numero di conservatori stanno discutendo su come cacciare il primo ministro, ma anche su chi dovrebbe succedergli.
Il Times: «I parlamentari conservatori del muro rosso si alleano per rovesciare Boris Johnson». ‘Muro rosso’ al posto del pasticcio di porco, ma la sostanza non cambia. Il giornale afferma che Johnson deve affrontare una rivolta crescente poiché i parlamentari conservatori eletti nel 2019 “complottano apertamente” per rimuoverlo dall’incarico, mentre Johnson teme che la soglia dei 54 per a sfiducia possa essere raggiunta.
The Miror: fino a 20 dei Tory pronti a inviare lettere di sfiducia al primo ministro oggi, scrive il giornale, citando un deputato che ha detto “Il suo tempo è passato”.
The Mail, sembra offrire un po’ di sostegno al primo ministro assediato. Dice che i vincoli anti Covid saranno eliminati oggi e la Gran Bretagna si sta “crogiolando in un miracolo del lavoro post-Covid, mentre parlamentari del Muro Rosso in preda al panico si stanno rivoltando contro l’uomo che li ha eletti”.
Il Telegraph menziona a sua volta l’eliminazione delle restrizioni Covid mentre il primo ministro affronta la trama dei parlamentari ribelli.
L’Independent ironizza: «Nessuno mi ha avvertito che era contro le regole, dice l’uomo che ha stabilito le regole».