«Tra un padre di famiglia cinquantenne non vaccinato contro il covid e un disabile invece immunizzato, se mancano posti in terapia intensiva, in Germania si darà la precedenza ai pazienti disabili vaccinati». Sul tema si è pronunciata ieri la Corte costituzionale tedesca, che ha sollecitato il Parlamento a fornire delle disposizioni per risolvere dilemmi di questo tipo, riporta La Stampa.
Il punto su cui interviene la Corte è il criterio di scelta, indicato dall’associazione tedesca dei medici di terapia intensiva e d’urgenza (Divi), dei pazienti prioritari. Un criterio legato alla valutazione della fragilità dei pazienti. Nelle indicazioni del Divi infatti c’è scritto che per decidere chi ricoverare prima bisogna chiedersi anche chi abbia più diritto a vivere, se chiunque a rischio di tutti o chi abbia un’aspettativa di vita più alta. E i giudizi della Corte temono che le minori chance di sopravvivenza legate alle patologie pregresse di eventuali disabili possano penalizzarli nel loro accesso alle cure.
Nascosta, sotto sotto, la questione etico-politica tra vaccinato e non vaccinato, se entrambi a rischio di vita. In Germania la popolazione vaccinata nelle ultime settimane è aumentata (il 73,9% ha almeno una prima dose di vaccino). Noi in Italia simo molto più bravi. Ma da loro il numero di nuovi contagi continua a diminuire per il lockdown mirati a cui sono stati costretti i non vaccinati, inevitabili facili prede dei virus e diffusori di contagi.
Contemporaneamente la Germania ordina un milione di confezioni di pillole Pfizer. L’annuncio del ministro della Salute Lauterbach. Mentre la Francia annulla il suo ordine di preparati di Merck & Co. perché i test ne hanno dimostrato l’efficacia limitata. «Il Covid via via smetterà di terrorizzarci». E’ raro sentire parole ottimiste da Karl Lauterbach, sottolinea Tonia Mastrobuoni su Repubblica. Ma dopo aver annunciato di aver ordinato per la Germania un milione di confezioni di Paxlovid, il ministro della Salute tedesco frena e spiega che si tratta di un farmaco «estremamente promettente, che può affievolire molto il decorso grave dei casi di Covid». Nessuna alternativa al vaccino, ma forse, solo alla morte.
New York City, ‘la città che non dorme mai’, diventa la fotografia di questo Capodanno nel mondo. I contagi si diffondono fuori controllo nei diversi quartieri, senza distinzione di prestigio e ceto. Solo nell’ultima settimana quasi il due per cento dei newyorchesi si è infettato e i numeri sono destinati a crescere ancora. Negli ospedali, se non arrivi in ambulanza, entra solo chi è vaccinato (minimo due dosi). Divieto assoluto per i non-vaccinati (o chi ha fatto solo una dose). Preoccupa soprattutto l’aumento dei contagi tra i minori, che negli ospedali pediatrici sono aumentati di cinque volte, con i medici che si aspettano un ulteriore peggioramento dei dati nei prossimi giorni. In tutta la città il tasso di trasmissione è aumentato di dieci volte dall’inizio del mese di dicembre.
La Danimarca diventa il Paese con il più alto tasso di infezione da Covid al mondo, con 1.612 casi ogni 100.000 persone. Il Paese di 5,8 milioni di abitanti – riferisce il Guardian – ha registrato lunedì un nuovo record di contagi superando per la prima volta i 15.000 casi in 24 ore, esattamente 16.164, a fronte di 130.686 tamponi, con un tasso di positività del 12,4%. A partire dalla scorsa settimana, la variante Omicron è diventata dominante nel Paese.
La Francia ha registrato il record assoluto di nuovi casi di Covid-19: 179.807 nelle ultime 24 ore, secondo il bollettino ufficiale. Si tratta del dato più alto da inizio pandemia. Il precedente record era stato sabato scorso, con 104.611 nuovi contagi. E ora i supermercati potranno vendere test fai da te per il coronavirus fino al 31 gennaio. Fino ad oggi la vendita di questi prodotti era effettuata solamente dalle farmacie.
Il Consiglio di Stato del Belgio ha sospeso la chiusura dei cinema e dei teatri decisa dal governo federale il 22 dicembre nell’ultimo pacchetto di restrizioni anti-Covid. La decisione dei giorni scorsi aveva scatenato proteste e portato in piazza migliaia di persone. Secondo il Consiglio di Stato il decreto reale con cui il governo ha fermato gli eventi culturali «non motiva adeguatamente perché assistere agli spettacoli culturali sia “particolarmente pericoloso per la vita e la salute delle persone».
In Inghilterra nuovo record di contagi giornalieri dall’inizio della pandemia. 117mila infezioni. Nel Regno Unito i casi sono stati 129.471, ma i dati sono incompleti a causa del periodo di vacanza, come viene sottolineato dalle autorità britanniche. Per il Galles, i 12.378 casi considerati nel computo nazionale odierno comprendono anche le infezioni del giorno di Natale e Santo Stefano. Mentre per Scozia e Irlanda del Nord non ci sono dati definitivi.
Gli Stati Uniti hanno registrato oltre mezzo milione di nuovi casi in un giorno, «uno dei dati peggiori di qualsiasi altro singolo giorno dell’intera pandemia», scrive la stampa Usa, citando i dati della Johns Hopkins University. Il conteggio di oltre 500 mila nuovi casi supera il precedente nazionale di 303 mila unità. Il picco probabilmente risente di alcuni casi generati durante le vacanze di Natale, ma riflette anche la maggior diffusione della variante Omicron.
‘Ottimismo’ a incasso politico dalla Casa Bianca. Decreto presidenziale per revocare le restrizioni ai viaggi su otto Paesi dell’Africa meridionale, compreso il Sudafrica. Le restrizioni erano state introdotte il mese scorso per fermare l’avanzata della variante Omicron. «Le restrizioni ai viaggi non sono più necessarie per proteggere la salute pubblica e finiranno a partire da venerdì», ha stabilito Biden. Anche perché ormai omicron ha invaso il mondo.
La Commissione sanitaria nazionale della Cina ha annunciato, ieri, il rilevamento di 209 nuovi positivi. Si tratta del dato più alto in 21 mesi, dopo il boom della prima esplosione della pandemia . La maggior parte dei positivi nella provincia dello Shaanxi sono nel capoluogo Xian, confinata dalla scorsa settimana. Per il quarto giorno di seguito i casi sintomatici nella città sono dati in crescita.
Il bollettino di ieri conferma che la barriera costruita con le vaccinazioni regge ancora, anche se si è entrati in quei 5-6 mesi dalla seconda dose — per la maggior parte della popolazione immunizzata — nei quali l’effetto protettivo inizia a calare e per questo è necessaria la terza iniezione. Bollettino del 29 dicembre: 98mila nuovi casi e 136 morti. Record tamponi: più di un milione. Quasi ottantamila nuovi contagi e 202 morti il 28 dicembre hanno imposto un nuovo intervento e oggi si sta discutendo l’introduzione di nuove regole e obblighi per arginare l’ondata di Omicron. Super green pass per i lavoratori di ristoranti, trasporti, fiere. Niente quarantena per chi è vaccinato con tre dosi da 120 giorni