«Gli spostamenti per le feste, i baci, gli abbracci e poi la riapertura delle scuole il 10 gennaio faranno sentire i loro effetti con il picco probabilmente attorno al 15-20 gennaio. Potremmo arrivare, come in altre nazioni, a circa 100mila casi al giorni di positivi». L’allarme del direttore sanitario del Galeazzi su ‘Affaritaliani’. «Non siamo ancora arrivati al picco di questa nuova ondata, che presumibilmente si raggiungerà dopo le feste».
«Record di contagi da Covid nel giorno di Natale, in gran parte attribuito alla variante omicron», scrive il Corriere. Ieri se ne sono stati contati 4 mila in più rispetto al giorno prima, mai così tanti dall’inizio della pandemia. Va detto che i più cosi corrispondono soprattutto a più tamponi per viaggi e vacanze. Quasi un milione i tamponi effettuati alla vigilia, con un tasso di positività al 5,6%.
Da domani via al booster per i ragazzi di 16 e 17 anni e per i fragili tra i 12 e i 15 anni. In vigore il decreto festività: niente feste in piazza e discoteche chiuse fino al 31 gennaio, niente più caffè al bancone del bar per i non vaccinati (e qui vogliamo vedere il farlo e soprattutto il controllarlo).
A carico dei viaggiatori l’isolamento in caso di positività al test, e questo è notizia molto dura per la tasche degli inadempienti o degli sfortunati. Il provvedimento è stato annunciato anche in molti stati stranieri, e in molti casi si preparano vere mazzate economiche oltre al rischio di vita.
Quasi 6.000 voli sono stati cancellati dalle compagnie aeree in varie parti del mondo e altre migliaia hanno subito ritardi a Natale per effetto della diffusione della variante Omicron tra piloti ed equipaggi, soprattutto da Stati Uniti e Cina. Oltre 1.500 i voli che in programma oggi che sono stati cancellati.
La variante Omicron circolante in Italia “potrebbe essere forse oltre il 30% visti i contagi che stiamo vedendo in questi giorni da tamponi anche di vaccinati con due dosi, di chi si fa il test per gli eventi delle feste, o chi ha sintomi para-influenzali o chi ha avuto contatti con Covid positivi”, dichiara all’ANSA l’immunologo clinico, Francesco Le Foche, sottolineando i rischi per iperfragili e non vaccinati se il numero di casi continuerà a salire.
“Da qui a marzo i tre mesi decisivi per l’opportunità di gestire e declassare questo virus”. Quindi va rispettata in modo attento e preciso una tabella di marcia in 5 punti fontamentali: